Tutti i numeri dell’ultimo Campionato Alps Hockey League.

Tutti i numeri dell’ultimo Campionato Alps Hockey League.

(m.g.) Non si è ancora spento l’eco della vittoria dell’Asiago nella sesta edizione della Alps Hockey League ma, comunque, crediamo sia il tempo per fare un rendiconto della stagione appena conclusasi. Riteniamo sia doveroso farlo “a caldo” poiché il prossimo futuro, con il coinvolgimento nell’avventura mondiale della nostra Nazionale e nel mercato di trasferimento dei giocatori, nonché negli “spostamenti” delle formazioni all’interno dei campionati, si presenta estremamente ricco di avvenimenti e sicuramente colmo di sorprese tanto che preferiamo – da subito – chiudere le vicende legate all’ultima stagione sportiva andando ad esaminare i numeri di un torneo che, nonostante tutto, si è confermato molto interessante.

L’Asiago, come arcinoto, ha vinto la sesta edizione di questo Campionato trans-nazionale andando ad iscrivere per la seconda volta il suo nome nel suo albo d’oro. Ricordiamo che nell’edizione 2019-20 il titolo non venne assegnato a causa dei problemi legati alla pandemia di COVID-19, e che le altre tre edizioni sono state vinte dal Renon e, per due volte, dall’Olimpia di Lubiana.

Bradley McGowan

Nell’edizione 2021-2022, che ha visto 17 squadre ai nastri di partenza, costituite da 9 formazioni austriache, 7 italiane ed una slovena, il principe dei goleador è stato, il trentaduenne Bradley McGowan. Il “gardenese”, nativo di Vancouver, ha messo a segno 29 gol, precedendo di tre lunghezze il compaesano Steven McParland, passato proprio all’inizio di questa stagione dall’Asiago – dove nei due precedenti campionati aveva ottenuto 83 punti – ai Fassa Falcons. Al terzo posto, con 25 reti, appena un gradino sotto a McParland, troviamo il Finlandese Waltteri Lehtonen, arrivato, proprio quest’anno, al Bregenzerwald proveniente dal Dunkerque (France2).
Anche nella apposita classifica dei punti ottenuti (gol+assist) troviamo ben posizionato Brad McGowan. L’attaccante dell’Hockey Club Gherdëina, occupa infatti la terza posizione con 65 punti. Davanti a lui, con 67, c’è lo sloveno Eric Pance, superato soltanto dall’italo-canadese Daniel Tedesco, dei Fassa Falcons, (foto sotto) che guarda tutti dall’alto dei suoi 68 punti.

IL trentunenne attaccante sloveno, Eric Pance (foto sottostante) primeggia, con 45 assist, nella apposita classifica dei passaggi decisivi, davanti (44 punti) proprio al fassano Daniel Tedesco, mentre il lettone Robert Lipsbergs del Bregenzerwald, con 41 punti, si prende la terza poltrona.
Daniel Tedesco, giocatore dotato di grande temperamento, è presente anche nella particolare classifica dei minuti di penalità subiti nel corso della stagione. In questa graduatoria, il fassano occupa la seconda posizione (68 minuti) davanti a Zach Osburn dei Buam, mentre l’austriaco Kevin Puschnik, (foto sotto) nato a Feldkirch ma in forza all’EHC Lustenau, sbanca letteralmente il lotto degli avversari e con i suoi 90 minuti di penalità nel corso della stagione si candida al ruolo di giocatore più “Cattivo” dell’intero torneo.

Sempre a proposito di sanzioni, l’Asiago conduce la classifica della formazione con la più bassa media di minuti di penalità per gara. Gli stellati con 7,5 minuti per partita, precedono, di un soffio, Jesenice e Red Bull Hockey Juniors, ferme a 7,6 minuti/gara. Interessante notare che, in questa particolare graduatoria, le ultime tre posizioni sono occupate da tre formazioni italiane, che sono, nell’ordine crescente: Renon (10,8), Hockey Club Gherdëina (11) e Merano (12,6 minuti/gara).
Lo Jesenice è in testa sia nella classifica delle segnature effettuate in Powerplay che in quella relativa alla forza del suo Penalty Killing.
I Red Steelers, infatti, nell’88,1% dei casi hanno “ammazzato” il powerplay avversario; dietro di loro si piazzano l’EHC Lustenau (83,9%) ed i Rittner Buam, appaiati al VEU Feldkirch, con l’83,7%.. Di contro nella classifica dei gol segnati con l’uomo in più sul ghiaccio, il team di Nik Zupancic è avanti a tutte le altre formazioni col 31,7% dei successi. Dietro agli sloveni si piazzano due team austriaci: EHC Lustenau (28%) ed il Bregenzerwald (25,3%).

Nella particolare classifica dei Goalie, riferita alla percentuale di salvataggi rispetto ai tiri subiti, troviamo, al quinto posto il trentunenne portiere varesino Alex Caffi, (foto sopra) che, alla quinta stagione a difesa della gabbia del Feldkirch, si conferma ad altissimi livelli, con una percentuale di salvataggi del 92,8%. Al quarto posto troviamo Erik Hanses, dell’EHC Lustenau, con il 92,9. Lo svedese è preceduto dal “Gotha dei Goalie” che sono, nell’ordine: Oscar Froberg, goalie dello Jesenice, col 93%; Colin Furlong del Gherdëina al 93,2 %. Il cortinese Marco De Filippo, (foto sotto) con il 94% di salvataggi, merita la prima posizione, unitamente al titolo di miglior portiere della Alps Hockey League.

Gli ultimi applausi della stagione appena conclusa, li vogliamo regalare alla tifoseria che ha maggiormente seguito la propria squadra. In questo caso, l’analisi dei numeri offerti dalla Federazione Austriaca, ci regala una vera e propria sorpresa. In testa, per numero di spettatori per gara, troviamo infatti, con 648 presenze, lo Zell am See. I supporters della formazione austriaca, vincitrice di ben 7 titoli della Österreichische Eishockey-National-Liga, dopo un anno di assenza dalle scene della Alps Hockey League, hanno ritrovato la voglia di assiepare gli spalti della Ke Kelit Arena più di tutte le altre tifoserie. Il tutto, a dispetto dei successi dei loro beniamini, fermatisi, come ben noto, al nono posto della classifica generale al temine della regolar season ed usciti di scena, eliminati dal Lustenau, ai quarti di finale del torneo. (nella foto la Ke Kelit Arena di Zell am See)

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