g.palomboLa qualificazione agli ottavi di finale di CHL raggiunta a spese del Pilsen e il ritorno dal nordamerica di Maxim Lapierre, sono stati i momenti clou di una settimana che si concluderà, per i bianconeri, con la doppia sfida contro la capolista Zugo. Quello della Resega è stato il secondo confronto stagionale, dopo la partita d’esordio, terminata con il successo di misura della compagine di Kreis alla Bossard Arena. Si è trattato anche di una rivincita dell’entusiasmante serie dei quarti di finale dello scorso campionato. I tifosi sono stati subito accontentati, visto che Shedden ha gettato subito nella mischia proprio il loro idolo Lapierre a scapito del deludente Zackrisson. Nel Lugano si è rivisto finalmente anche Vauclair, al suo debutto in campionato. La partita non ha certo deluso le attese e il Lugano l’ha portata meritatamente a casa anche se solo dopo l’overtime.
La partenza decisa degli ospiti, ha fatto letteralmente impazzire per i primi tre minuti la difesa bianconera. Infatti, dopo un’occasione di Senteler, lo Zugo trovava subito la rete del vantaggio con Alatalo, anche se favorita da un’indecisione di Merzlikins (0.1) al minuto 01:18 e, per poco anche il raddoppio, se il goalie di casa non si fosse superato sulla conclusione a colpo sicuro di McIntyre. Passata la paura, i padroni di casa erano bravi a scuotersi e ristabilivano la parità con Morini, servito da Reuille (1.1) al minuto 03:23, portandosi addirittura in vantaggio con un diagonale dalla linea blu di Martensson, che sorprendeva Stephan (2.1) al minuto 05:43. Dopo un power-play per parte, per le penalità a Sannitz e Immonen, entrambi chiusi senza esito, era nuovamente Merzlikins a dover intervenire, per fermare un tiro dalla distanza di Grossmann. Dopo un palo colpito da Martensson su appoggio di Sartori, arriva un po’ a sorpresa il pareggio degli ospiti grazie a un’azione personale di Holden, che superava in slalom la difesa bianconera (2.2) al minuto 15:04. Il match si innervosiva e, a farne le spese, erano Hofmann e Erni penalizzati per due minuti al termine di una rissa. Prima del suono della sirena, dopo un salvataggio miracoloso di Stephan su Ulmer, era proprio il portiere ospite a rendersi protagonista di un fallo plateale su Bertaggia, costringendo i compagni all’inferiorità numerica.
L’inefficacia del power-play è stato un grosso problema per il Lugano, soprattutto nei minuti iniziali del periodo centrale, quando non è stato in grado di capitalizzare per ben tre volte consecutive la propria superiorità numerica. Se volessimo trovare un’unica attenuante, il nuovo palo colpito nell’occasione da Klasen. Le due squadre, dopo venti minuti giocati a tutta, abbassavano decisamente il ritmo e i rispettivi portieri correvano davvero pochi pericoli, fino a quando Bertaggia trovava il guizzo vincente sul tiro di Hirschi, riportando avanti i bianconeri (3.2) al minuto 44:21. La reazione degli ospiti è stata rabbiosa e Merzlikins ha dovuto compiere, qualche secondo dopo, un’autentica prodezza per fermare Schnyder, giunto in velocità tutto solo davanti alla gabbia bianconera.
Nei primi minuti del periodo conclusivo, lo Zugo è partito a testa bassa alla ricerca della rete del pareggio, ma la retroguardia bianconera riusciva a contenere la velocità di McIntyre e del Top Scorer Martschini, i più pericolosi della formazione di Kreis in questa fase della partita. Gli ospiti pur mantenendo a lungo il possesso del disco non riuscivano quasi mai a trovare delle soluzioni vincenti per battere Merzlikins. I tiri verso la porta bianconera sono stati tanti ma infruttuosi. E nemmeno quando hanno potuto godere di una superiorità numerica per l’uscita di Ulmer, gli uomini di Kreis sono stati in grado di trovare il guizzo vincente. Anzi, per la verità, proprio quando si è trovato in inferiorità numerica, è stato il Lugano a reclamare a gran voce la concessione di un rigore per un evidente fallo di Helbling ai danni di Bertaggia, solo davanti alla porta di Stephan, accompagnato da grandi fischi di disapprovazione del pubblico presente alla Resega nei confronti dell’operato degli arbitri. A due minuti dal termine, dopo il time-out, Kreis richiamava in panchina Stephan e con l’uomo di movimento in più lo Zugo la mossa risultava vincente. Grossmann trovava la rete del pareggio costringendo i bianconeri, ormai sicuri dei tre punti all’overtime dal sapore beffardo (3.3) al minuto 58:55. Però, la vendetta si materializzava dopo soli 35” del supplementare, quando la conclusione di Furrer non lasciava scampo a Stephan (4.3). Il Lugano che aveva assaporato la vittoria piena, ha dovuto così accontentarsi di soli due punti, in attesa della rivincita in programma sabato alla Bossard Arena.
Lugano – Zugo 4 . 3 ( 2 . 2 – 1 . 0 – 0 . 1 – 1 . 0 ) dopo i t.s.
01 : 18 0 . 1 22. Alatalo ( 46. Martschini )
03 : 23 1 . 1 23. Morini ( 32. Reuille )
05 : 43 2 . 1 9. Martensson ( 7. Furrer )
15 : 04 2 . 2 27. Holden
44 : 21 3 . 2 13. Bertaggia ( 8. Hirschi )
58 : 55 3 . 3 77. Grossmann
60 : 35 4 . 3 7. Furrer ( 86. Klasen )
Penalità : Lugano 3 x 2 min. Zugo 6 x 2 min.
Arbitri : Andreas Fischer –Marcus Vinnerborg Linesman Balazs Kovacs – Marc Henry Progin
Spettatori : 5608
Lugano : Merzlikins, Wilson-Sartori, Klasen(TS)-Martensson-Lapierre, Furrer(C)-Ulmer, Bürgler-Hofmann-Bertaggia, Vauclair(A)-Hirschi, Gardner-Sannitz(A)-Walker, Ronchetti-Romanenghi, Reuille-Morini-Fazzini. All.Shedden.
Zugo : Stephan, Grossmann-Helbling, Senteler-Immonen-Klingberg, Alatalo-Morant, Suri(A)-Holden(C)-Martschini(TS), Erni-Schlumpf, Lammer-McIntyre(A)-Zangger, Lüthi-Fohrler, Schnyder-Diem-Peter. All.Kreis.