Chiesa e compagni hanno evidenziato un’indubbia prevalenza territoriale ma dall’altra parte anche Elvis Merzlikins ha dovuto sfoderare la sua classe. Le due reti del Lugano prima del sessantesimo sono entrambe maturate in superiorità numerica, tutte e due le volte grazie a deviazioni alle spalle di Rytz su conclusione dalla linea blu di Furrer.
Contrariamente a martedì alla Resega con l’Örebrö, i rigori hanno sorriso questa volta al Lugano con Klasen e Pettersson che hanno ritrovato le buone vecchie abitudini.
Il tabellino: Lugano-Bienne 3-2 d.r. (0-1, 1-1, 1-0, 0-0)
Lugano: Merzlikins; Chiesa, Furrer; Kparghai, Ulmer; Kienzle, Sartori; Fontana; Klasen, Martensson, Pettersson; Hofmann, Steinmann, Brunner; Bertaggia, Filppula, Walker; Reuille, Romanenghi, Kostner; Morini
Reti: 14.58 Rouiller 0-1, 30.26 Martensson (Furrer, Klasen, esp. Haas) 1-1, 33.54 D. Steiner (Olausson) 1-2, 48.37 Walker (Martensson, Furrer (esp. Wellinger) 2-2
Rigori: D. Steiner (fuori), Martensson (parato), F. Sutter (parato), Klasen (gol), Huguenin (gol), Reuille (parato), Ehrensperger (parato), Hofmann (parato), Olausson (parato), Pettersson (gol)
Penalità: 4 x 2′ + 10′ (Walker) contro il Lugano, 9 x 2′ contro il Bienne
Spettatori: 900
Note: Lugano senza Hirschi, Vauclair, Sannitz (inf.), Fazzini (sovrannumero), Timeout HCL al 64′