Vincendo il “Match Clou” l’Olimpia di Lubiana allunga il suo vantaggio.

Vincendo il “Match Clou” l’Olimpia di Lubiana allunga il suo vantaggio.

L’Olimpia vince, tutto sommato meritatamente, il match clou della serata. I Draghi, infatti, giocano meglio per quasi 55 minuti e tremano solo nel finale, allorquando un generosissimo Val Pusteria li stringe d’assedio e sfiora un clamoroso pareggio. Tra i locali, brilla di luce proprio l’astro del ventiduenne attaccante Janez Orehek, autore di un assist e (soprattutto) dei due goals che hanno di fatto condannato il Val Pusteria alla sconfitta. Tra i pusteresi (stasera in maglia gialla con contorni neri) mancava l’infortunato Armin Hofer mentre il migliore lo identificheremo, senza dubbio, nel portiere Colin Furlong.
Nel primo tempo l’Olimpia gioca con maggiore ardore agonistico e cinge spesso d’assedio il terzo difensivo dei giallo-neri. Le occasioni maggiori capitano sulle stecche di Mark Cepon (4:48) e Rajsar (11:15). Occasioni che, di fatto, fanno da preludio alla segnatura dei Draghi Verdi. Il goal arriva grazie ad un tiro dalla blu di Nik Simsic, lasciato forse un po’ troppo libero di muoversi dalla difesa pusterese. Lo sloveno, avanza e poi lascia partire uno slot che si infila all’angolino destro, in alto, della gabbia di Furlong: il famoso luogo, dove “la mamma nascondeva la marmellata”. Scherzi a parte, il vantaggio sloveno è indubbiamente meritato e il computo del numero dei tiri (12 – 8 per i padroni di casa) non rende l’idea della maggiore insistenza offensiva della Formazione Campione AHL.
Nel secondo tempo il Val Pusteria rientra sul ghiaccio con un diverso piglio e spinge maggiormente sull’acceleratore. L’occasione migliore per pareggiare se la crea Max Oberrauch al 27:00 ma il ventiduenne portiere Tilen Spreitzer è prontissimo a fermarne la conclusione. A questo punto, spaventato dalla piega che sta prendendo il match, al minuto 27:40, coach Gregor Poloncic, chiede il Time-Out ed, evidentemente, trova le parole giuste per (ri) motivare i suoi ragazzi che, alla ripresa del gioco, paiono trasformati. Da quel momento, il Lubiana torna ad essere padrone del ghiaccio ed il Val Pusteria torna ad essere quella “controfigura di sé stessa” che avevamo visto già nel primo drittel. Con simile premesse, arrivare al 2-0 è solo una questione di minuti e di occasione. L’una e l’altra si concretizzano al 33:54. Mark Cepon recupera un disco nel suo terzo e lo serve, lateralmente a Janez Orehek, il quale avanza (un po’ troppo indisturbato) e poi, giunto nel terzo difensivo degli ospiti lascia partire un “missile terra-aria” che si insacca a, mezza altezza, alle spalle di Colin Furlong. Anche sul doppio vantaggio, i Draghi Verdi insistono nel loro gioco offensivo e sfiorano il clamoroso 3-0 ad otto secondi dalla sirena, quando Colin Furlon deve compiere un vero e proprio miracolo su una precisa conclusione ravvicinata di Ziga Pesut.
Il Val Pusteria inizia il terzo drittel col piede giusto e riesce ad accorciare le distanze con una bella conclusione di Tobias Brighenti che, da distanza ravvicinata, infila Spreitzer. Il 2 – 1 dura, davvero, un battito di ciglia, poiché meno di sessanta secondi dopo, Janez Orehek, con una conclusione ravvicinata, trova l’angolino destro della gabbia di Furlong. A tre minuti ed un secondo dalla sirena, nel tentativo di recuperare lo svantaggio, Coach Mattila toglie il portiere per inserire un uomo in più di movimento. Il, disperato, tentativo cambia la gara e negli ultimi minuti il Val Pusteria cinge d’assedio il terzo difensivo dei Draghi Verdi che soffrono la situazione e sbandano paurosamente. I Lupi, trovano così il goal del 3-2 con Lewis che batte Spreitzer con una conclusione diagonale ravvicinata. Sul 3-2 il Val Pusteria insiste e travolge le difese dei padroni di casa, “rischiando” seriamente, di recuperare un risultato che pareva, almeno fino a cinque minuti prima “scritto nella pietra”. I miracoli purtroppo per i giallo-neri non sempre accadono (almeno non sulle piste ghiacciate) ed il punteggio resta quello fissato dal goal di Lewis. Vince quindi l’Olimpia che con i tre punti conquistati sopravanza proprio i Pusteresi di 4 punti in classifica generale e inizia la prima, vera e propria fuga, del campionato.
Mercoledì, 27.11.2019. ore 19:15 Hala Tivoli di Lubiana.
HK SZ Olimpija Ljubljana – HC Pustertal Wölfe 3 – 2 (1-0, 1-0, 1-2) Tiri: 34 – 26 (12-8 – 11-8 – 11-10)
Arbitri: KUMMER, WIDMANN, Javornik, Snoj
MARCATORI: 14:07 1:0 HKO Nik Simsic (Janez Orehek); 33:54 2:0 HKO Janez Orehek (Mark Cepon); 42:47 2:1 PUS Tobias Brighenti Moretti (John Lewis – Max Oberrauch); 43:40 3:1 HKO Janez Orehek (Nik Simsic – Kujavec); 58:30 3:2 PUS John Lewis (Raphael Andergassen – Armin Helfer).

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Nell’altra gara in programma lo Zell am See sconfigge il Bregenzerwald con ampio punteggio. La sfida si risolve a favore dei padroni di casa alla distanza. Dopo un primo tempo equilibrato, infatti Tomi Wilenius e compagni “prendono il largo” nei quaranta minuti successivi ed i Walder confermano appieno la debolezza della loro fase difensiva.

Mercoledì, 27.11.2019, ore 19:30 Eishalle di Zell am See-
EK Die Zeller Eisbären – EC Bregenzerwald 6 – 3 (1-1, 2-1, 3-1)
Arbitri: LEHNER, WALLNER, Bedynek, Wimmler

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Classifica Generale
Team GP GD PTS
1 HKO 19 +34 44
2 PUS 18 +36 39
3 RIT 17 +37 36
4 EHC 19 +23 35
5 ASH 18 +12 34
6 GHE 17 +8 32
7 EKZ 18 +19 31
8 SGC 16 +19 30
9 JES 17 +4 27
10 VEU 15 +2 27
11 FAS 15 +0 24
12 WSV 18 -10 24
13 RBJ 19 +9 22
14 VCS 18 -19 18
15 KEC 16 -12 17
16 KA2 19 -33 17
17 ECB 18 -47 12
18 SWL 17 -82 2

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