All’Egna basta il secondo periodo. Varese poco concreto

All’Egna basta il secondo periodo. Varese poco concreto

Quasi un testa coda per questa diciassettesima giornata quello che va in scena al Palalbani di Varese, tra i Mastini e l’Egna, capoclassifica del torneo di serie B e domenica ospite nella città bosina.

Varese, che ormai si è abituata a fare la conta degli uomini disponibili, tra squalifiche (Pietro Borghi), infortuni (Daniele Odoni ha finito la stagione per un serio infortunio al ginocchio), giocatori non più disponibili, prestiti di giocatori non arrivati (o arrivati in minor misura rispetto a quanto atteso), che schiera ancora una volta il proprio allenatore Merzario tra i titolari e che prova a fare leva sull’entusiasmo di capitan Andreoni e Francesco Borghi (rientranti da squalifica), per contrastare un’Egna che pare invincibile, davanti oltre 30 punti in classifica rispetto ai Mastini.

Come prevedibile sono gli ospiti che provano fin dalle prime battute a fare la gara, imprimendo un ritmo piuttosto alto dettato da una pattinata fluida e rapida. Non vi sono particolari incertezze nelle trame di gioco altoatesine, frutto non solo dell’esperienza di giocatori da serie A del calibro di Bustreo e Dorigatti, ma di un gioco di squadra collaudato e solido.

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Varese inizia prevedibilmente piuttosto ancorato in fase difensiva cercando di contrastare al meglio le giocate avversarie, facendo attenzione a non incappare in eccessive penalità, cosa però che non è riuscita, dato che a prima rete ospite arriva proprio in power play dopo soli 3 minuti, grazie alla precisione di Peiti che trova da posizione centrale l’angolo basso alla destra di Bertin. Varese reagisce ma è ancora costretto a giocare con l’uomo in meno nella prima parte del primo terzo. I Mastini difendono bene e il portiere Bertin, nonostante sia chiamato spesso in causa, si disimpegna bene ma senza particolari difficoltà. L’occasione ghiotta è per il Varese, intorno al 10°, quando Mazzacane non trova la porta da pochi passi e ancora pochi istanti dopo il portiere Steiner si supera su un’azione di Andreoni. Il Varese prova ad impensierire la difesa altoatesina e un assist di Privitera non viene raccolto da nessuno e quindi il disco passa oltre. L’Egna riparte con precisione e rapiità, mentre la difesa è estremamente solida e a protezione della propria gabbia. Un assolo di Bustreo finisce sui gambali di Bertin e un uno-due tutto di prima da parte degli attaccanti delle Oche viene parato con la spalla dall’estremo portiere giallonero che chiude il proprio angolo. Sul finire di periodo, Zambaldi non trova la deviazione vincente da pochi centimetri. A pochi secondi dal termine della prima frazione, si registra un’alta occasione per il Varese: Di Vincenzo, tutto solo, controlla il disco, carica il tiro ma mentre sta per concludere scivola “graziando” il portiere avversario.

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La ripresa si apre con l’Egna che preme sull’acceleratore e Varese appare un po’ alle corde. Infatti sono proprio gli ospiti a trovare la seconda marcatura con Zambaldi, ben assistito da Sullman. Passano altri due minuti ed è Dorigatti a chiudere in rete un assist di Bustreo, a conclusione di un’azione molto bella iniziata da Zucal. Varese non si abbatte e prova a spingere, ma quando non è il portiere avversario a respingere gli attacchi gialloneri, sono i difensori, ben posizionati, ad ostruire le azioni degli attacchi dei Mastini. Un paio di tiri dalla distanza dei giocatori di Varese, non trovano nessuno pronto a raccogliere la respinta, cosa che invece sa far bene l’Egna, prima con Bernard al 31′ (che raccoglie una respinta di un difensore giallonero e segna), poi con Zambaldi che riceve il disco da Wieser e segna la quinta rete. Emblematica l’azione a partire da qualche istante prima: Varese riparte in contropiede con una transizione rapida e con vantaggio numerico, ma non riesce a concretizzare perchè il passaggio di Mazzacane a Privitera è leggermente arretrato. Privitera però prova ugualmente a liberare un compagno al tiro, ma è il portiere Steiner che compie una doppia parata. Nessuno dei gialloneri è pronto a raccogliere la respinta per il tap-in vincente. Da lì parte l’azione della quinta marcatura dell’Egna. La sesta è stata impedita dal palo, che ha salvato Bertin pochi istanti dopo.

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Il terzo periodo inizia con un power play a favore della squadra di casa, frutto di una penalità inferta a Peiti sul finire di secondo drittel, ma non c’è rete. Anzi, a causa di un colpo dato da Sorrenti a un giocator avversario, è poi l’Egna che si ritrova con l’uomo in più ed è ancora Peiti, in apertura, a segnare la sesta rete: azione dalla destra al 45’27” con Dorigatti che serve proprio Peiti a rete. Bertin para e l’arbitro fischia l’ingaggio, ma poi lo stesso direttore di gara si rende conto che in realtà il disco ha oltrepassato la riga di porta, tra lo stupore di tutti, compreso lo stesso Peiti ha esulta…in ritardo. I Mastini provano a dare tutto nonostante appaiano i primi segnali di stanchezza: Andreoni mette al centro un disco su cui per un nulla Senigagliesi arriva in ritardo, poi è un’azione caparbia di Mandelli a colpire in mischia la base del palo a Steiner battuto. Dalla parte opposta qualche istante prima Bertin è stato costretto a compiere un intervento mostruoso su Bustreo e poi ancora quest’ultimo ha centrato l’incrocio dei pali. La rete della bandiera arriva per i gialloneri a 8 minuti dalla fine, grazie ad un tiro del difensore A. Bertin, deviato dal giocatore Oliviero, ingannando così il goalie ospite. Non si esaurisce però la spinta del Varese, che prova in tutti i modi a ridurre il punteggio: sul finire è Senigagliesi con un colpo di backend a impensierire Steiner, che si supera con un intervento sicuro e prodigioso.

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Finisce qui, con l’Egna che si conferma squadra solidissima, tatticamente e fisicamente, seria candidata alla vittoria finale: gioca bene, pattina in maniera fluida, grazie ad una “presa” sul ghiaccio incredibilmente ferrea e sicura, mostrando una solidità difensiva da primato. Il Varese è attanagliato da diversi problemi, primo fra tutti una rosa risicata e la mancanza di un vero realizzatore di peso davanti. Ilic ha sicuramente dato più solidità al reparto offensivo, ma davanti la squadra appare poco concreta e poco cinica, soprattutto con squadre che non concedono molto.

Hc Varese 1- Hc Egna 6 (0:1, 0:4,1:1)

FORMAZIONI

Hc Varese: 29 Bertin (28 Crippa), 4 A. Bertin, 6 Ilic, 16 Frizzera, 21 Termanini, 34 F. Borghi, 87 Gaggini, 9 Senigagliesi, 10 M. Mazzacane, 11 Papalillo, 19 Andreoni, 22. E. Mazzacane, 27 Sorrenti, 31 Merzario, 71 Mandelli, 75 Di Vincenzo, 88 Privitera, 91 Rocca, 7 Oliviero

Hc Egna: 25 Steiner (1 Dall’Ara), 5 Zucal, 85 Basso,  6 March,7 Sullman, 8 Bernard, 13 Fava, 14 Corbella, 94 Gabri, 17 Peiti, 21 Steiner, 22 Bustreo, 61 Dorigatti, 23 Nanfaro, 39 Tava, 86 Zambaldi, 55 Weiser

Riassunto delle reti

Periodo 1

HC Egna Riwega – Matteo Peiti (superiorità numerica) (Michael Sullmann, Paolo Bustreo) 3:38

Periodo 2

HC Egna Riwega – Patrick Zambaldi (Michael Sullmann, Enrico Dorigatti) 0:57
HC Egna Riwega – Enrico Dorigatti (Paolo Bustreo, Kevin Zucal) 3:43
HC Egna Riwega – Johannes Bernard (Alex Tava, Kevin Zucal) 11:07
HC Egna Riwega – Patrick Zambaldi (Florian Wieser) 18:53

Periodo 3

HC Egna Riwega – Matteo Peiti (superiorità numerica) (Enrico Dorigatti, Michael Sullmann) 5:27
HC Varese – Simone Olivero (Alex Bertin, Stefan Ilic) 12:51

Penalità: Varese 8’, Egna 10’

Arbitri: Lega (Scanacapra, Vignolo)

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