Gli avversari dell’Italia: la Polonia

Gli avversari dell’Italia: la Polonia

“Con un buon piano e tanta disciplina, riesci a raggiungere ciò che sembrava irraggiungibile”.

Le parole dette dal coach dell’ Ungheria Rich Chernomaz l’anno scorso dopo che la sua Nazionale si era guadagnata la promozione all’Elite Division, zittendo i 12.000 della Cracovia Arena, sono rimaste nelle orecchie dei polacchi per quasi un anno e sembrano aver fatto breccia anche nella testa dei dirigenti della federazione, che hanno riconfermato intelligentemente coach Jacek Plachta ed hanno elaborato una road-map che prevedeva l’appuntamento di Katowice quale momento più importante della stagione, anche a costo di sacrificare le qualificazioni olimpiche di febbraio. Torneo che invece ha sorriso alla Polonia, capace di qualificarsi per il girone finale di Minsk in settembre, con il bonus di una tremenda vendetta contro gli ungheresi, beffati ai rigori davanti ai loro tifosi a Budapest. Ma se il torneo olimpico rappresenta un inaspettato antipasto, il vero e proprio banchetto è preparato alla Spodek Arena di Katowice, location scelta dopo un’iniziale riconferma di Cracovia come sede dei Mondiali, decisione rimangiata all’inizio dell’anno dalla Federazione in uno dei tanti dispetti della guerra in atto ormai da anni tra i vertici dell’hockey polacco e il Cracovia, squadra accusata, guarda un po’, di voler pensare prima ai propri interessi economici e poi al bene dell’hockey nazionale, visti i suoi continui tentativi di emigrare verso campionati più importanti. Se la scelta di una città “amica” ha rappresentato un punto a favore della Federazione, il “pareggio” è arrivato in maniera beffarda con la vittoria della Polska Hokej Liga da parte del Cracovia, dopo un’emozionante serie risoltasi in gara 7 contro i campioni uscenti e finalisti di Continental Cup del Tychy: grazie all’ottimo lavoro politico fatto dalla Federazione, infatti, dalla prossima stagione la Polonia ha guadagnato un posto in Champions League, una vittoria diplomatica di cui, all’atto pratico, beneficeranno i nemici numero uno del presidente Dawid Chwalka. Vista la sostanziale parità tra i vari interessi, i contendenti hanno comunque deciso una tregua armata fino all’estate, in nome del supremo interesse della nazione, impegnata nell’ennesima difficile scalata alla divisione di Elite dell’hockey, da cui la Polonia manca dalla fugace apparizione del 2002, dopo la quale i polacchi sono sempre arrivati tra i primi 4, senza mai trovare l’annata vincente. Ma il movimento nazionale, pur con qualche difficoltà dovuta alla crisi economica, è in costante crescita ed il recupero di una piazza importante come Danzica, sparita dalla mappa dell’hockey dopo il fallimento dello storico club dello Stoczniowiec e le effimere illusioni di un ingresso in KHL, che tornerà l’anno prossimo in Hokej Liga, è un segnale importante, a cui purtroppo ha fatto da contraltare la scomparsa di un club storico, il Legia Varsavia, affondato nelle serie minori dopo molte stagioni di stagnazioni in Seconda Divisione, che priva la capitale della presenza di un club professionistico. Ma realtà molto ben strutturate e moderne, nel senso della gestione sportiva del termine, come Cracovia, Tychy, Sanok e Nowy Targ, le ultime due sopravvissute e rilanciatesi dopo seri problemi finanziari, sono oggi i club trascinatori di uno sport che diventa sempre più popolare e registra numeri in costante crescita. In questo scenario, logicamente, un successo della Nazionale verrebbe visto come una spinta decisiva per il salto di qualità.

Per l’appuntamento mondiale, coach Plachta propone un roster da lui stesso definito “in progress” e ad oggi ancora non finalizzato, in cui non può esserci spazio per molti esperimenti, visto l’importanza dell’appuntamento. Così i migliori ci sono quasi tutti, infortuni permettendo, come nel caso di Grzegorz Pasiut: l’attaccante del Cracovia, una delle colonne della Nazionale, è reduce da un brutto infortunio agli adduttori, ma dovrebbe esserci per i Mondiali. Tra i tanti veterani – dal portiere Przemyslaw Odrobny , soprannominato “Wiedzmin” (lo stregone), reduce da una stagione ottima a livello personale, ma pessima per il suo club, i francesi del Morzine, salvatisi solo ai playout, al solido difensore Pawel Dronia, agli attaccanti Marcin Kolusz,  Maciej Urbanowicz, Aron Chmielewski

A parte i soliti noti, segnaliamo tre elementi da tenere d’occhio: il difensore Bartlomiej Bychawski, 24 anni, buon talento, promettente diverse stagioni fa, tanto da guadagnarsi una chiamata in Canada, ma poi non confermatosi all’esordio con i “grandi” girando per club minori, reduce quest’anno da una brillante stagione con il club, l’Orlik Opole, che gli ha fatto guadagnare la prima convocazione in Nazionale maggiore, dopo essere stato una colonna di quelle juniors, l’attaccante Mateusz Bepierszcz del GKS Tychy, da due anni puntuale realizzatore sia col club che in nazionale e soprattutto la possibile sorpresa: Alan Lyszczarczyk, cognome impossibile ma classe cristallina, anno di nascita 1998, DNA da hockeista, il padre Dariusz è stato una delle colonne del Podhale Nowy Targ che ha dominato la scena nazionale negli anni ’90, e crescita costante: cresciuto nelle giovanili dei cechi del Chomutov, in due anni sta bruciando le tappe e collezionando trofei: top scorer del campionato ceco Under 18 due anni fa, preso dai Sudbury Wolves, ha fatto 50 punti in 67 partite al suo debutto in OHL, con la ciliegina del titolo di Top Scorer ai mondiali U18 con la Nazionale. Plachta lo ha chiamato coi grandi ed è andato a segno subito nel debutto amichevole contro la Corea del Sud.

Quella contro gli asiatici, prossimi avversari anche le girone, è stata l’ultima delle 4 amichevoli giocate dalla Polonia in avvicinamento ai Mondiali, tra cui spicca la vittoria per 4-3 a Nottingham, la prima contro gli inglesi dal 2010. I risultati

09 Aprile, Nottingham: Gran Bretagna – Polonia 3-4ot

10 Aprile, Coventry: Gran Bretagna – Polonia 3-2ot

14 Aprile, Katowice: Polonia – Lituania 8-2

16 Aprile, Katowice: Polonia – Sud Corea 3-0

Per il debutto contro l’Italia sono già stati venduti 9000 biglietti, un avversario in più per il Blue Team.

Ultime notizie
error: Content is protected !!