Hockey Hall of Fame: Class of 2013

Hockey Hall of Fame: Class of 2013

Come tutti gli anni è stata resa nota, mercoledì, la lista dei quattro nuovi inquilini della Hockey Hall of Fame, l’arca della gloria, il museo dell’hockey, con sede a Toronto, in cui sono raccolti i nomi di quelli che, di anno in anno, sono stati ritenuti degni di simboleggiare lo spirito e l’essenza dell’hockey su ghiaccio.
Quest’anno, l’onore di entrare a far parte del muro di ritratti che circonda la Stanley Cup nel salone principale del Bank of Montréal, è toccato a Brendan Shanahan, Chris Chelios, Scott Niedermayer e Fred Shero. C’è da precisare che nelle “classi” annuali della HHOF i quattro posti sono divisi: tre sono riservati ad ex-goiocatori mentre il quarto è appannaggio di un General Manager e di un coach che si è particolarmente distinto durante la sua carriera tra le arene della NHL (e non solo).
Venendo alla “HHOF Class of 2013” i tre giocatori che avranno l’onore di affiancare leggende del calibro di Mario Lemieux, Wayne Gretzky, Guy Lafleur (solo per citarne alcuni) hanno decisamente bisogno di poche presentazioni ma facciamo una rapida rassegna:

Brendan Shanahan, attuale direttore del “Player safety Department” ovvero l’ufficio della NHL che supervisiona al gioco duro e sanziona le cariche violente e pericolose, ha annunciato il suo ritiro dall’ hjockey giocato nel 2009 dopo ben 22 stagioni disputate nella massima lega professionistica nordamericana. Per lui, draftato al primo giro, seconda scelta assoluta dai New Jersey Devils, le statistiche parlano di 1524 gare disputate in regular season con le maglie di Devils, Blues, Whalers, Red Wings e Rangers e 1354 punti (656 reti e 698 Assist(. In bacheca per Shanny, come veniva chiamato dai tifosi, ci sono 3 Stanley Cup (tutte con la casacca di Detroit), 8 convocazioni all’ All Star Game ed un King Clancy Memorial Trophy(2003).

Chris Chelios, oggi Executive Advisor di Ken Holland, General Manager dei Detroit Red Wings,si è ritirato dall’ hockey giocato nel 2010 dopo aver disputato un totale di 26 stagioni (a parimerito con Gordie Howe, il maggior numero di stagioni giocate) è il giocatore di nascita americana che detiene il record di presenze in NHL con 1651 gettoni accompagnati da 948 punti (185 reti e 763 assist) con le casacche di Canadiens, Blackhawks, Red Wings e Thrashers. Draftato al secondo giro, 40esima scelta assoluta dagli Habs al draft del 1981, Chelios, è stato l’ultimo giocatore del draft 1981 a ritirarsi alla ammirevole età di 49 primavere. Tra i riconoscimenti ricevuti in 26 anni di militanza NHL, arco di tempo in cui ha mancato con la propria squadra l’accesso alla postseason in appena 2 occasioni (97/98 con Chicago e 2009/2010 con Atlanta), 10 convocazioni all’ All Star Games, 3 Stanley Cup con Montréal (85/86) e Detroit (2001/2002 e 2007/2008), 3 Norris Trophy , una medaglia d’argento olimpica (2001/2002) con la nazionale a stelle e strisce ed un Mark Messier Award (2006/2007). Chelios è stato introdotto nella United States Hockey Hall of Fame nel 2006, anno del suo ritiro.

Scott Niedermayer, attuale assistant coach degli Anaheim Ducks con i quali a chiuso la sua quasi ventennale avventura sui ghiacci della NHL nel 2010, ha diviso le sue oltre 1200 presenze, accompagnate da 740 punti (172 reti e 568 assist) tra New Jersey Devils ed Anaheim Ducks; è uno dei membri del “Triple Gold Club” essendosi aggiudicato Stanley Cup, World Championship ed Olimpiadi. Niedermayer ha vinto per 3 volte la Stanley Cup con la casacca dei Devils (94/95, 99/00 e 2002/2003) ed una volta con gli Anaheim Ducks (2006/2007) oltre ad essersi aggiudicato la medeglia d’oro mondiale nel 2004 in Repubblica Ceca e 2 medaglie d’oro olimpiche a Vancouver 2010 e Salt Lake City 2002. Per Quanto riguarda la NHL, oltre alle 4 Stanley Cup, Niedermayer si è aggiudicato 1 Norris Trophy (2003/2004) ed un Conne Smythe Trophy (2007)

Fred Shero, morto nel 1990 all’ età di 65 anni, ha speso la sua intera carriera hockeystica di giocatore nei New York Rangers, ma la gloria per lui è arrivata al di là della balaustra; è infatti come coach dei Philadelphia Flyers che Shero si è aggiudicato 2 Stanley Cup (1974 e 1975) ancora oggi le 2 sole vinte dal Club della “Città dell’amore fraterno”. Oltre alle 2 mug, per Shero sono arrivati anche 1 Jack Adams Award (1974) ed un Lester Patrick Trophy (1980). Coach dalla personalità molto particolare, Shero era famoso per comunicare con i propri giocatori attraverso bigliettini lasciati nei loro armadietti.

La cerimonia ufficiale di introduzione dei 4 nella Hockey Hall of Fame di Toronto avrà luogo l’11 Novembre a Toronto, sede della HHOF.

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