Il Lugano non sa più vincere

Il Lugano non sa più vincere

Bianconeri sconfitti 3.1 dal Bienne. In gol con FAZZINI, subiscono il ritorno dei seeländer, che dominano letteralmente il periodo centrale, chiuso in vantaggio con le reti di HERBURGER e KELLENBERGER. Sigillo finale di PETER. Ora è crisi.

Dopo nove partite disputate e con una classifica molto al di sotto delle aspettative, per il Lugano servono solo i tre punti questa sera, Bienne permettendo, ovviamente. La sconfitta di sabato contro lo Zugo, giunta al termine di una partita per larghi tratti dominata, deve essere al più presto dimenticata. La squadra bianconera non difetta certo d’impegno, mostra di aver assimilato il credo di Patrick FISCHER, tuttavia non riesce a concretizzare l’enorme mole di gioco che sviluppa davanti alla porta avversaria. L’enigma attende venga trovata una soluzione in tempi brevi. La lunga serie di infortuni che ha falcidiato la squadra in questo inizio di stagione è sicuramente una valida attenuante, ma non può essere un alibi. Esser stati costretti a schierare nel line-up tanti giovani può aver fatto mancare quella dose di esperienza nei momenti topici del match?  Forse. La scelta di inizio stagione di puntare su due difensori stranieri, a scapito di un attaccante, per il momento si sta rivelando errata ? Si vedrà. La fiducia nell’ambiente non manca. E a partire da oggi ci si attende una reazione positiva da parte della squadra. Per quando riguarda la stretta attualità, VAUCLAIR, colpito duro da HOLDEN, è regolarmente in pista, mentre recupera SCHLUMPF. Alla lunga lista degli indisponibili si aggiunge purtroppo Dan FRITSCHE, che ha riportato in allenamento, la rottura della clavicola destra. I tempi di recupero sono stimati in 6/8 settimane, a prescindere dall’eventuale operazione, che verrà decisa o meno nei prossimi giorni. L’unica informazione di rilievo riguardo agli ospiti, è l’assenza del secondo portiere RYTZ, andato in prestito a Ginevra.  Prima della partita, il presidente Vicky MANTEGAZZA ha premiato REUILLE per i suoi 300 gettoni in maglia bianconera.

Dopo due minuti di gioco, Lugano sfortunato. Gran tiro di KOSTNER che centra il palo alla destra di MEILI, bravo a far suo il rimbalzo. L’inizio delle due squadre non è trascendentale, per ciò che concerne il ritmo, ma sono i padroni di casa a creare le opportunità migliori. METRPOLIT innesca RÜFENACHT ma il portiere ospite non si fa sorprendere. Da un’azione di DAL PIAN arriva quasi subito il vantaggio bianconero. L’attaccante si invola verso la porta avversaria servendo in ottima posizione FAZZINI che non può sbagliare la realizzazione (1.0) al minuto 08:07. La reazione dei bernesi sta, per ora, nella conclusione dalla distanza di GOSSWEILER bloccata da MERZLIKINS. TSCHANTRE’ conquista di forza un disco e serve Marc WIESER che impegna nuovamente il portiere lettone. HERBURGER si accomoda sulla panca dei penalizzati per ritardo di gioco, ma il primo power-play della serata per i bianconeri si rivela infruttuoso, con MEILI che deve respingere solo una conclusione di HIRSCHI. Stefan ULMER prova un assolo, gira attorno alla gabbia, ma nel momento decisivo non trova l’impatto col disco. Sull’altro fronte, sempre concentrato MERLIKINS. Prima ferma con sicurezza la conclusione di Brendan BELL e poco dopo devia prodigiosamente col gambale il diagonale di TRUTMAN.  I Seeländer, usciti un po’ tardi dal loro guscio, chiudono decisamente in attacco gli ultimi minuti del primo periodo.

Ospiti che iniziano in forcing il periodo centrale mettendo subito pressione alla retroguardia bianconera. MERZLIKINS respinge la conclusione dalla blu di BELL e si ripete pochi secondi dopo su MacMURCHY. Spingono sempre di più gli uomini di SCHLÄPFER e trovano il meritato pareggio con l’austriaco HERBURGER che realizza da ottima posizione dopo un’azione di KAMBER (1.1) al minuto 26:25. Neanche il tempo di rimettere in gioco il disco e svarione difensivo di VAUCLAIR, che favorisce involontariamente la fuga di HERBURGER, che non riesce a segnare a tu per tu col portiere bianconero. Ora è un autentico assedio dei bernesi che centrano un palo clamoroso con SPYLO. L’attaccante esulta alzando le braccia credendo invece di aver realizzato la rete. Al termine dell’azione, gli arbitri si servono delle immagini televisive per rivedere il tutto, ma non convalidano. KOSTNER sgambetta a centro pista ROUILLER inaugurando le penalità dei bianconeri. MERZLIKINS si supera sulla conclusione ravvicinata di MacMURCHY, facendo tirare un sospiro agli oltre 4000 tifosi presenti alla Resega. Bienne che continua a mantenere un deciso predominio sul ghiaccio. Dopo un doppio tentativo di CADONAU su cui MERZLIKINS ci mette nuovamente una pezza, trova il tanto incredibile quanto meritato gol del vantaggio grazie a KELLENBERGER che, indisturbato sul limite dell’area di porta, raccoglie il rimbalzo del disco sulla conclusione di TSCHANTRE’ e realizza l’ (1.2) al minuto 38:30. RÜFENACHT si infortuna da solo a centro pista, mentre si sentono i primi fischi di disappunto dalle tribune che accompagnano i bianconeri al rientro negli spogliatoi.

Consapevoli degli eventuali contraccolpi che potrebbe causare una nuova sconfitta, i bianconeri cercano di rientrare subito in partita spingendosi all’attacco, ma in modo confuso. Gli ospiti, invece, sono sempre pericolosi e dopo due occasioni con MacMURCHY e TSCHANTRE’, trovano la rete con PETER dopo una pregevole azione dietro la gabbia di SPYLO (1.3) al minuto 45:16. E’il preludio alla resa. Nemmeno i due minuti di superiorità numerica per l’ostruzione fischiata a carico di Christian MOSER, sono di aiuto al Lugano. Un solo tiro di HEIKKINEN verso la porta di MEILI la dice tutta sulla serata negativa della squadra di casa. WALKER aggancia GOSSWEILER a centro pista. MERZLIKINS limita i danni fermando due conclusioni di PETER e alzando un tiro di MacMURCHY dopo un’ottima circolazione del disco. Con l’orgoglio prima DAL PIAN e poi ULMER provano a riaprire la partita. Forse solo un gol potrebbe rianimare la formazione bianconera apparsa troppo brutta per essere vera questa sera. A53”dal termine esce dai pali MERZLIKINS. SCHLÄPFER chiama time-out ma non succede più nulla fino al termine. E’ una sconfitta pesante per il Lugano (quinta consecutiva alla Resega) che viene raggiunto dal Bienne in penultima posizione. A differenza delle precedenti prestazioni la squadra bianconera, ad eccezione del primo periodo, è stata sempre in balia dell’avversario ed incapace di organizzare una reazione degna di nota. A questo punto urge trovare rimedi perchè  la classifica piange sempre più e alle viste c’è la trasferta di Friburgo…  

LUGANO – BIENNE  1 . 3 ( 1 . 0 – 0 . 2 – 0 . 1 )

08 : 07  1 . 0  95. FAZZINI ( 12. DAL PIAN – 8. HIRSCHI )

26 : 25  1 . 1  89. HERBURGER ( 79. KAMBER – 23. ULMER M. )

38 : 30  1 . 2  19. KELLENBERGER ( 12. TSCHANTRE’ )

45 : 16  1 . 3  21. PETER ( 18. SPYLO – 17. TRUTMAN )

 

PENALITA’    :  LUGANO  2 X 2 MIN.           BIENNE  2 x 2 MIN.

ARBITRI       :  A.KOCH – S.ROCHETTE       LINESMAN  : R.KADERLI – G.MAURON

SPETTATORI : 4216

INTERVISTE DOPO PARTITA (a cura di R.VEDANI)

P.FISCHER (All.Lugano)

Questa sera avete commesso troppi errori?

“Fa pensare il fatto che gli errori che abbiamo commesso nella zona neutra non sono opera dei giocatori giovani ma di quelli con maggior esperienza. Loro devono assumersi le loro responsabilità come del resto io. Alla fine era difficile rientrare in partita. Avevano poca benzina e pochi uomini”

La situazione adesso è difficilissima siete dentro una spirale pericolosa?

“Chiaramente non siamo contenti della situazione. Adesso siamo penultimi però credo che proprio da questa situazione si possa crescere ed imparare. Abbiamo disputato buone partite ed altre un po’ meno, dobbiamo recuperare vari giocatori, dobbiamo giocare come sappiamo e dopo ritornerà nuovamente il sole. Quando sei “in buca” non ti trovi bene, devi lavorare duro e tutti i giocatori devono mostrare il proprio carattere”

E’tutta colpa degli infortunati?

“No assolutamente! Anche le altre squadre hanno diversi problemi con gli infortuni. Se noi giochiamo in maniera intelligente possiamo vincere anche senza dieci giocatori, se non perdiamo i dischi e li mettiamo in profondità allora vinciamo. Oggi è mancato questo”

Come spieghi che la terza e la quarta linea hanno fatto il proprio dovere , rispetto alle altre con i giocatori di maggior esperienza? Come giudichi la prestazione di METROPOLIT?

“Dovete chiederlo a lui se aveva voglia di giocare o meno. Non è stata sicuramente una grande prestazione. I leader devono esserlo soprattutto sul ghiaccio. Sono invece contentissimo dei giovani che hanno lottato e fatto gol dando tutto quello che avevano. E’ovvio che certi giocatori devono fare di più, ma non solo METROPOLIT”.

Quante responsabilità i prendi per questa situazione?

“Tutte!Io sono l’allenatore e i giocatori fanno quello che noi diciamo, se non lo fanno forse è un problema di comunicazione. Io sono il capo della squadra e mi assumo tutte le responsabilità”

Cosa vi siete detti all’interno dello spogliatoio?

“ E’una cosa che deve rimanere tra di noi. Di sicuro non è stata una discussione divertente”  

Pensi che possa essere utile tornare sul mercato per acquistare degli attaccanti?

Di sicuro qualcuno che possa dare una mano può essere d’aiuto, ma non è giocatore  solo che può cambiare le sorti di una squadra.

Come mai questo rendimento alterno tra le partite casalinghe, nelle quali avete collezionato cinque sconfitte e quelle in trasferta?  

“Non lo so! Di sicuro tre delle cinque sconfitte interne sono state nostri regali (Zugo, Ambrì e Ginevra) e due le abbiamo perse nettamente. In casa non facciamo gol, siamo forse troppo offensivi e prendiamo gol in transizione. Dobbiamo cambiare, è un processo di crescita che richiede tempo”.

Come sta VAUCLAIR che non ha giocato il terzo periodo?

“Di preciso non so, però non potrò mai criticare uno come lui che lotta come un leone”.

 

Giacomo DAL PIAN (Lugano)   

Voi giovani avete fatto la vostra parte. Tu hai fatto un bel assist in occasione del gol di FAZZINI. Poi siete calati, cosa è successo?

“Forse abbiamo subito un po’ l’andamento della partita. Nel primo tempo abbiamo iniziato bene e poi nel secondo e terzo tempo tutta la squadra è calata vistosamente”.

Così come contro lo Zugo siete partiti bene potevate chiudere il primo periodo con più gol di scarto, poi la trasformazione in negativo?

“Bisogna lavorar su questo. Non si può giocare solo per venti minuti e gli altri quaranta smettere. Ce ne siamo resi conto che adesso è il momento di cambiare direzione tutti assieme e di lavorare come una squadra”.

Va bene i tanti infortuni a cui bisogna  aggiungere quelli di VAUCLAIR e RÜFENACHT nel finale di partita. Ma quando si perde in casa col Bienne penultimo in classifica e il vostro portiere è risultato il migliore, bisogna recitare il mea culpa?  

“Il discorso degli infortunati non è una scusa da tirare in ballo, bisogna solo dare il massimo quando si gioca, tutti assieme”.

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