Le statistiche della ICE Hockey League a fine torneo

Le statistiche della ICE Hockey League a fine torneo

A meno di dieci giorni dall’ultima partita della stagione, quella che con la quarta vittoria consecutiva, ha decretato la settima vittoria del Red Bull Salzburg, nelle ultime 15 edizioni disputate, è forse giusto fare un bilancio su quanto accaduto ed abbiamo visto nelle gare della regolar season e nelle 39 sfide dei Playoffs che hanno assegnato la vittoria finale.
E’ bello, prima che i vortici del mercato Hockeystico allentino la pressione sulla stagione appena conclusa, andare a rivedere pregi e difetti di quella appena conclusa, unitamente ad una certa meritocrazia tra i giocatori e le formazioni che hanno impreziosito lo scorso campionato ICE Hockey League.
Indubbiamente, per le classifiche meritocratiche ci siamo appoggiati a chi – molto più di noi – è adatto ad esprimere giudizi tecnici. In questo senso, ci siamo fidati della rivista austriaca Powerplay che ha individuato come “giudici” la trentunenne ex portiere Theri Hornich, famosa per essere stata la prima donna a difendere la gabbia di una formazione maschile ed il cinquantottenne austro-canadese Greg Holst, ex giocatore NHL e per 15 anni, sempre tra i migliori giocatori della Lega Austriaca, nonché, oggi, allenatore di successo.

Ebbene i nostri due Giudici hanno valutato che il “Dreamteam”, cioè l’ideale “prima linea” del torneo, ovvero i migliori sette giocatori, ruolo per ruolo, sia così costituito. In porta è stato scelto il Pusterese Thomas Sholl. Per il ruolo dei due terzini si è puntato su Josh Atkinson (Fehervar) e T.J. Brennan (Red Bull Salzburg). Per i tre ruoli offensivi si sono preferiti Peter Schneider (Red Bull Salzburg) e Scott Kosmachuk (Villacher SV) e – come centro – Radek Prokes (Orli Znojmo).
Nella ipotetica “Seconda Linea” cioè quei giocatori che, ruolo per ruolo, sono stati appena un gradino al di sotto per rendimento nel torneo, sono stati scelti: Christian Engstrand, il 31enne portiere svedese del Graz99ers; Jamie Fraser del Villacher SV e Tim Campbell del Fehérvár AV, come difensori. Per comporre la seconda linea offensiva sono stati scelti: il 34enne canadese John Hughes (Villacher SV), l’ex Asiago Anthony Luciani (Orli Znojmo) ed il danese Nicolai Meyer (Vienna Capitals).
Un po’ a sorpresa – noi avremmo scelto, senza esitare Raime Helminen – come Head Coach il prescelto è stato Mitja Sivic dell’Olimpja Lubiana.

Andando avanti nell’esaminare i numeri della stagione appena trascorsa, segnaliamo che Peter Schneider (Red Bull Salzburg) è in testa sia nella classifica dei punti ottenuti (52) davanti a Radek Prokes (Orli Znojmo) ed Anthony Luciani (Orli Znojmo), che in quella dei goal segnati. In quest’ultima il fromboliere austriaco precede con 28 goals, proprio Scott Kosmachuk (Villacher SV) e Brian Lebler (Black Wings Linz) entrambi, fermi a quota 26. L’unica gioia per il Bolzano viene dalla presenza al primo posto di Daniel Catenacci, nella particolare classifica dei “Faceoffs” (62,6%) nella quale il ventinovenne italo-canadese, precede il pusterese Zach Budish (60,3%) e Rich Schofield (59,4%) del Villacher SV.

Dan Catenacci

Il Val Pusteria corona il bel campionato disputato con altri due ottimi piazzamenti nelle classifiche di Fairplay e dei goal segnati in Power play.
I giallo-neri, sono infatti primi nella particolare classifica di minuti di penalità subiti per singolo match, nella quale – con una media di 7 minuti/gara, precedono i Campioni del Red Bull Salzburg (7,1) ed il Dornbirn Bulldogs (7,3). Per la cronaca, in questa particolare classifica, i Black Wings Linz occupano l’ultima posizione (9,4 minuti/gara) appena preceduti da Vienna Capitals (8,8) e Klagenfurt (8,6).
Nelle segnature realizzate in Powerplay lo Orli Znojmo col 25,6 % di successi precede tutte le altre contendenti. I Lupi di Brunico sono buoni secondi con il 25,2 %, davanti al Vienna Capitals, terzo col 24% di successi. I numeri del torneo dicono, infine, che il miglior penalty killing della ICE Hockey League è stato quello dell’Olimpja Lubiana che nell’86,5% dei casi, ha “ammazzato” la superiorità numerica degli avversari. Al secondo posto (84,8) il KAC appena un soffio avanti al Vienna Capitals (84,7%).
Ritroviamo i Foxes di Bolzano ben piazzati nella apposita classifica del numero di spettatori presenti sugli spalti e ciò a dispetto di una stagione che non è stata certo esaltante per i colori biancorossi. Eppure la meravigliosa tifoseria del capoluogo altoatesino ha avuto una media di 1792 spettatori/gara, dietro soltanto a Klagenfurt (1899) e Vienna Capitals (1971).

 

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