Capitano, Oh Mio Capitano

Capitano, Oh Mio Capitano

Se oltreoceano s’attende timorosamente il 15 Settembre , dove siederanno ancora una volta attorno ad un tavolo i vertici della Lega assieme al sindacato dei giocatori (NHLPA) per discutere sul rinnovo del contratto collettivo generale per cercare di salvare il salvabile e le notizie dal mondo NHL si contano sulle dita di una mano , arriva direttamente da Denver una bella notizia per ridare ossigeno a quest’estate veramente avara di emozioni.

I Colorado Avalanche hanno annunciato d’aver scelto come Capitano della propria franchigia Gabriel Landeskog , fresco vincitore del Calder Trophy (quale miglior esordiente nel mondo NHL) e  talentuossima ala svedese che a soli 19 anni e 277 giorni è diventato il più giovane capitano della storia della Lega NordAmericana superando di appena 11 giorni un certo Sidney Crosby.

Stupore ed incredulità hanno accompagnato le prime reazioni del giovane fuoriclasse di Stoccolma quando s’è visto consegnare proprio per mano dell’ex capitano ad interim del team delle Av’s Milan Hejduk e dal coach Joe Sacco , la sua jersey #92 con i galloni di Capitano , che a parte brevi intermezzi a due team leader come lo stesso Hejduk ed all’immenso Adam Foote , hanno accompagnato per due decadi (e due franchigie) all’Hall Of Famer Joe Sakic , autentico monumento del team prima con i sempre compianti Quebec Nordiques poi con l’attuale squadra delle Valanghe.

Il buon Landeskog comunque sia non è nuovo a questi record ; difatti nella sua seconda stagione nell’ Ontario Hockey League (in quel dei Kitchener Rangers) venne nominato primo capitano europeo dell’intera lega giovanile canadese a soli 17 anni , vedendo così premiati i suoi gradi di dedizione e leadership all’interno del team che non sono passati di certo inosservati quando , nell’Entry Draft del 2011  , è stato chiamato col numero 2 assoluto. La sua prima stagione tra i professionisti poi l’ha visto poi elevare anche tra i Pro tutto il suo valore,talento e qualità fuori e dentro il ghiaccio , portando a termine l’intera stagione regolare (82 partite) raccogliendo un ottimo score di 22 reti e 30 assist assieme ad un roboante +20 nella casella del Plus/Minus e preferito a fine stagione all’altro rookie d’oro (Nugent-Hopkins degli Oilers) dagli addetti ai lavori quale miglior esordiente del panorama hockeystico NordAmericano.

Continua così la bella tradizione dei vari team NHL nel riconoscere  e premiare con i gradi di team leader i propri campioncini in erba come fu per Sidney Crosby ed i Pittsburgh Penguins , di Vincent LeCavalier (Bolts) e non per ultimo Jonathan Toews (BlackHawks) rendendo ancor più lustro al vecchio continente nel veder consacrare un altro europeo quale Capitano della propria franchigia NHL. Proprio un illustre connazionale di Landeskog , Henrik Zetterberg (in ballottaggio con l’immenso Datsyuk), sembra esser vicino ad un imminente passaggio a next “C” dei Detroit Red Wings  prendendo il testimone dal prossimo HOF Nicklas Lidstrom , ritirato ai quaranta inoltrati proprio quest’estate.

Restando in chiave di capitani storici , non passa di certo inosservata la futura scelta (e desiderio) di Roberto Luongo che nella stagione 2008/9 fu il primo portiere in epoca moderna a venir nominato dai propri Vancouver Canucks capitano , di tornare in quel di Miami a rivestire la casacca dei Florida Panthers  che lo lanciarono nel gotha mondiale ; per il goalie quebecois varrebbero più ragioni legate ai propri affetti che vorrebbero un gradito rendez-vous mentre sul piano prettamente professionale dopo aver perso il posto da titolare nella British Columbia dopo l’esplosione del backup Schneider lo vedrebbero (in caso di trade) in bella concorrenza col la nutrita schiera di portieri in quel dei Cats col ritrovato Theodore assieme all’eterno secondo Clemmensen ed un emergente Markstrom che sgomita per ricavarsi un posto in squadra.

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