Il Fassa espugna l’Olimpico di Cortina

Il Fassa espugna l’Olimpico di Cortina

di Simone Lenzi

Ampio quanto obbligato ricorso alle seconde linee per coach Oly Hicks, in seguito alle assenze tra gli altri di capitan De Bettin, Ranallo e Adami.

Pochi secondi di gioco e subito il Cortina si trova in superiorità numerica; sarà la prima di una lunga serie che gli Scoiattoli non riusciranno mai a sfruttare a loro vantaggio. Buon avvio degli uomini guidati da Hicks con la clamorosa occasione, al 4.59, avuta da Gron: liberato da un retropassaggio errato della retroguardia ladina, il fromboliere slovacco del Cortina si trova a tu per tu con Tillanen, tuttavia il suo slap è troppo potente e finisce incredibilmente alto. Subito dopo, al 06.04, è Federico Lacedelli a trovarsi da solo davanti al portiere fassano, ma l’estremo difensore respinge con la pinza.

Successivamente Fabris, imbeccato da una magia di Dyngle, potrebbe portare i suoi in vantaggio, se l’attaccante biancoazzurro non temporeggiasse eccessivamente lasciando così il tempo a Tillanen di rientrare. Il Fassa sta a guardare, molto confuso e poco preciso in fase di costruzione del gioco; Dyngle, il migliore dei suoi in questa fase, mette Gron in condizioni di segnare, ma le polveri del gigante slovacco risultano bagnate. Il Fassa si vede in finale di tempo, quando Dantone e Bjork indirizzano verso la gabbia cortinese due conclusioni sulle quali Valle Da Rin non si lascia sorprendere. Nel complesso drittel piuttosto confuso con supremazia ampezzana ma senza frutti.

Nel secondo tempo la storia sembra non cambiare: Cortina più di manovra e Fassa confuso in costruzione, ma ermetico in difesa: Tillanen respinge senza azzardare la presa in due occasioni, nessuno degli attaccanti ampezzani è pronto a sfruttare il tap-in. E’ anzi ancora il casco argenteo di Dyngle (segno distintivo del principe dei cannonieri dei veneti) a involarsi lungo l’out sinistro, il suo invito non trova compagni. Il Cortina ha poca disciplina in questa fase della partita, le azioni sono più frutto di estro e iniziative dei singoli, piuttosto che dalla precisa organizzazione tattica degli uomini di coach Hicks, che sembra aver perduto un po’ di smalto in queste ultime giornate del campionato. Al 28.57 debbono intervenire i paramedici per il Fassa: il gioco duro in balaustra di Zandonella ha lasciato il segno, a seguito di questo episodio i fassani riprendono coraggio nei minuti centrali del drittel, costringendo la formazione di casa a chiudersi più volte nel proprio terzo difensivo. Il gol è nell’aria e matura al 34.08, quando Castlunger riesce a tradurre in rete un incrocio sottoporta per il vantaggio ladino. E’ decisamente più vivace il Fassa in questa fase di gioco e ancora Castlunger da lontano impegna Valle Da Rin. Il Cortina non riesce più a produrre azioni di alcuna pericolosità per la gabbia gialloblù e il drittel termina senza altre emozioni.

Dopo 49” dall’inizio del terzo tempo, il patatrac della difesa ampezzana: Zandonella cade nel tentativo di rientrare e scivolando travolge Valle Da Rin, permettendo a Bernard la più facile delle marcature: 0-2. Il match prende corpo, gli scoiattoli devono ora stringere i tempi e anche se con poca lucidità schiacciano i ladini nel loro terzo difensivo: al 50.17 una veloce Dyngle-Gron viene sventata dal goalie trentino in butterfly, mentre su ribaltamento di fronte Albers scivola e per poco non segna quell’autogol che avrebbe chiuso la partita. Invece…in cauda venenum: al 54.42 in mischia, sono le doti di rapina di Gron a portare speranza tra gli ampezzani per il punto del 1-2. Gli Scoiattoli caricano a testa bassa con più grinta e cuore che schemi e tattica; nonostante ciò Albers raccoglie un assist di De Zanna al 57:20 e fa esplodere l’Olimpico, stasera ricolmo come ai bei tempi, per il pareggio ampezzano. Le lancette però non sono amiche dei cortinesi, complici la stanchezza, i pochi cambi (Albers e Gellert non sono scesi mai nel terzo drittel) e la panchina corta: al 59.56 un ingaggio nel terzo d’attacco del Fassa permette per ben tre volte al reparto offensivo dei trentini di indirizzare verso Valle Da Rin che a 4 secondi dalla fine sulla staffilata dell’ex Chelodi si deve inchinare: 2-3.

Il Fassa ha molto sofferto di confusione soprattutto in fase costruttiva, ma gli uomini di coach Hicks a questo punto della stagione, e con un calendario difficile da affrontare, dovranno trovare il modo di far chiarezza sul percorso del loro campionato.

Hafro SG Cortina – SHC Fassa 2-3 (0-0/0-1/2-2)
Marcature: 44:08 (0-1) M.Castlunlger (M.Da Tos/S.Ryhanen); 40:49 (0-2) M.Bernard (M.Marchetti/E.Chelodi); 54:42 (1-2) S.Gron (A.Gellert/P.Albers) in sup.num.; 57:20 (2-2) P.Albers (A.Gellert/R.De Zanna); 59:56 (2-3) E.Chelodi (M.Marchetti/P.Bjork)

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