Mondiali TDA: Italia, la terza sconfitta è di misura

Mondiali TDA: Italia, la terza sconfitta è di misura

(Helsinki) – Contro la Danimarca, l’Italia subisce la terza sconfitta ai Mondiali di Top Division finlandesi, seppur di misura; il risultato di 1-2 non racconta di una prestazione Azzurra sottotono e contraddistinta da troppe penalità, rispetto a quanto mostrato contro Svizzera e Canada, Nazionali più quotate. L’illusione di poter raccogliere punti dopo l’1-1 di Petan è un’illusione che dura poco.

Bernard riprende il proprio posto tra i pali, Fadani è confermato backup. Immutate le linee di difesa con Trivellato in tribuna. Ridisegnate quelle d’attacco; Mantenuto e Frank affiancano Petan in prima linea, Sanna-Simon Kostner-Frigo compongono la seconda linea, Deluca è promosso in terza linea al fianco di McNally e Hannoun, mentre Traversa completa la quarta linea con Insam e Diego Koster. Magnabosco in turnazione.


Partenza spigliata dell’Italia che dopo 8” va vicina al goal con Frank su assist da dietro porta di Mantenuto. Gli Azzurri giocano senza timori referenziali, sostando spesso nella zona d’attacco, dalla parte opposta  Bernard è chiamato a neutralizzare i diagonali di Kristensen e Blichfeld.  Il forechecking danese aumenta esponenzialmente con il trascorrere dei minuti, la Nazionale italiana si difende con ordine fino al colpo di bastone di Petan, sanzionato con i classici 2’. Superata indenne l’inferiorità,  gli uomini di coach Ireland si rimettono a caccia del goal, l’occasione  migliore è di Miglioranzi dalla  blu; il maggiore pericolo Bernard lo corre sulla doppia conclusione di Kristensen al termine di una cavalcata solitaria iniziata dal proprio terzo difensivo. Glira e Gios riaccendono la fase offensiva al 16’, nel proseguo dell’azione Insam rimedia la seconda penalità per una carica in balaustra. Un minuto più tardi Ehlers sblocca il risultato con un diagonale dal cerchio d’ingaggio di destra, Bernard, coperto da Bau, è impossibilitato a intervenire.

L’avvio del secondo tempo degli Azzurri è complicato: dopo 32” dall’ingaggio iniziale, Bernard è penalizzato per uno sgambetto (in panca puniti McNally); l’estremo difensore si  esibisce sulla conclusione di Regin e sul rebound di Nielsen da posizione ravvicinata. Al 22.05 tocca a Petan accomodarsi in panca puniti, consentendo agli scandinavi di giocare 26” in doppia superiorità che, tuttavia non sono sfruttati dagli avversari, così come i restanti 94” in powerplay semplice. La Danimarca continua a cingere d’assedio la gabbia di Bernard anche tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio. Al 27.54 una nuova penalità fischiata a Frigo per colpo di bastone, costringe a giocare in inferiorità, il penalty killing funziona a dovere, ma il leitmotiv non cambia (dopo 12’ dall’ingaggio iniziale gli Azzurri sono ancora a secco di tiri), i danesi continuano a premere andando vicini al raddoppio con Regin. La prima conclusione Azzurra è di McNally al 32.53, l’italostatunitense guadagna anche una superiorità, durante la quale la migliore occasione la crea Mantenuto passando il disco dall’angolo a Diego Kostner che si vede neutralizzato il tiro da Dahm. La frazione di gioco si chiude con la Nazionale italiana in powerplay: Petan e Miglioranzi ci provano più volte, al 39.00 i cugini Hannoun-Petan confezionano in famiglia il pareggio: il primo serve il disco dalla linea di fondo, il secondo insacca il disco “dove la mamma nasconde la marmellata”.

Gli scandinavi non ci stanno, ripreso il gioco martellano fino a riportarsi in vantaggio al 21.46: il puck perso in zona difensiva da Gios e Hannoun, diventa preda di Bau, il quale, in collaborazione con Meyer, appostato a fondo pista, deposita il disco in porta a due passi dallo slot. Il sussulto dell’Italia è tutto nella stecca di Frigo che, in transizione con McNally libero, egoisticamente conclude sul portiere. Nonostante le difficoltà ad arrivare al tiro gli Azzurri continuano a lottare su ogni puck, favoriti anche da un calo di ritmo dei danesi: al 52.38 Pietroniro ha l’opportunità del pareggio dalla blu, Dahm glielo nega, mentre al 54.16 di Perna colpisce il palo alla sinistra del goalie avversario e si guadagna una superiorità terminata senza colpo ferire. Il buon momento è interrotto al 57.35 con lo sgambetto di Frank ai danni di Bau, la partita dell’Italia finisce qui nonostante coach Ireland si giochi la carta dell’uomo di movimento in più negli ultimi 31”.

La dichiarazione di Frigo nel post partita:

Non è stata una prestazione sottotono, loro sono giocatori che giocano in Leghe di livello; penso che abbiamo disputato una buona partita: l’1-1 ottenuto a fine secondo tempo era una bella situazione per noi, un motivo di speranza in più per portare a casa uno o addirittura tre punti. Con la Francia è una delle partite più importanti del torneo, non vogliamo fallire per noi stessi e per tutto l’hockey italiano.

E quelle di coach Ireland rilasciate alla FISG:

“E’ difficile da accettare il risultato perchè questa era una grande occasione. Ci sono volte in cui indipendentemente dal tuo buon lavoro, tutto sembra andare per il lato sbagliato e oggi è stata una di quelle partite. L’unica soluzione che abbiamo è continuare sulla nostra strada, il nostro processo. Il lato positivo è che stiamo ancora migliorando: siamo disposti meglio in zona difensiva, abbiamo segnato in power play e il penalty kill è stato quasi perfetto, ho ancora dei dubbi sulla regolarità dell’1-o ma non voglio includere gli arbitri nel discorso.”

L’allenatore sposta l’attenzione sulla sfida di domani:

“Sono fiducioso perchè da allenatore io credo nel processo di crescita della squadra e noi siamo sulla giusta strada. Sappiamo che domani ci aspetta un compito difficile. Conosciamo bene la Francia, sappiamo che stanno facendo un ottimo mondiale e hanno dalla loro parte un giorno in più di riposo. Non sono preoccupato però della tenuta fisica, ci siamo allenati duramente per situazioni come questa e domani saremo pronti.”

Italia – Danimarca 1-2 (0-1; 1-0; 0-1)
Italia:
Andreas Bernard (Davide Fadani); Enrico Miglioranzi – Phil Pietroniro – Peter Spornberger – Dylan di Perna – Daniel Glira – Gregorio Gios – Lorenzo Casetti; Daniel Mantenuto – Alex Petan – Daniel Frank – Marco Sanna – Simon Kostner – Luca Frigo – Ivan Deluca – Brandon McNally – Dante Hannoun – Marco Insam – Diego Kostner – Tommaso Traversa – Marco Magnabosco. Coach: Greg Ireland
Danimarca: Sebastian Dahm (Frederik Dichow); Matias Lassen – Markus Lauridsen – Emil Kristensen – Jesper Jensen Aabo – Oliver Larsen – Nicholas Jensen – Morten Jensen; Nikolaj Ehlers – Frans Nielsen – Joachim Blichfeld – Frederik Storm – Felix Scheel – Peter Regin – Patrick Bjorkstrand – Mathias Bau – Nicolai Meyer – Matthias Asperup – Julian Jakobsen – Morten Poulsen – Mikkel Aagaard. Coach: Heinz Ehlers
Arbitri: Pierre Dehaen (Francia) e Robin Sir (Repubblica Ceca) Linesmen: Elias Seewald (Austria) e Josef Spur (Repubblica Ceca)
Penalità: Italia 12 (4/6/2) – Danimarca 6 (0/4/2)
Tiri: Italia 14 (4/4/6) – Danimarca 45 (18/18/9)
Marcatori: (0-1) 15.54 Nikolaj Ehlers (Joachim Blichfeld – Mathias Bau) PP; (1-1) 39.00 Alex Petan (Dante Hannoun – Enrico Miglioranzi) PP; (1-2) 41.46 Mathias Bau (Nicolai Meyer)
Spettatori: 2.557
MVP: Diego Kostner (Italia) e Matias Lassen (Danimarca)


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