(Bratislava) – Dopo due anni la Russia torna a scrivere il proprio nome nel medagliere dei Mondiali con il bronzo conquistato ai tiri di rigori; per quanto visto sul ghiaccio il terzo posto avrebbe dovuto essere occupato dalla Repubblica Ceca, tuttavia la formazione di coach Riha ha dovuto fare i conti con Vasilevski e la poca freddezza davanti alla gabbia, soprattutto negli shootouts, durante i quali i suoi giocatori non sono mai andati a segno.
La fase di stallo iniziale è interrotta dall’iniziativa di Ovechkin infrantasi su Hrubec e dalla doppia conclusione ravvicinata di Orlov; la Russia impone il ritmo di gioco, mentre i cechi provano a colpire in contropiede, tattica messa in atto maldestramente al 4.03 con il fallo di bastone alto di Tomas Zohorna che aumenta maggiormente il forechecking avversario. Prese le misure agli avversari, i cechi escono alla distanza: la prima vera occasione matura all’8’ per mano di Gulas, al 10.20 Kovar impegna Vasilevski in diagonale. La beffa dei russi prende corpo al 13.00 con la deviazione di Grigorengo, lesto a mettere la stecca sul missile dalla blu di Sergachyov. Il tempo di un amen e Repik, imbeccato da una verticalizzazione di Sklenicka, riporta il punteggio in parità bucando il five hole di Vasilevski. Non contenti gli uomini di coach Riha ci riprovano poco più tardi con Simon. La gara s’infiamma con continui ribaltamenti di fronte: in uno di questi Grigorenko sfiora il palo alla destra di Hrubec, mentre dalla parte opposta non hanno migliore fortuna Hynek Zohorna, Voracek e Gudas. A 1’26” Kubalik firma il sorpasso con un one-timer dalla breve distanza che lascia di stucco Vasilevski.
Nella frazione centrale ad Anisimov bastano 39” per infilare, dal cerchio d’ingaggio di sinistra, il puck tra i gambali di Hrubec. La Repubblica Ceca rimane la formazione più propositiva, tuttavia il pubblico ha un sussulto alla traversa colpita da Gusev. Nei minuti successivi i cechi mantengono il controllo delle operazioni di gioco, i pericoli maggiori per Vasilevski nascono dalla stecca di Rutta, prima per vie centrali, successivamente in diagonale dalla blu. Dopo aver subito l’iniziativa avversaria per quasi tutto il secondo periodo, la Russia si presenta dalle parti di Hrubec negli ultimi 4’ di gioco: il goalie, preso di mira da ogni parte del terzo difensivo, respinge le iniziative di Sergachyov, Ovechkin e Malkin.
In apertura del terzo tempo la Sbornaja si spinge in avanti con la chiara volontà di chiudere la questione, dal canto loro i cechi rispondono con Frolik. L’attaccante è ancora protagonista al 45’, durante una fase di penalty killing, in cui sfugge agli avversari e serve a Faksa un disco che il compagno di squadra tira sul Vasilevski. Esaurita la penalità di Kolar, i suoi compagni di squadra sfiorano il nuovo vantaggio con una triangolazione della linea Voracek-Frolik-Simon. La Russia non riesce a liberarsi della morsa avversaria, per di più al 52.02 è costretta a giocare con un uomo in meno per la penalità inflitta a Grigorenko: l’assedio si conclude con la deviazione sottoporta di Kolar che non inganna Vasilevski. Come nel secondo tempo gli ex sovietici tornano ad imperversare dalle parti di Hrubec solo negli ultimi minuti: fermi ad un solo tiro dopo 15’, incrementano la relativa statistica con Kucherov e Grigorenko. La partita potrebbe essere risolta a 1’13” dalla sirena da Faksa, il quale, recuperato il puck in zona neutra, è ipnotizzato da Vasilevski al momento del tiro. Il portiere si ripete a 30” più tardi sulla conclusione ravvicinata di Kovar.
Dopo un supplementare in cui le due squadre si annullano vicendevolmente, per assegnare la medaglia di bronzo è necessario ricorrere ai rigori, decisi da Kovalchuk.
Russia – Rep. Ceca 3-2 so (1-2; 1-0; 0-0; 0-0; 1-0)
Russia: Andrei Vasilevski (Alexander Georgiev); Dmitri Orlov – Nikita Zaitsev – Vladislav Gavrikov – mikhail Sergachyov – Dinar Khafizullin – Nikita Zadorov – Artyom Zub; Yevgeni Malkin – Mikhail Grigorenko – Yevgeni Dadonov – Alexander Ovechkin – Kirill Kaprizov – Yevgeni Kuznetsov – Artyom Anisimov – Nikita Kucherov – Nikita Gusev – Sergei Andronov – Sergei Plotnikov – Ilya Kovalchuk – Alexander Barabanov. Coach: Ilya Vorobyov
Rep. Ceca: Simon Hrubec (Patrik Bartosak); David Sklenicka – Jan Rutta – Radko Gudas – Jan Kolar – David Musil – Filip Hronek – Petr Zamorsky; Hynek Zohorna – Michal Repik – Tomas Zohorna – Jan Kovar – Milan Gulas – Dominik Kubalik – Dominik Simon – Michael Frolik – Jakub Voracek – Jakub Vrana – Ondrej Palat – Dmitrij Jaskin – Radek Faksa. Coach: MIlos Riha
Arbitri: Olivier Gouin (Canada) e Mikko Kaukokari (Fnlandia) Linesmen: Andreas Malmqvist (Svezia) e Brian Oliver (USA)
Penalità: Russia 2 (0/0/2/0) – Rep. Ceca 4 (2/0/2/0)
Tiri: Russia 31 (9/14/5/2/1) – Rep. Ceca 50 (11/15/18/6/0)
Marcatori: (1-0) 13.00 Mikhail Grigorenko (Mikhail Sergachyov); (1-1) 13.41 Michal Repik (David Sklenicka – Jan Rutta); (1-2) 18.34 Dominik Kubalik (Jan Kovar – Milan Gulas); (2-2) 20.39 Artyom Anisimov (Nikita Gusev); (3-2) 70.00 Ilya Kovalchuk (rigore)
Spettatori: 9.085
MVP: Andrei Vasilevski (Russia) e Michal Repik (Rep. Ceca)