Una doppietta dello svedese Olofsson stende il Lugano

Una doppietta dello svedese Olofsson stende il Lugano

I Tigers sbancano la Corner Arena. Una deviazione di Salzgeber inganna Schlegel, mentre Olofsson e Pesonen, con un gol in shorthand, sono i protagonisti dell’allungo decisivo. Dopo il gol di Traber, è di nuovo lo svedese Olofsson a realizzare la rete del (4-1) finale.

Dopo l’esordio di mercoledì scorso conclusosi con una vittoria sofferta contro il Rapperswil, il Lugano subisce subito un brusco stop, sempre alla Corner Arena, per mano dell’ottimo Langnau, che esce di prepotenza alla distanza imponendosi con un netto (1-4).

In avvio di partita, Bertaggia si trova subito tutto solo davanti allo slot e costringe Punnenovs ad un difficile intervento. I “tigrotti”, al loro debutto stagionale in campionato, soffrono la velocità dei bianconeri che si rendono di nuovo pericolosi con un diagonale dalla linea blu di Guerra e con una deviazione sottomisura di Herburger. Il primo tiro verso la porta di Schlegel dei bernesi è  invece opera di Huguenin, dopo oltre 7’ di gioco. Dopo un  diagonale dalla distanza scagliato da Blaser, il Lugano riprende a spingere e, in breve tempo, sfiora due volte il gol, prima con Morini, quindi con Fazzini, che centra il palo. Il match, in questa fase, è comunque più equilibrato e, così, anche gli ospiti, si fanno vedere più spesso nel terzo difensivo avversario, insidiando la porta difesa da Schlegel con due conclusioni di Huguenin e Schweri. Il portiere bianconero, poco dopo, compie un autentico miracolo sul tiro a botta sicura di Schweri, e, nell’azione successiva, si dimostra tutt’altro che impeccabile. La deviazione di Salzgeber, che corregge il diagonale dalla linea blu di Grossniklaus, finisce infatti in rete (0-1) al minuto 17:01.

Il periodo centrale inizia male per i bianconeri. Gli ospiti, infatti, falliscono subito il gol del raddoppio con Pesonen; non sbaglia invece Olofsson che, con un preciso diagonale da sinistra, fulmina per la seconda volta Schlegel (0-2) al minuto 21:20. La reazione della formazione di Mc Sorley, si materializza solo con una deviazione ravvicinata di Arcobello, che non sorprende Punnenovs. Il Lugano stenta a riorganizzarsi. Senza dubbio, pesa la mancanza di Carr in fase offensiva e sono davvero  pochi i pericoli corsi dalla formazione allenata dal canadese O’Leary. A complicare le cose ci si mette anche una penalità inflitta a Tschumi, la prima della serata. Dopo una chance fallita da Grenier, Bertaggia, in shorthand, ha un’occasione propizia ma, spreca in contropiede il gol del pareggio. Nel giro di 17”, però, potrebbe arrivare una svolta in quanto gli ospiti perdono Schmutz e Grossniklaus, puniti dagli arbitri. Mc Sorley chiama un time-out per organizzare nel migliore dei modi il power-play in 3 contro 5, ma la mossa non sortisce gli effetti sperati. Solo con le formazioni ritornate in parità numerica, Boedker e Bertaggia, si procurano due buone opportunità, ma falliscono il bersaglio. Il finale è tutto di marca bianconera, ma non basta.

Negli ultimi 20’ serve ben altra intensità ai bianconeri per provare a riaprire il match. Ma Thűrkauf si fa punire ingenuamente per aver trattenuto il bastone di Diem, complicando ancor di più le cose. A bilanciare il tutto ci pensa Olofsson, che, stendendo Bertaggia, ristabilisce la parità numerica sul ghiaccio. I “tigrotti” si dimostrano però micidiali e in inferiorità numerica trovano la loro terza rete per merito di Pesonen, che ribadisce in rete un disco respinto da Schlegel sulla conclusione del connazionale Saarela (0-3) al minuto 45:12. I padroni di casa rimangono comunque in partita. Al minuto 47:29, infatti, realizzano il loro primo gol grazie a Traber, bravo a trovare la deviazione vincente sullo slapshot di Műller.  L’illusione dura poco, perché Olofsson nel migliori dei modi il passaggio di Schilt, beffando Schlegel con una conclusione in mezzo ai gambali (1-4) al minuto 51.20. Il pubblico protesta vivacemente, perché l’azione sembra essere viziata in precedenza da un check falloso di Huguenin ai danni di Bertaggia. Nei minuti finali non succede più nulla e al Lugano non resta che meditare sull’inatteso passo falso, in attesa del ritorno in pista martedì prossimo contro la neo-promossa Ajoie.

 

Hc Lugano – SCL Tigers  1 . 4 ( 0 . 1 – 0 . 1 – 1 . 2 )

17:01  0 . 1  22.Salzgeber (66.Grossniklaus-93.Diem)

21:20  0 . 2  92.Olofsson (28.Grenier)

45:12  0 . 3  82.Pesonen (25.Saarela)  SH1

47:29  1 . 3  21.Traber (25.Műller)

51:20  1 . 4  92.Olofsson (77.Schilt)

 

Penalità       :  Hc Lugano  2 x 2                                     SCL Tigers  3 x 2

Arbitri          :  Stefan Hűrlimann – Miroslav Stolc     Linesman   :  Eric Cattaneo – Daniel Duarte

Spettatori   :  4761

Hc Lugano : Schlegel (Fatton), Műller-Loeffel, Boedker-Arcobello (C/TS)-Fazzini (A), Riva-Alatalo (A), Josephs-Thűrkauf-Bertaggia, Guerra-Chiesa, Herburger-Morini-Walker, Wolf-Nodari, Stoffel-Tschumi-Traber. All.Mc Sorley

SCL Tigers : Punnenovs (Zaetta), Huguenin-Leeger (A), Pesonen (A)-Saarela-Petrini, Blaser-Erni, Olofsson-Grenier-Loosli, Grossniklaus-Schilt, Sturny-Schmutz-Berger (C/TS), Zryd-Lapinskis, Salzgeber-Diem-Schweri. All.O’Leary

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