Mondiali TDA: il Kazakistan boccia l’Italia, è 1a Divisione A

Mondiali TDA: il Kazakistan boccia l’Italia, è 1a Divisione A

(Helsinki) – Nello spareggio salvezza, l’Italia cede a un Kazakistan mostratosi superiore. Dopo quattro anni la Nazionale italiana torna in 1a Divisione A; se è lo specchio del movimento, ne ha mostrato tutti i limiti. Un segnale negativo in vista delle Olimpiadi casalinghe del 2026.

Confermato l’intero reparto difensivo, portieri compresi, le uniche variazioni in attacco riguardano le prime due linnee: coach Ireland riporta in prima il trio Sanna-Petan-Simon Kostner al posto di Mantenuto-McNally-Frigo, scalati in seconda.
Dopo una breve fase di studio, Miglioranzi perde il disco in zona difensiva innescando Rakhmanov, neutralizzato da Bernard. Il Kazakistan esce presto allo scoperto, Asetov si rende pericoloso in due occasioni, nella seconda scheggia la parte alta della traversa. L’Italia si difende con ordine, mentre in attacco il primo pericolo lo porta Miglioranzi dalla media distanza. La gara per gli Azzurri si mette in salita alla prima situazione d’inferiorità durante la quale subiscono il vantaggio firmato da Valk in mischia. A parti invertite, McNally restituisce il torto deviando la rasoiata dalla blu di Miglioranzi. Gli asiatici non ci stanno: ripreso il gioco, al nuovo affondo, la difesa si sposta a destra, Orekhov si trova davanti a sé senza avversari, prende la mira e deposita il disco tra Bernard e la traversa. Gli asiatici alzano il ritmo, gli uomini di coach Ireland continuano a subire le iniziative avversarie rischiando di capitolare nuovamente sotto i colpi di Orekhov e Valk.


Il Kazakistan si presenta nel terzo difensivo italiano anche in avvio dei secondo tempo, prese le misure dopo 3’  la Nazionale italiana ricambia la visita, confermando le difficoltà realizzative in attacco. Da una maldestra uscita dal terzo di difesa nasce il 3-1 di Asetov: Petukhov dalla balaustra si accentra, riprende il disco scagliato alla base della gabbia servendolo al compagno, posizionato davanti allo slot. L’Italia risponde immediatamente con Diego Kostner, il quale dalla linea di fondo sfila il puck a Shutov spinge in rete; la marcatura accende la fase offensiva, ora maggiormente propositiva e pericolosa con Glira, ma è un fuoco di paglia. Gli asiatici non sono propensi ad accettare le iniziative italiane, ben presto ricacciano il Blue Team nel terzo di difesa imperversando con Metalnikov e Sagadeyev. Il break al 32.37 è di Trivellato dalla blu, Shutov respinge oltre la traversa. Al 35.18 Panyukov si vede negare il quarto goal dal palo alla sinistra di Bernard. A 1’18” dal secondo intervallo, di Perna interviene di ginocchio su Rakhmanov, gli arbitri, dopo aver visionato la prova video, comminato al difensore un 5+20.

Nel corso della superiorità gli asiatici cuociono a fuoco lento gli Azzurri, a 13” dalla fine della penalità Starchenko batte Bernard sul suo palo con un diagonale. Se gli uomini capitani da Frank nutrono ancora speranze di rimonta, queste vengono spente al 46.06 da una rapida ripartenza innescata da Akolzin e finalizzata da Mikhailis; sull’Italia piove sul bagnato: Bernard è costretto a lasciare la guardia della gabbia a Fazio per un duro contatto con un kazako che gli ha provocato delle vertigini. Al 48.22 Insam intercetta il disco in attacco, Shutov non si lascia sorprendere sul successivo backhand. Il canovaccio non cambia nella seconda parte della frazione di gioco, nonostante coach Ireland si giochi la carta dell’uomo di movimento in più a 2’22” dalla fine. Dopo quattro anni per la Nazionale italiana si spalancano le porte della 1a Divisione A.

Il vice allenatore Giorgio de Bettin nel post partita analizza il Mondiale dell’Italia:

“La partita con la Francia è quella di cui abbiamo più rimpianti, potevamo vincerla nei 60’. Il Mondiale è così. Sappiamo che raggiungere la salvezza è sempre più difficile. Il Kazakistan è una squadra forte, nello scorso Mondiale hanno ottenuto tanti punti, hanno giocatori che provenienti dalla KHL; il loro livello è sicuramente superiore al nostro, hanno giocatori fisicamente e tecnicamente molto dotati. I risultati di questo Mondiale ingannano un po’, le difficoltà incontrate a inizio torneo sono state una sorpresa, hanno avuto degli infortunati, mancavano dei giocatori e probabilmente si sono dovuti riassestare. Hanno perso con la Francia e questo ha cambiato tutte le carte in tavola, è andata bene alla Francia, male a noi. Oggi siamo rimasti in partita, abbiamo preso troppe penalità, ad ogni modo i ragazzi hanno dato tutto e non possiamo chiedere più di questo”.

Quella del Capitano Daniel Frank:

“Anche noi come il Kazakistan siamo cresciuti, abbiamo disputato belle partite. Probabilmente meritavamo qualche punto in più. Oggi loro hanno giocato meglio per due tempi, poi il goal in power play ci ha tagliato le gambe. In 1a Divisione A non ci resteremo a lungo, il prossimo obiettivo è la promozione. Sono convinto, perché abbiamo un bel gruppo. Abbiamo dimostrato che possiamo stare in Top Division, perché abbiamo fatto una bella figura”.

Le parole di coach Greg Ireland rilasciate alla FISG:

“Oggi fa malissimo…siamo insieme da 6 settimane, lontani dalle nostre famiglie. Abbiamo lavorato tantissimo convinti di poter vincere almeno una partita eppure…quella di oggi è una ferita che non si chiuderà per molto tempo.
In questo mondiale abbiamo dimostrato di essere una squadra regolarmente competitiva. Abbiamo instaurato una cultura professionale e positiva nella nostra squadra e aumentato il livello di molti giocatori e quindi del gruppo. Non sono soddisfatto, al momento non so bene come mi sento ma so solo che sono estremamente orgoglioso della squadra.
Quest’anno abbiamo capito che cosa ci serve, quali sono le cose che sappiamo fare e soprattutto quali sono quelle in cui migliorare. Il fattore che più ci differenzia dalle altre squadre, oltre alla mancanza di giocatori NHL, è il pattinaggio.  Più sei bravo a pattinare, più sei coinvolto nel gioco. Arrivi prima arrivi sui dischi, aggiri la difesa come hanno fatto loro oggi, è sicuramente uno degli aspetti su cui dobbiamo potenziarci, questo e la capacità di eseguire. Tiri, passaggi, ingaggi, qualsiasi cosa può essere eseguita meglio e a volte ci è mancato.
Adesso i ragazzi devono lavorare su questi aspetti. Non è facile, hanno bisogno delle risorse necessarie, di più allenamenti e migliori. I club non sempre riescono a garantire quello che noi siamo riusciti a fare in queste sei settimane. Questa è un’altra cosa su cui servirebbe lavorare.
Io personalmente credo che quella che abbiamo iniziato sia la strada giusta. Credo nel nostro percorso e nel lavoro svolto ma al momento non so dare una risposta sul futuro, quanto meno quello mio. Ho bisogno di prendere del tempo prima di arrivare ad una decisione. Sono stati anni, soprattutto l’ultimo, molto pesanti e adesso penso solo a tornare a casa dalla mia famiglia. Devo comunque dire che questa esperienza è stata “rinfrescante” e positiva. Credo assolutamente nel fatto che l’Italia appartenga ad un Mondiale di Top Division, quest’anno ci siamo fatti sfuggire l’occasione con la Francia e ci sono stati altri episodi, alcuni di cui non voglio ancora parlare, che hanno reso il risultato finale quello che è, ma sicuramente abbiamo dimostrato di appartenere alla competizione.

Infine il General Manager Stefan Zisser lascia intanto un messaggio sul mondiale appena concluso: 

“Al momento devo dire che noi della Federazione siamo veramente orgogliosi dei nostri giocatori e di tutto il coaching staff. Il risultato finale non è quello che volevamo ma il modo in cui abbiamo giocato questo torneo ci da fiducia per il futuro della Nazionale.” 

Kazakistan – Italia 5-2 (2-1; 1-1; 2-0)
Kazakistan:
Andrei Shutov (Sergei Kudryavtsev); Jesse Blacker – Valeri Orekhov – Leonid Metalnikov – Darren Dietz – Yegor Shalapov – Adil Beketayev – Samat Daniyar; Pavel Akolzin – Roman Starchenko – Anton Sagadeyev – Nikita Mikhailis – Curtis Valk – Mikhail Rakhmanov – Kirill Panyukov – Arkadi Shestakov – Dmitri Shevchenko – Yegor Petukhov – Dmitri Gurkov – Sayan Daniyar – Alikhan Asetov. Coach: Yuri Mikhailis
Italia: Andreas Bernard (dal 46.02 Justin Fazio); Alex Trivellato – Dylan di Perna – Enrico Miglioranzi – Phil Pietroniro – Daniel Glira – Gregorio Gios – Peter Spornberger; Marco Sanna – Alex Petan – Simon Kostner – Daniel Mantenuto – Brandon McNally – Luca Frigo – Diego Kostner – Dante Hannoun – Daniel Frank – Marco Insam – Ivan Deluca – Tommaso Traversa – Matthias Mantiger. Coach: Greg Ireland
Arbitri: Jake Rekucki (Stati Uniti) e Peter Stano (Slovacchia) Linesmen: Hannu Sormunen (Finlandia) e Josef Spur (Repubblica Ceca)
Penalità: Kazakistan 4 (2/0/2) – Italia 27 (2/25/0)
Tiri: Kazakistan 35 (12/13/10) – Italia 15 (6/5/4)
Marcatori: (1-0) 11.22 Curtis Valk (Darren Dietz – Roman Starchenko) PP; (1-1) 14.57 Brandon McNally (Enrico Miglioranzi – Phil Pietroniro) PP; (2-1) 15.59 Valeri Orekhov (Nikita Mikhailis – Mikhail Rakhmanov); (3-1) 24.29 Alikhan Asetov (Yegor Petukhov – Jesse Blacker); (3-2) 25.26 Diego Kostner (Dylan di Perna – Dante Hannoun); (4-2) 43.29 Roman Starchenko (Darren Dietz – Jesse Blacker) PP; (5-2) 46.02 Nikita Mikhailis (Valeri Orekhov – Pavel Akolzin)
Spettatori: 1.983
MVP: Nikita Mikhailis (Kazakistan) ed Enrico Miglioranzi (Italia)


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