Mondiali 2014 Gruppo A: l’Italia saluta la Top Division, la Francia vola ai quarti

Mondiali 2014 Gruppo A: l’Italia saluta la Top Division, la Francia vola ai quarti

Signori, si scende. L’ascensore che porta alla Prima Divisione ha accolto gli Azzurri spalancando loro le porte dell’inferi. Anche con i Campioni del mondo in carica, nonché Vice campioni olimpici, l’Italia lotta ad armi pari per quasi due periodi. Gli svedesi approfittano di ogni errore  del Blue Team mettendo al sicuro il risultato.

 La Svezia colpisce a freddo dopo appena 48”: Kostner e Scandella bisticciano con il disco, Klasen lo recupera innescando, con una verticalizzazione, il contropiede di Nyquist concluso con la perforazione del five hole di Bellissimo. Nonostante il goal subito la Nazionale Italiana reagisce immediatamente, gioca con grinta e tanto cuore sfiorando il pareggio con Anton Bernard. Il computo dei tiri a metà periodo parla chiaro: Italia 6, Svezia 5 e da lì a poco matura anche il goal del pareggio con una ripartenza orchestrata da Tudin a favore di Felicetti, l’intervento di Sjogren regala a Gander il disco con il quale l’attaccante trova lo spicchio di gabbia dove depositare il puck. Il goal infonde fiducia, un minuto più tardi Rocco sfiora il vantaggio. Al 12’ Scandella e Nygren sono invitati ad accomodarsi in panca puniti, in situazione di quattro contro quattro il Blue Team subisce l’iniziativa svedese, ciò nonostante i ragazzi di Pokel arginano gli attacchi con gagliardia, ma sono costretti a capitolare nel finale di frazione gioco, quando, con Larkin nel penalty box, il tiro dalla blu di Ekholm risulta imparabile.

Il secondo tempo si apre con l’Italia vicina al pareggio: Gander passa diagonalmente il disco a Tudin, la cui conclusione, dalla zona d’ingaggio alla destra di Eriksson, è neutralizzato dal portiere gialloblu. E’ l’unico tiro degli Azzurri nel secondo tempo che, impavidi, pattinano e contrastano gli scandinavi costringendoli a sporadiche conclusioni, tuttavia nella seconda parte del periodo la Nazionale delle Tre Corone pigia sull’acceleratore con il tiro dalla blu di Nygren e con l’azione personale di Nyquist; la retroguardia, attenta, non si lascia sorprendere. Come successo nel primo tempo, i ragazzi capitanati da Egger pagano a caro prezzo le penalità, permettendo a Nyquist e Danielsson, al termine di due azioni corali, di piazzare l’allungo decisivo.

Per la Svezia il terzo tempo è pura accademia. Oltre al palo colpito da Erixon, i gialloblu mettono a segno il quinto centro con Ericsson, lesto a deviare il disco scagliato da Nygren. Di contro la Nazionale Italiana non cancella lo zero nella casella dei tiri. Scorrono i titoli di coda che sanciscono la fine dell’avventura in Top Division dell’Italia, dopo solo un’edizione. Si ripartirà dalla Prima Divisione con la consapevolezza di aver ritrovato una Nazionale capace di esprimere un gioco di squadra di buona qualità, di poter lottare, anche se a tratti più o meno lunghi, con le Big e di saper investire sui giovani. Non devono preoccupare gli errori da loro commessi in questa edizione dei Mondiali, ma vanno visti come un investimento a medio-lungo termine. I nostri giovani tornano a casa con un enorme bagaglio di esperienza in più; se la loro crescita sarà costante, saranno in grado, in un futuro non troppo lontano, di raggiungere l’agognata salvezza nell’elite dell’hockey mondiale. Cracovia o Donetsk aspettano l’Italia. Nel prossimo weekend il Blue Team conoscerà la sede dove andarsi a conquistare una nuova promozione. Nel 2015 le porte dell’ascensore saranno nuovamente spalancate, questa volta sarà il Paradiso ad attendere gli Azzurri. In fin dei conti Polonia o Ucraina non sono lontane dalla Russia.

Italia – Svezia 1-5 (1-2; 0-2; 0-1)
Italia:
Daniel Bellissimo (Andreas Bernard); Alexander Egger – Davide Nicoletti – Armin Hofer – Christian Borgatello – Daniel Sullivan – Thomas Larkin – Trevor Johnson – Alex Trivellato; David Borrelli – Brian Ihnacak – Vincent Rocco – Giulio Scandella – Nathan di Casmirro – Diego Kostner – Markus Gander – Luca Felicetti – Daniel Tudin – Marco Insam – Anton Bernard – Joachim Ramoser. Coach: Tom Pokel
Svezia:
Joacim Eriksson (Linus Ullmark); Johan Fransson – Mattias Ekholm – Niclas Burstrom – Niclas Andersen – Tim Erixon – Erik Gustafsson – Magnus Nygren; Dick Axelsson – Oscar Moller – Mikael Backlund – Calle Jarnkrok – Gustav Nyquist – Linus Klasen – Simon Hjalmarsson – Mattias Sjogren – Jimmie Ericsson – Joel Lundqvist – Dennis Rasmussen – Nicklas Danielsson. Coach: Par Marts
Arbitri: Roman Gofman (Russia) e Vladimir Sindler (Repubblica Ceca) Linesmen: Paul Carnathan (Stati Uniti) e Stanislav Raming (Russia)
Penalità: Italia 12 (6/4/2) – Svezia 6 (4/0/2)
Tiri: Italia 11 (10/1/0) – Svezia 40 (12/15/13)
Marcatori: (0-1) 00.48 Gustav Nyquist (Linus Klasen); (1-1) 10.07 Markus Gander (Luca Felicetti – Daniel Tudin); (1-2) 16.32 Mattias Ekholm (Linus Klasen) PP; (1-3) 34.24 Gustav Nyquist (Nicklas Danielsson – Linus Klasen) PP; (1-4) 37.53 Nicklas Danielsson (Mattias Ekholm – Linus Klasen) PP; (1-5) 55.55 Jimmie Ericsson (Magnus Nygren – Oscar Moller) PP
Spettatori: 7.878
MVP: Joachim Ramoser (Italia) e Linus Klasen (Svezia)

Nel pomeriggio sono scese sul ghiaccio della Chizhovka Arena Danimarca e Francia. La gara ha vissuto su un sostanziale equilibrio per due periodi, con i danesi a rincorrere i Galletti, passati in vantaggio due volte con Desrosiers e Roussel, e raggiunti a cavallo dei primi due tempi dalle reti di Jesper B. Jensen e Staal. Nell’ultima frazione di gioco, “Les Bleus” imprimono alla gara un cambio di passo che consente loro di realizzare altre quattro reti con Stephane Da Costa (doppietta), Bellemare e Manavian che portano i francesi ai quarti di finale. Non accadeva dal 1995.

Danimarca – Francia 2-6 (1-2; 10; 0-4)
Marcatori: (0-1) 01.08 Julien Desrosiers (Laurent Meunier – Yorick Treille); (1-1) 15.09 Jesper B. Jensen (Kim Staal – Julian Jakobsen); (1-2) 19.23 Antoine Roussel (Baptiste Amar – Pierre-Edouard Bellemare); (2-2) 34.41 Kim Staal (Jesper Jensen – Patrick Bjorkstrand); (2-3) 49.10 Pierre-Edouard Bellemare (Antoine Roussel – Stephane da Costa); (2-4) 50.36 Stephane da Costa (Antoine Roussel – Pierre-Edouard Bellemare); (2-5) 52.52 Antonin Manavian (Antoine Roussel – Stephane da Costa); (2-6) 55.09 Stephane da Costa

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