NHL Playoff: i Blues battono Chicago

NHL Playoff: i Blues battono Chicago

di Fabio Sorini

 

Chicago Blackhawks – St. Louis Blues 2-3 (1-1, 1-0, 0-2).

Serie: St. Louis conduce 2-1.

Dopo le accese polemiche di gara 2, si torna sul ghiaccio dello United Center di Chicago per una gara 3 che si preannuncia decisamente importante. Le due squadre sono nervose, come era prevedibile, e il match inizia subito con un paio di penalità per roughing (a Brodziak, quattro minuti e a Svedberg, due minuti semplici). Nel power play che ne deriva, Chicago è brava a capitalizzare l’occasione e a passare in vantaggio con Brent Seabrook. Questi primi minuti, per i Blues, sono un incubo vero: dopo il vantaggio di Seabrook, arriva un altro power play per Chicago, a causa di un hooking di Bouwmeester. Questa volta, i padroni di casa non riescono a segnare e si rimane sull’1-0. Ma non finisce qua: Bouwmeester, uscendo dalla panca puniti, tocca con la stecca il disco (il giocatore era ancora dentro lo spazio della panca di punizione): ne scaturisce un’altra occasione di superiorità numerica per Chicago (al quinto minuto di gioco). Anche questa volta i Blues si salvano. Finalmente, al dodicesimo, arriva un power play anche per i Blues (per una stecca alta di Svedberg su Tarasenko): St. Louis non si fa pregare a sfruttare l’occasione e trova il goal del pari con Parayko. Il primo drittel si conclude con due penalità (a Shaw e Edmundson), che costringono le due formazioni a giocare un 4vs4. La seconda frazione di gara si apre nel migliore dei modi per Chicago che, con Anisimov, trova il goal del 2-1, al primo minuto di gioco. La partita si accende dopo la rete di Anisimov, con Chicago che prova a mettere a segno il goal del KO e con Crawford che evita il pari in tre circostanze. Al minuto numero 29 arriva l’ennesimo power play per Chicago (Upshall in the box) che non viene capitalizzato. Nella seconda parte del drittel, c’è da segnalare soltanto una bella parata di Elliott, che devia sul palo un tiro di Ladd. Il match, nonostante l’equilibrio, non è finito: dopo cinque minuti di gioco nel terzo periodo, Berglund, con un missile scagliato dalla linea blu, trova il pareggio a quota due. Tutto da rifare per Chicago. A otto minuti dal termine del match, St. Louis ha una chance enorme per segnare, grazie ad una penalità a Kane (double minor): occasione che i Blues non si lasciano scappare, andando a realizzare il 3-2 con Schwartz (dopo una splendida combinazione Tarasenko-Backes). Gli ultimi cinque minuti non regalano la rimonta agli Hawks: St. Louis espugna lo United Center e si trova a condurre la serie 2-1. La prossima partita, vale a dire la quarta della serie, si giocherà sempre a Chicago, nella giornata di martedì.

Reti: (02:18) 1-0 Seabrook (PP Goal) (Toews, Kane); (12:11) 1-1 Parayko (PP Goal) (Pietrangelo, Fabbri); (21:04) 2-1 Anisimov (Panarin); (45:05) 2-2 Berglund (Shattenkirk, Fabbri); (55:15) 2-3 Schwartz (PP Goal) (Backes, Tarasenko).

Detroit Red Wings – Tampa Bay Lightning 2-0 (0-0, 2-0, 0-0)

Serie: Tampa Bay conduce 2-1

Dopo le due vittorie dei Bolts in Florida, la serie si sposta a Detroit per una gara 3 che suona come l’ultima chiamata per i Red Wings. Padroni di casa che decidono di sostituire nel net Howard, con Mrazek, che tanto bene fece nella serie contro Tampa dello scorso anno. Per quanto riguarda i Lightning, ai soliti assenti si aggiunge J.T. Brown, costituendo così una situazione davvero pesante. La grinta e la cattiveria agonistica non mancano e, già dai primi minuti si percepisce l’intensità della partita. A cavallo del quinto minuto di gioco, iniziano le penalità: le due squadre sono costrette a giocare il 4vs4, grazie alle ostruzioni di Helm e Coburn. Detroit, durante e dopo questo quattro contro quattro, prova ad alzare i ritmi, in cerca del goal che farebbe esplodere definitivamente la Joe Louis Arena. Nonostante il forcing dei padroni di casa, Ben Bishop fa buona guardia alla sua gabbia e sventa i pericoli portati da Datsyuk e compagni. Dodicesimo minuto: si scatena il goalie di Tampa Bay, che para e blocca la conclusione di Sheahan lanciato in campo aperto. Spettacolo alla Joe: un minuto dopo è Athanasiou a far tremare lo stadio grazie ad un’azione personale condita da finte e piroette. Peccato per Detroit che la sua conclusione non abbia trovato lo specchio della porta. Soltanto al minuto numero 14, arriva il primo power play della serata. La superiorità numerica è in favore di Detroit, a causa di uno sgambetto di Johnson su Glendening. La situazione peggiora quando Palat va a far visita a Johnson in panca puniti (sgambetto a Nyquist): si crea dunque un’enorme possibilità per i Red Wings che hanno a disposizione un minuto di doppia superiorità numerica. Tampa Bay, con le unghie e con i denti, prova a non capitolare e una difesa di altissimo livello riesce a sventare tutti i pericoli portati da Detroit. Il primo drittel non offre altre emozioni e va in archivio sullo 0-0. Il secondo periodo inizia sulla falsa riga del primo, con i Red Wings che attaccano a testa bassa e mettono in seria difficoltà la difesa di Tampa Bay. I Bolts non fanno in tempo a provare a impensierire Mrazek (buona occasione con Condra, non sfruttata), che subito si ritrovano in inferiorità numerica, per un hooking di Sustr ai danni di Larkin al minuto numero 25. Se da un lato Detroit non si dimostra abile nel convertire i power play, dall’altro lato Tampa Bay li regala: non appena Sustr ha scontato i suoi due minuti, ci pensa Hedman ad andare in panca puniti, a causa di uno slashing su Helm. Anche questa volta la porta di Bishop rimane inviolata. Bisogna aspettare fino al minuto numero 31 per vedere Tampa Bay all’attacco: da segnalare un paio di conclusioni, di Hedman e Drouin, terminate fuori non di molto. Detroit non sembra risentire della fatica dovuta all’aver attaccato dall’inizio e, al minuto numero 32 passa in vantaggio con Athanasiou. Non è proprio serata per Tampa Bay: la dimostrazione arriva al minuto numero 37. Bishop viene ingannato da un rimbalzo del disco contro la balaustra dietro il suo net. Il disco torna in mezzo con la difesa che non riesce a spazzare adeguatamente. Il disco sbatte contro il pattino di Zetterberg e finisce in porta. Grazie all’instant replay, gli arbitri stabiliscono che il “calcio” dell’attaccante di Detroit non è volontario: good goal. Nemmeno la richiesta di coach Cooper che ha ipotizzato un’ostruzione al portiere nell’azione del goal, ha il potere di cambiare la decisione iniziale. Tampa sotto 2-0. In questo secondo periodo c’è ancora tempo per una penalità: questa volta è Zetterberg ad andare in panca puniti, a causa di un’interference ai danni di Filppula. Il terzo drittel inizia subito con una doppia penalità: Kucherov e Helm se ne vanno in punizione per condotta antisportiva. A trenta secondi dal termine di questo 4vs4, Kronwall trattiene Killorn e si prende due minuti di punizione. Ma non è finita qua: anche Johnson decide di farsi notare e di prendersi due minuti per un hooking ai danni di Smith. Le due squadre giocheranno ancora in 4vs4 e, successivamente, Detroit avrà un minuto di PP da sfruttare. I Lightning non riescono proprio ad entrare in partita questa sera. Al minuto numero 45, i Bolts sono nuovamente con l’uomo in meno, grazie ad uno sgambetto di Killorn su Helm), ma riescono a salvarsi. Tuttavia non danno nessun segnale di ripresa e Detroit se ne accorge e continua, incessantemente, ad attaccare. I minuti passano senza ulteriori scossoni, fino al 56esimo, quando Tampa Bay ha a disposizione un nuovo power play per un’ostruzione di Datsyuk. Power play che non viene sfruttato a dovere. Le speranze di Tampa terminano a due minuti e mezzo dalla fine, quando Coburn si prende due minuti di penalità per un’interference su Smith. Il risultato, tuttavia non cambia e alla sirena finale non mancano le scintille tra i giocatori: da segnalare la coppia Boyle-Abdelkader, che promette spettacolo in gara 4.

Reti: (32:42) 1-0 Athanasiou (Andersson); (37:22) 2-0 Zetterberg;

New York Islanders – Florida Panthers 4-3 (0-1, 3-2, 0-0, 1-0)

Serie: New York conduce 2-1

Per la prima volta una serie di playoffs della NHL si gioca al Barclays Center. Jagr e compagni vogliono vendicare la sconfitta casalinga di gara 1, mentre gli Isles provano a rimettere la testa avanti per provare l’allungo decisivo. Il match inizia nel peggiore dei modi per i padroni di casa. Al secondo minuto, infatti, i Panthers passano già in vantaggio, grazie al goal di Smith. La partita si accende ed iniziano ad arrivare le penalità: prima a McKegg, poi a Clutterbuck. Ma non è finita qui: nella seconda parte del periodo, le due squadre hanno ancora un’occasione per mettere a referto una marcatura. Al minuto numero 10, Jiri Hudler viene spedito in panca puniti per un’interference su John Tavares e a un minuto dalla sirena ci pensa Martin a pareggiare il conto delle penalità. Anche la seconda frazione di gara inizia con delle marcature. Florida non sembra sentire la pressione del giocare in trasferta ed è brava ad andare sul 2-0 grazie al goal di Barkov. Tuttavia i padroni di casa non si danno per vinti e, grazie alle penalità a Petrovic e Jokinen, riescono a giocare con la doppia superiorità numerica e a mettere a segno il goal del 2-1 con Pulock.  La partita è più viva che mai e questo secondo drittel lo dimostra. Nella parte centrale del periodo arrivano goal a ripetizione: prima il 3-1 firmato da Bjugstad, poi la grande rimonta di New York che si porta clamorosamente sul 3-3 grazie alle reti di Prince e Nielsen. Quest’ultima arrivata in una situazione di power play, causato da Kulikov, al 36esimo minuto. Il terzo drittel, dopo lo spettacolo dei secondi venti minuti, inizia nell’equilibrio generale e i primi dieci minuti di gioco vedono soltanto l’arrivo di una penalità (ai danni di Hamonic). Negli ultimi dieci minuti la situazione non cambia e, per la prima volta nella serie, la partita verrà decisa dai supplementari. Dopo dodici minuti dall’inizio dell’overtime, ci pensa Hickey a regalare la vittoria agli Islanders.

Reti: (02:25) 0-1 Smith (Petrovic, Matheson); (21:11) 0-2 Barkov (Smith, Huberdeau); (25:21) 1-2 Pulock (PP Goal) (Okposo, Tavares); (27:23) 1-3 Bjugstad (Smith, Kulikov); (31:48) 2-3 Prince (Pulock, de Haan); (36:55) 3-3 Nielsen (PP Goal) (Tavares, Okposo); (12:31) 3-2 Hickey (OT Goal) (Nelson, Bailey).

Anaheim Ducks – Nashville Predators 2-3 (1-1, 0-2, 1-0)

Serie: Nashville conduce 2-0

I Predators hanno stupito tutti, andando a sbancare l’Honda Center in gara 1. Anaheim è chiamata a rispondere, per evitare di presentarsi nella bolgia della Bridgestone Arena con un passivo di due gare, che sarebbe difficilissimo da ribaltare. I Ducks sentono la pressione e l’inizio del match non è dei migliori, soprattutto per Corey Perry che, nei primi dieci minuti, si prende due penalità, regalando ai Preds ben quattro minuti di power play, che tuttavia non vengono capitalizzati. Al minuto numero 14, dopo una doppia penalità (a Josi e Getzlaf) che costringe le due squadre a giocare due minuti di 4vs4, arriva il vantaggio delle “Anatre” firmato da Cogliano. Nashville sembra aver accusato il colpo (e rischia molto con la penalità a Ellis, pochi secondi dopo il goal di Cogliano) ma a un minuto dalla sirena trova il pareggio, grazie alla giocata di Ekholm. Il secondo drittel è quello decisivo e Nashville non manca all’appuntamento con la storia. A cavallo del decimo minuto del periodo, arriva il goal di Smith che porta i ragazzi di coach Laviolette in vantaggio. La spinta degli ospiti non si esaurisce, grazie anche ad un paio di penalità di troppo di Anaheim (prima è Garbutt ad andare in panca puniti, successivamente tocca a Perron). Durante quest’ultima inferiorità numerica, arriva la mazzata definitiva al morale dei Ducks: Nashville riesce a realizzare il 3-1, grazie a Shea Weber al minuto numero 39. Nell’ultima frazione di gara, gli ospiti cercano di controllare il punteggio al meglio e giocano anche con il cronometro. Silfverberg, al minuto 49, manda ancora i Preds a giocare un power play che, tuttavia, non viene concretizzato. Anaheim, scossa e demoralizzata, prova comunque a riaprire la partita e, a tre minuti dalla fine, trova con Thompson il goal della speranza. Ma è troppo tardi per rimontare: i Nashville Predators escono dall’Honda Center sul 2-0 e vedono sempre più vicina la semifinale di Conference.

Reti: (14:20) 1-0 Cogliano; (19:04) 1-1 Ekholm (Wilson, Smith); (29:55) 1-2 Smith (Forsberg, Josi); (39:21) 1-3 Weber (PP Goal) (Josi, Forsberg); (57:18) 2-3 Thompson (Silfverberg, Cogliano)

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