Contro i Leoni di Zurigo il ruggito è dell’Ambrì

Contro i Leoni di Zurigo il ruggito è dell’Ambrì

di Marco Depaoli

AMBRI’ – L’Ambrì Piotta torna alla vittoria dopo tre stop consecutivi post derby, e lo fa contro uno Zurigo che era lanciato verso la vetta della classifica. I ticinesi sono decisivi nei 4 minuti che vanno dal 12° del primo tempo quando tre reti tagliano le gambe agli avversari.
Oltre al lungo infortunio di Noreau, coach Pelletier deve fare i conti con l’assenza di Williams non ancora al top. L’infermeria zurighese, con l’attaccante svedese-canadese Robert Nilsson ha dovuto accogliere il difensore canadese Steve McCarthy, il top scorer Luca Cunti e Morris Trachsler. Per allungare la coperta Crawford può contare sull’esordio di Guillaume Latendresse, canadese appena prelevato dai Phoenix Coyotes in NHL.

Quasi il tutto esaurito (compreso il settore ospiti) per la partita numero 167 tra Ambrì Piotta e Zurigo, da quel lontano 22 dicembre 1953 quando lo ZSC sconfisse l’HCAP per 6-1 con l’unica rete ticinese di Bixio Celio. Il bilancio favorisce gli zurighesi con 80 vittorie a differenza dei 73 successi leventinesi (meglio nelle 83 partite della Valascia con 44 sucessi piottini contro 34); 13 i pareggi (5 in casa) con 556 reti dell’Ambrì contro 605 subite. Gli ex della partita sono tutti in maglia Ambrì: Steiner, capitan Duca e El Assaoui che ha vestito la casacca zurighese in una sola oaccasione.

Nei primi 7 minuti le squadre giocano contratte e non riescono molto a trovare la via della porta avversaria. Si distingue una pinzata del portiere zurighese all’1:55 e due tentativi in back: uno leventinese e uno di Wick al 6.23. Inizia una fase accesa con un tiro pericoloso dello ZSC sventato dai gambali del difensore Kobach in scivolata. Grassi si fa parare la fucilata dal portiere tigurino e sull’altro fronte lo Zurigo non trova la porta per pochi cm. Lo Zurigo ci mette i muscoli e l’Ambrì è bravo a non farsi intimidire, ma anzi continua a macinare gioco a testa bassa senza rispondere alle provocazioni. Al 10:43 Steiner prova a tiare nel traffico ma Flüeler vede il disco e para. La prima rete arriva al 12° con Giroux che fa tutto il giro dietro la gabbia di Flüeler ma non chiude bene il semicerchio. Io disco scivola via ma finisce sulla stecca di Pestoni che si trova nella posizione giusta per scegliere il punto opportuno dello specchio da centrare. Due minuti e mezzo e l’Ambrì raddoppia. Il difensore tigurino cura Nordlund che con un saltino non intercetta ma fa velo al tiro rasoghiaccio di Steiner che si infila vicino al palo alla sinistra di Flüeler. Lo ZSC è scosso e non reagisce, Crawford non chiama time out ed è l’Ambrì che sfrutta l’attimo con Park che raccoglie al volo il disco passato dietroporta di Giroux, sempre abile a difendere il puck, ma niente gol. Una grande triangolazione fa ballare la difesa zurighese che si salva con la parata del portiere, ma è solo il preludio del 3-0: al cambio della linea tramortita ospite, Bianchi lancia Grassi che dalla medesima posizione di Steiner spara un diagonale che fa esplodere di incredulità i 5700 della Valascia. Lo Zurigo prova a reagire con tiri velenosi per trovare il gol che spezzerebbe l’entusiasmo di casa, ma il fallo di Kenins fa chiudere il primo tempo per lo ZSC in inferiorità numerica.

L’Ambrì può aprire il secondo periodo in vantaggio numerico e Park allo scadere della penalità tira di poco fuori. Al 21:52 Steiner centra la maschera del portiere e i biancoblu di casa non concedono troppo agli avversari che tornano a giocare in 4 per uno sgambetto plateale di Maurer. L’Ambrì in powerplay è meno bello che in 5 vs 5, i pericoli maggiori arrivano dai contropiede dello Zurigo: prima il portiere Zurkirchen sventa la minaccia, poi ci pensa Park che si tuffa e devia il disco con la punta della stecca prima che l’attaccante ospite possa tirare. Al 26.94 Giroux, apperentemente calmo ma sempre nel posto giusto al momento giusto, ha due occasioni per segnare il quarto, ma i tiri non sono pericolosi. L’Ambrì ha altre chance in 5 vs 4 ma lo schema proprio non gira. Al 35:46 lo Zurigo ha un’occasione d’oro per tornare in partita: Keller imbeccato sul filo del fuorigioco ha un rigore che non concretizza, parato da Zurkirchen. L’Ambrì chiude anche il secondo drittel in attacco: al 37:44 Giroux in mezzo a quattro avversari è più veloce a colpire il disco ma a un metro dalla porta il suo tiro è fuori. A 44 secondi dalla fine i difensori tigurini non spazzano lo slot ma il disco che saltella davanti a Flüeler non trova stecche ticinesi.

Anche l’ultima frazione inizia con un pessimo powerplay dell’Ambrì ma lo Zurigo non fa molto meglio quando Mieville si accomoda in panca per un colpo di bastone sul nuovo Latendresse, non particolarmente in vista al suo esordio. Un paio di slap pericolosi nella superiorità numerica e nulla più. E’ invece fatale lo slap dalla blu di Seger nell’unica azione pericolosa nel terzo e ultimo powerplay zurighese. Il suo tiro a mezzaaltezza è deviato in gol dal bastone di Zangger. L’Ambrì ha ancora due reti di margine e non si scompone; al 54.46 Lüthi è contrastato da Bergeron ma riesce lo stesso ad andare al tiro che però è basso e centrale. Lo Zurigo negli minuti che restano deve trovare il gol che riapre la partita e blocca l’Ambrì nel suo terzo di difesa, ma non riesce a trovare l’occasione per tirare in porta. L’azione al 57:19 fa capire che i tre punti sono destinati a restare in Levantina: il passaggio da lato a lato che disorienta tutti i ticinesi arriva sulla stecca di Bergeron, tiro al volo preciso e angolato verso la porta vuota ma Zurkirchen in spaccata ci arriva e chiude lo specchio. Al 57:28 l’allenatore Crawford toglie il portiere dello Zurigo ma lascia solo all’Ambrì l’occasione di chiudere la partita. Grassi dalla rossa tira fuori, Giroux dalla blu ha tutta la calma per non sbagliare. La curva dell’Ambrì può così intonare la Montanara, l’Ambrì Piotta vince 4-1 e resta nella pancia della classifica per prepararsi al prossimo impegno martedì a Zugo contro l’EVZ (vittorioso rocambolescamente a Lugano) che ha un punto in meno dei ticinesi in classifica.

MVP della partita, premiati dal futuro pilota della Lotus, Alex Fontana, i due numeri 39: il portiere Zurkirchen dell’Ambrì e l’attaccante Bastl dello ZSC.

Ambri Piotta – ZSC Lions Zurigo 4-1 (3-0, 0-0, 1-1)
Marcatori: 11:59 (1-0) Pestoni (Giroux), 13:37 (2-0) Steiner (Nordlund, Reichert), 15:16 (3-0) Grassi (Bianchi), 52:04 (3-1, PP) Zangger (Seger), 58:54 (4-1, EN) Giroux
Ambri Piotta: Sandro Zurkirchen (Nolan Schaefer); Markus Nordlund – Sami El Assaoui; Patrick Sidler – Marc Gautschi; Reto Kobach “A” – Adrian Trunz; Benjamin Chavaillaz – Julien Bonnet; Alexandre Giroux (TS) – Richard Park – Inti Pestoni; Marc Reichert “A” – Alain Mieville – Daniel Steiner; Elias Bianchi – Roman Schlagenhauf – Daniele Grassi; Marco Pedretti – Fabian Lüthi – Paolo Duca “C”. Allenatore: Serge Pelletier
ZSC Lions: Lukas Flüeler (Tim Wolf); Patrick Geering – Mathias Seger “C”; Daniel Schnyder – Severin Blindenbacher; Marc-André Bergeron – Andri Stoffel; Marco Maurer – Raeto Raffainer; Roman Wick – Ryan Shannon “A” – Ryan Keller; Ronalds Kenins – Reto Schäppi – Patrik Bärtschi “A” (TS); Guillaume Latendresse – Sandro Zangger – Mike Künzle; Mark Bastl “A” – Sven Senteler – Chris Baltisberger. Allenatore: Marc Crawford
Penalità: 6-10 (0-2, 2-6, 4-2)
Spettatori: 5.796
Arbitri: Stefan Eichmann, Karol Popovic, Roger Arm, Michael Rohrer

Classifica
1. Davos (-1 partita) 20 punti
2. Kloten 17
3. ZSC Zurigo 16
4. Ginevra 15
5. Berna 15
6. Ambri Piotta 14
7. Friborgo (-1) 13
8. Zugo 13
9. Losanna 13
10. Lugano 10
11. Bienne 7
12. Lakers 6

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