Qualificazioni Olimpiche: Tom Pokel «Abbiamo costruito tanto, è mancata un po’ di fortuna»

Qualificazioni Olimpiche: Tom Pokel «Abbiamo costruito tanto, è mancata un po’ di fortuna»

(Bietigheim-Bissingen) – Malgrado la sconfitta con l’Austria, Tom Pokel vede il bicchiere mezzo pieno. Indubbiamente le possibilità di qualificazione diminuiscono sensibilmente, ma è necessario lavorare anche in ottica futura:

Non sono soddisfatto del risultato ma sono felice come abbiamo giocato. Penso sia un primo passo nella giusta direzione pur essendo il nostro primo incontro ufficiale. Anche perché non ho avuto tanto tempo per allenamenti collettivi. Nella partita di oggi è mancata un po’ di fortuna, che non guasta mai, tuttavia non è la cosa fondamentale della partita. Abbiamo costruito tanto e la squadra ha assimilato la mia filosofia e la tattica di gioco. I ragazzi stanno prendendo confidenza con le proprie capacità e dovranno crederci fino in fondo anche in situazioni sfavorevoli come stasera. Abbiamo giocato sempre in crescendo, migliorando di minuto in minuto. Anche quando eravamo sotto di 2 reti, abbiamo cercato di andare a rete, senza purtroppo riuscirci. Poi quando finalmente siamo riusciti a sbloccarci realizzando la prima rete, ci siamo rilassati e siamo tornati a seguire gli schemi predefiniti.

Non cita nomi di giocatori, ma è al gruppo a cui l’head coach punta:

Tutti i giocatori hanno giocato bene, tutte le linee hanno avuto parecchie possibilità di segnare. Anche i nuovi giocatori hanno giocato bene esattamente come quelli più esperti. Certo non è stato semplice per loro, tuttavia si è costruito un buon gruppo e c’è molta fiducia in tutti i giocatori. Per me è molto importante essendo all’esordio sulla panchina dell’Italia.
Anche dal punto di vista della disciplina, avendo preso solo 6 minuti, la squadra è migliorata. Dobbiamo giocare per vincere.

Messa agli archivi la gara di debutto, il neo coach è già proiettato alla partita con la Germania di Pat Cortina:

La partita contro la Germaniasarà sicuramente più difficile ma i miei giocatori sono fiduciosi delle loro capacità e non tarderanno a dimostrarlo. Hanno sicuramente delle profonde motivazioni e questo può solo essere un elemento positivo a nostro favore. Sono felice che la squadra italiana abbia una nuova identità.

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