Il 60° minuto: prima sconfitta per San Jose e Colorado

di Jacopo Bravi

27 squadre sul ghiaccio in questa due giorni di NHL che ha saputo, come sempre, stupire ed emozionare. Due i match in programma la notte appena trascorsa. Il primo vede opposti i Winnipeg Jets ai St Louis Blues. Blues in back-to-back dopo la vittoria ai rigori la notte prima a Chicago. Jets più freschi ma che come sempre alternano momenti di luce a momenti di buio totale. A sei minuti dalla fine dell’incontro sono sotto 3-1 ma riescono a riuccuffarla grazie a Kane e Enstrom. Shootout che poi vedono prevaricare Winnipeg al 7°round con il gol decisivo di Jokinen. Altro scontro fra squadre della Western Conference all’Honda Center di Anaheim dove i Ducks ospitano i Phoenix Coyotes. I padroni di casa auspicano di mantenere imbattuto il proprio ghiaccio e sperano di vincere la sesta partita consecutiva. Partita molto equilibrata e 2-2 finale che porta le squadre agli shootout. Silfverberg segna e Hiller salva su Doan. 3-2 il finale per i Ducks.

Nottata richissima invece quella di giovedì con quasi tutta la lega sul ghiaccio. Vancouver alla seconda partita di sette in trasferta vince agevolmente sul ghiaccio del First Niagara Center di Buffalo per 3-0 con reti di Higgins, Richardson e Stanton. Gli Hurricanes sbancano Toronto per 3-2 dopo essere stati sotto per due terzi di gara, ribaltando il risultato nell’ultimo periodo con Murphy, Eric Staal e Hainsey. Tutte le colpe del goal vittoria di Carolina vanno a Bernier che regala i 2 punti agli ospiti con un clamoroso “blooper”. Gli Islanders mantengono l’imbattibilità casalinga nei tempi regolamentari battendo gli Edmonton Oilers per 3-2. Da segnalare per la squadra dell’Alberta la doppietta di Taylor Hall, due goal siglati nell’arco di 8 secondi che diventa la più veloce nella storia della franchigia (il vecchio record era di un certo Wayne Gretzki a 9 secondi). Scoppiettante match a Montreal fra i Canadiens e i Blue Jackets con i padroni di casa che, avanti 3-0 si fanno rimontare sul 3-3. Plekanec rimette le cose apposto per gli Habs con la doppietta nel finale di gara che vale i 2 punti e la quarta vittoria consecutiva. Doppietta anche per il giovanissimo Boone Jenner di Columbus: sentiremo parlare di lui nel futuro prossimo. “Home opener” vittoriosa per gli Ottawa Senators che dopo 6 partite in trasferta calcano per la prima volta il ghiaccio di casa regalando la vittoria al proprio pubblico. 5-2 il finale contro dei Devils però mai domi come dimostrano le 40 parate su 42 tiri di Craig Anderson. Continua l’ottimo inizio per i Tampa Bay Lightning che ospitavano i Minnesota Wild. 3-1 per i Bolts e ospiti che continuano a faticare lontani da St Paul. Prima volta da avversario di Tim Thomas contro i Boston Bruin. Fino ad un minuto dalla fine è riuscito a pararne 37 su 39 ma la segnatura di Reilly Smith ha consegnato la partita ai gialloneri. 3-2 il finale a Sunrise. A 8 giorni di distanza, rematch, stavolta allo United Center di Chicago, fra Blackhawks e Blues, due serie candidate alla vittoria della Western Conference. Come nel primo incontro, grande equilibrio sul ghiaccio e partita decisa agli shootout dalla segnatura di Oshie. 3-2 per St Louis. Altra gara decisa ai rigori quella fra Nashville e Los Angeles. 2-1 per i Kings con shootout decisivo di Anze Kopitar. Anche a Dallas non bastano 65 minuti di partita per decretare un vincitore. Stars che ospitano gli imbattuti Sharks di San Jose in un match che ha visto i primi sempre rincorrere il pareggio. Dallas però riesce a rispondere in ben tre occasioni portando gli squali ai rigori e costringendoli alla prima sconfitta stagionale grazie allo shootout di Chiasson. Patrick Roy ha visto sfumare il sogno di diventare il primo allenatore “rookie” a vincere tutte le prime sette gare di “Regular Season”. Dovrà  ringraziare Babcock e i suoi Red Wings che sono arrivati a Denver con il coltello fra i denti, memore di grandi rivalità vecchie e nuove. 4-2 per Detroit con le doppiette di Franzen e Datsyuk.

A Philadelphia non si è giocato probabilmente il match di cartello della giornata ma una di quelle sfide che comunque vanno seguite per la fortissima rivalità fra le due squadre, fra le due tifoserie e fra le due città. Stati d’animo diversi nei due spogliatoi: Penguins imbattuti in casa, con 5 vittorie e 1 sconfitta in stagione, con un powerplay fra i migliori della lega e un Sidney Crosby sempre a punti in questo inizio di campionato. Dall’altra parte i Flyers in una situazione societaria e tecnica traballante, con giocatori del calibro di Hartnell e Lecavalier in infermieria e un attacco davvero, davvero sterile. Giroux, Voracek, Read, Simmonds tutti ancora alla ricerca  del primo gol stagionale. Il match è davvero molto teso nel primo periodo. Dopo 7 minuti Philadelphia ha già dovuto “uccidere” due powerplay di Pittsburgh. I neroarancio faticano a vincere i faceoff e perderli in zona difensiva contro il talento sul ghiaccio dei Penguins non può che mettere sotto pressione la difesa. Con 12 tiri a 8 per gli ospidi si chiude il primo terzo sullo 0-0.

Sulla falsa riga del primo comincia la seconda ripresa fino al vantaggio Pittsburgh. Questi ultimi alzano il ritmo del forecheck nel terzo difensivo di Philadelphia, la difesa (privata in corso d’opera anche di Timonen che non rientrerà) fatica a spazzare il disco, Malkin lo tiene vivo e serve Jokinen che fredda Mason incolpevole. Quarta segnatura stagionale per il finlandese e 1-0 Pens. Per i Flyers è un duro colpo e gli ospiti capiscono di dover continuare a spingere sull’accelleratore. E meno di 3 minuti dopo il primo c’è il raddoppio. Un’azione davvero lunga e avvolgente di Pittsburgh che fa correre benissimo il puck e libera al tiro Niskanen dalla blu; corta respinta nel traffico da parte di Mason e Kunitz che deve solo spingere il disco in rete. Philadelphia chiude il secondo periodo con 5 tiri verso Fleury (13 totali in due terzi) ma uno di questi risulta di vitale importanza. Viene fischiata proprio al goalie dei Penguins un’interfernza dietro la porta ai danni di Talbot e Flyers che chiudono in tempo in powerplay. A 4 secondi dalla fine disco sulla stecca di capitan Claude Giroux che tira verso la porta davanti alla quale c’è Wayne Simmonds che fa ottimo schermo davanti alla gabbia e devia il puck in rete. 2-1 e partita riaperta.

L’ultimo terzo è un riassunto di questo inizio di stagione di Philadelphia: il gol allo scadere ha dato nuove energie ad una squadra che negli ultimi periodi di gioco ha sempre buttato al vento partite già vinte. Questa volta i ragazzi di Berube sono scesi sul ghiaccio vogliosi, cattivi ed intenzionati a prendersi il pareggio. E per come se la sono giocata lo meritavano pure. Prima Simmonds si vede negata la seconda gioia della serata da uno strepitoso salvataggio di Fleury, poi Brayden Schenn, a porta vuota, riesce a tirare fuori dallo specchio per la disperazione di una città intera. E quando tutti sentono di essere ad un passo dal farcela ecco che Pittsburgh chiude la pratica: a due minuti e mezzo dal termine, con la partita ancora in bilico, Coburn ha l’ottima intuizione di liberare il puck dala balaustra verso la porta dove non ci sono giocatori in maglia arancione ma bensì Kunitz che, saggiamente, invece di tirare verso Mason, assiste Crosby tutto solo davanti alla gabbia. 4-1 finale che arriverà con il gol in “Empty Net” di Malkin. Penguins che saldano il primo posto della Metropolitan Division (6-1-0 12 punti) vincendo la quarta partita consecutiva e Flyers che entrano in “week-off” (torneranno Giovedì prossimo contro i Rangers) con un record di 1-7-0, peggior inizio di stagione nella storia della squadra, e con l’ultimo posto nella Lega.