Nel GEO-DAY il Lugano torna al successo

Nel GEO-DAY il Lugano torna al successo

Ginevra sconfitto (5-2). Wingels sorprende momentaneamente i bianconeri, che ribaltano il risultato con Sannitz e Jörg. Loeffel firma l’allungo mentre Mercier accorcia le distanze. I gol a porta vuota di Walker e Klasen chiudono i conti nel finale. Penalità partita per Reuille.

Nel giorno del Geo-Day, evento organizzato per celebrare il 90° compleanno del presidentissimo Geo Mantegazza, il Lugano ritrova il successo a spese del Ginevra (5-2),  al termine di una partita molto nervosa e poco spettacolare.

Dopo la sconfitta patita alla Valascia, i bianconeri dovevano assolutamente riscattarsi ma, già al secondo minuto, andavano sotto nel punteggio, puniti da un gol di Wingels in superiorità numerica (0-1). I padroni di casa avevano subito a loro volta l’occasione di rifarsi con l’uomo in più (fuori Antonietti), ma il power-play si dimostrava tutt’altro che efficiente. Situazione opposta invece al minuto 08:01 quando, dopo un fallo fischiato a Wick, la formazione di Ireland, riusciva finalmente a capitalizzare il vantaggio numerico, raggiungendo il pareggio con Sannitz (1-1).  Nemmeno il tempo, per lo speaker della Corner Arena, di annunciare minuto e nome del marcatore, che i bianconeri passavano addirittura in vantaggio grazie a Jörg, ben assistito da Morini (2-1). Dopo l’avvio incerto il Lugano assumeva gradatamente il predominio del gioco. Gli ospiti mostravano di contro parecchio nervosismo. Tanner Richard veniva punito con un 2+10 per un intervento alla testa, mentre Reuille e Mercier subivano la stessa sorte dopo una rissa a ridosso della balaustra. Dopo qualche minuto di inoperosità,  entrava in scena anche Merzlikins, bravo a controllare una pericolosa conclusione di Jacquemet,  con gli ospiti che si ripetevano poco dopo, fallendo una buona chance in contropiede con Bozon. In chiusura di periodo, problemi disciplinari anche per Reuille che, in seguito a un duro intervento in balaustra ai danni Tömmernes, chiudeva anticipatamente la sua partita, espulso.

Nel periodo centrale, Fransson colpiva subito la base del palo con un tiro dalla linea blu, ma era l’unica vera occasione creata dalla formazione di McSorley, incapace di sfruttare al meglio ben cinque minuti in superiorità numerica. I bianconeri cadevano spesso nelle provocazioni messe in atto dagli avversari. Bertaggia e Ulmer ne facevano infatti le spese in compagnia del solo Rubin. I padroni di casa, nonostante l’handicap, avevano però il grande merito di saper gestire al meglio il loro box-play, non correndo praticamente mai rischi. Scampato il pericolo, il Lugano tornava a farsi pericoloso con Fazzini che, ottimamente imbeccato da Klasen, alzava solo di poco la mira. Descloux si superava poco dopo sul tiro di Haapala, ma l’azione era  viziata da un evidente fallo di Fransson,  che veniva sanzionato dagli arbitri con due minuti di penalità. Grazie all’uomo in più, Loeffel poteva così realizzare il classico gol dell’ex, con un gran tiro dalla linea blu (3-1) al minuto 31:36. I bianconeri sfioravano poi il quarto gol in un paio di occasioni con Bertaggia e Romanenghi, mentre gli ospiti, condizionati dalle tante penalità, non riuscivano più ad incidere.

Nel periodo conclusivo, scaduta la penalità di Winnik, Vukovic non trovava la deviazione vincente ad un passo da Merzlikins, mentre un cambio di linee mal gestito, costava altri due minuti di penalità alla panchina di Mc Sorley. Ci voleva allora tutta la bravura di Descloux, per fermare la conclusione insidiosa di Chorney, lanciato tutto solo in contropiede. Gli ospiti, reduci dalla umiliante batosta di Berna, provavano in qualche modo a rianimare la partita. Merzlikins, dopo aver neutralizzato al meglio un tentativo di Douay, si faceva sorprendere dal preciso diagonale di Mercier, che riaccendeva improvvisamente le speranze del Servette (3-2) al minuto 49:36. Dopo un clamoroso errore di Haapala, il Lugano rimaneva pericolosamente in inferiorità numerica per un sgambetto fischiato a Bürgler. Merzlikins fermava il tiro di Winnik mentre il time-out, chiamato prontamente da Mc Sorley, non sortiva l’effetto sperato. Così dopo un paio di errori in fase realizzativa di Morini e Hofmann, i bianconeri, grazie ai gol a porta vuota di Walker e Klasen, riuscivano con un po’ di apprensione a portare in porto il prezioso risultato. Grazie a questo successo i bianconeri scavalcano momentaneamente lo Zurigo raggiungendo il settimo posto, in attesa del prossimo impegno in programma a Langnau. Il Ginevra, invece, appaiato al nono posto all’Ambrì , riceverà alle Vernets lo Zugo.   

 

Lugano – Ginevra  5 . 2 ( 2 . 1 – 1 . 0 – 2 . 1 )

02 : 01  0 . 1  10.Wingels (26.Winnik) PP1

08 : 16  1 . 1  38.Sannitz (17.Fazzini-91.Walker) PP1

08 : 51  2 . 1  21.Jörg (23.Morini)

34 : 34  3 . 1  58.Loeffel (42.Haapala) PP 1

49 : 26  3 . 2  22.Mercier (71.Richard-Winnik)

58 : 59  4 . 2  91.Walker (16.Chorney ) ENG

59 : 58  5 . 2  16.Klasen ENG

 

Penalità    :  Lugano   6 x 2  +  1 x 5+20  Reuille

                      Ginevra  9 x 2  +  1 x 2+10  Richard 

Abitri         :  Daniel Stricker – Stefan Fonselius (FIN)    Linesman : Franco Castelli – Eric Cattaneo

Spettatori : 6334

Lugano : Merzlikins, Chorney-Chiesa(C), Hofmann(TS)-Sannitz-Haapala, Wellinger-Ulmer, Jörg-Romanenghi-Walker, Vauclair(A)-Loeffel, Klasen-Morini-Bürgler(A), Jecker-Riva, Bertaggia-Reuille-Fazzini. All.Ireland

Ginevra : Descloux, Tömmernes(TS)-Jacquemet, Winnik-Romy-Wingels, Fransson-Vukovic(A), Rod(C)-Almond-Douay, Mercier(A)-Völlmin, Rubin-Richard-Wick, Kyparissis-Antonietti, Bozon-Berthon-Fritsche. All.Mc Sorley

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