Cechia, lo Zlin ferma la corsa del Kladno-superstar

Cechia, lo Zlin ferma la corsa del Kladno-superstar

Considerando la quantità di giocatori di prima fascia che dal massimo campionato mondiale stanno facendo ritorno a casa per giocare nelle squadre di Extraliga, ci si aspetterebbe come minimo di trovare in testa  alla classifica teams come Kladno, Plzen e Slavia Praga, che nelle scorse settimane hanno fatto incetta di campioni. E invece a guardare tutti dall’alto troviamo il Kometa Brno, che ad oggi non ha messo sotto contratto nessun “fuoriuscito” nordamericano.

Non che il Kometa Brno sia la classica squadra “operaia”: tra le sue fila può contare campioni di calibro indiscusso, come il goalie Jiri Trvaj, il capitano Radim Bicanek e l’attaccante Robert Petrovicky. Tuttavia, il budget con cui la squadra si trova ad operare e il gran numero di innesti di valore provenienti dal proprio vivaio fanno del Brno una fra le realtà più piacevoli dell’hockey continentale, e i 24 punti con cui guidano la classifica sono prova della solidità della squadra. Discorso molto simile può essere fatto anche per lo Zlin, attualmente secondo a tre punti dalla capolista, ma nel mirino di un agguerrito gruppetto di inseguitrici. I gialloblù vantano la quarta difesa della lega e un tandem di portieri di assoluto rispetto come Lubos Horcicka e Jakub Sedlacek. Peccano però ancora nella fase offensiva, dove gran parte delle responsabilità grava sulle spalle degli ex NHL Balastik e Cajanek.

Tra la quarta e la quinta posizione arrivano le due corazzate Kladno e Plzen, precedute da un Trinec trainato (a dir poco) dalla coppia Martin Ruzicka – Radek Bonk. Il 27enne di Berun, in particolare, ha già messo a referto 19 punti in dieci apparizioni, superando i quindici punti (in trentatrè partite) della scorsa stagione, giocata in KHL con l’Amur. Gli indiani di Plzen, appaiati al Trinec a quota 20 punti, si sono recentemente rinforzati con l’arrivo di Tukka Rask, goalie finlandese dei Boston Bruins e Michal Roszival, per anni colonna dei New York Rangers e attualmente proprietà dei Chicago Blackhawks.

Un punto sotto, ecco i cavalieri di Kladno, sconfitti venerdì dallo Zlin per 3:2 dopo cinque vittorie consecutive, ovvero da quando Jaromir Jagr, Tomas Plekanec e Jiri Tlusty sono accorsi per primi a rinforzare la squadra. La scorsa settimana si sono poi aggregati al team anche Tomas Kaberle e Marek Zidlicky. Questa linea stellare pone i cavalieri come prima forza del campionato e la striscia di risultati positivi potrebbe ricomporsi molto presto. Le gesta dei campioni gialloblu stanno attirando sulla squadra l’attenzione di tutta la nazione e per il big match contro il Brno del prossimo 23 ottobre, la dirigenza ha già trovato un accordo per l’utilizzo della O2 Arena di Praga (ovviamente, solo nel caso in cui il lockout si protragga fino a tale data). La domanda è tale che già in due occasioni al Kladno è stato concesso di giocare le partite casalinghe nell’arena dello Slavia Praga (in una di queste proprio contro i biancorossi). In entrambe le partite è stato registrato il “tutto esaurito”. Se si considera che il ben più ricco Lev Praga fatica ad arrivare a seimila spettatori alle partite casalinghe nella TipSport Arena, si può capire quanto i tifosi capitolini tengano alle squadre storiche della propria città.

Sesto a 18 punti il Litvinov di coach Vladimir Jerabek, per la prima volta alla guida del team in cui ha passato gran parte della sua carriera da giocatore; due punti sotto si dimostrano adatti ai ritmi della Extraliga i pirati di Chomutov, ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa. In ottava posizione, tiene lo Slavia Praga di Roman Cervenka e Vladimir Sobotka: i due NHLers sono la vera anima della squadra, e da soli pesano per più di un terzo dei punti complessivi del team. Cervenka ha infatti all’attivo tre marcature e sei assists, mentre l’ex Blues ha messo a referto quattro reti e sette assistenze: in totale venti punti, su cinquantesette complessivi. L’ambiente biancorosso, inoltre, deve fare i conti con le voci sempre più insistenti che vorrebbero un Cervenka in partenza verso altri lidi più redditizi… senza dovere per forza cambiare città.

A tredici punti il Karlovy Vary fa coppia con il Pardubice, senza dubbio la piazza dove meno si è sentito l’impatto degli NHLers: piuttosto scolorite sono state le prove finora fornite in attacco da Ales Hemsky e David Krejci, lasciati ad onor del vero senza il giusto appoggio da parte della squadra. Stentano ancora il Ceske Budejovice di Andrew Ference e Radek Martinek e il Vitkovice di Roman Polak e Marek Malik (ad Ostrava ormai da tre stagioni).

Si alternano invece in ultima posizione l’ “eterna promessa” Liberec e lo Sparta Praga. Se per le tigri bianche una crisi può considerarsi quasi fisiologica, dopo quattro stagioni passate a lottare nei playoff, per i capitolini si profila un altro annus horribilis come nella stagione 2010/11. Lo Sparta ha infatti vinto finora solamente due partite, di cui solo una ai tempi regolamentari. Seguono otto sconfitte, che hanno portato al primo cambio di allenatore della stagione. Richard Zemlicka è infatti stato rimpiazzato, ai primi di ottobre, da Vaclav Sykora. Il nome non deve suonare come nuovo ai tifosi più esperti del Cortina (e non solo): tra il 1986 e il 1988 Sykora fece infatti sognare i tifosi degli scoiattoli, insieme a Ivano Zanatta, Marco Scapinello e John Vecchiarelli. Speriamo possa ripetersi anche con gli amaranto di Praga.

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