Stanley Cup Final 2012 : ai Kings una monotona gara-1

Stanley Cup Final 2012 : ai Kings una monotona gara-1

Da molti etichettata come la peggior finale da 20 anni a questa parte, sicuramente è la finale che nessuno si aspettava dopo aver osservato e analizzato la Regular Season. A dire la verità, dopo il mercato estivo in molti vedevano nei Los Angeles Kings una squadra in grado di dare molto fastidio nella Western Conference. Lo stesso concetto lo si era effettuato per i New Jersey Devils dopo l’arrivo di Ilya Kovalchuk durante il mese di Febbraio del 2010, e il risultato quale fu? Presi a schiaffi dai Flyers nel 2010 e addirittura non qualificati per i Playoffs nel 2011. Dunque, proprio per questi fallimenti in serie, in molti vedevano negli occhi della franchigia residente nelle vicinanze dell’Hudson River la voglia di riscatto.
Gli ospiti si presentano al Prudential Center con la speranza di portare avanti lo straordinario ruolino di marcia di vittorie esterne in post-season (8 fino all’ingaggio iniziale), mentre i padroni di casa faranno leva sul fattore “relax” degli avversari. Come nel 2003 con i Mighty Ducks, i Devils provengono da un riposo di durata inferiore rispetto ai Kings.

Kings @ Newark (Devils) 2-1 OT (1-0; 0-1; 0-0; 1-0) / Serie : 1-0

Inizio molto tranquillo, con le squadre che si studiano a vicenda : i Devils cercano di avere in mano le redini del gioco, mentre i Kings chiudono bene ogni spazio e si concentrano nelle ripartenze. Così facendo, la gara non offre alcuna occasione degna di nota, cosicchè dopo 6’04”, quando Jonathan Quick viene chiamato in causa per il primo intervento di serata, il tabellino riguardante i tiri in porta sembra aver fatto le prime ragnatele.
Dopo 9’56”, e con un’occasione da rete all’attivo per singola franchigia, Andy Greene cede alla pressione ospite dietro la gabbia e Jordan Nolan trova molto bene Colin Fraser, che con un one-timer batte il goalie avversario. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere molto e al minuto 11:19, dopo un’egregia combinazione a 3, David Clarkson non c’entra la gabbia in un simil 1vs0. Per i Kings risponde il capitano Dustin Brown, che però trova un’ottima risposta di gambale da parte di Martin Brodeur e il successivo viaggio in panca puniti per interference. Il PK losangelino lavora bene come sempre e i Devils riescono a creare una sola nitida occasione da rete con Travis Zajac.
Se la gara si era chiaramente sbloccata grazie alla rete di Colin Fraser, negli ultimi 5′ di periodo torna ad essere abbastanza monotona. Le uniche fiammate cerca di produrle, con una serie di assist illuminanti ma non andati in porto, Ilya Kovalchuk.

La frazione centrale prende il via con un’ottima combinazione tra Dustin Brown ed Anze Kopitar, ma Martin Brodeur copre con dilegenza il palo alla sua destra. Primi 5′ molto simili a quelli di inizio match, con la sola differenza che la partita cerca di farla Los Angeles. Un brivido lo si ha dopo 4’15”, quando Dainius Zubrus carica Jeff Carter nel terzo difensivo ospite. Poche, pochissime emozioni per essere una gara-1 riguardante lo step finale per raggiungere la Stanley Cup e dopo 8′ di gioco, i padroni di casa si ritrovano con ancora 0 tiri nello specchio della porta.
Il destino sembra essere dalla loro parte e dopo 31” arriva la seconda superiorità numerica della serata : la gestione risulta veramente precaria e priva di idee, mentre il PK dei Kings continua ad offrire la consueta sicurezza. Dopo poco meno di 2′, arriva anche la prima penalità fischiata ai danni dei Devils e di Zubrus : come nella sfida contro i Coyotes, la gestione risulta più che discreta ma la rete non arriva.
Gli ultimi 5′ di gioco si aprono con un’ottima occasione sulla stecca del rientrato Dainius Zubrus, ma il guantone destro di Jonathan Quick sventa la minaccia. Dopo 2′, un’altra combinazione Brown-Kopitar crea problemi al goalie 40enne ma il vero “miracolo” lo compie la stessa coppia losangelina, andando a sbagliare un chiaro 2vs0. Le compagini finalmente giocano a viso aperto, senza troppi tatticismi, e lo spettacolo ringrazia. A 72” dalla sirena, i padroni di casa trovano la rete del pareggio, grazie ad un rebound fortuito sfruttato dal cranio (o viene deviato solamente dal difensore Slava Voynov? Il dubbio resta) di Patrick Elias (Volchenkov, Clarksson). La frazione termina con gli ospiti nel terzo offensivo.

La convinzione dei ragazzi del New Jersey si presenta anche di ritorno dagli spogliatoi. Al minuto 3:58, dopo una breve pausa per cambiare un plexiglass, viene annullata una rete a Zach Parise. Dopo aver avuto la sfortuna di un rebound ingannevole a porta vuota, il capitano dei Devils ha trovato la pronta risposta di Jonathan Quick, prima di spingere in porta il puck tramite l’utilizzo di un arto superiore. La gara inizia ad offrire pure una dose di scorrettezze, classiche presenze in una finale (e non).
New Jersey diminuisce l’intensità della pressione a ridosso di metà periodo e i Kings riescono a vedere il terzo offensivo e ad uscire con tranquillità da quello difensivo. Nonostante ciò, poco prima del giro di boa Anton Volchankov si divora un’occasione veramente nitida : a due passi dalla gabbia e con Quick che lascia scoperto il palo alla sua sinistra, il difensore russo non riesce a trovare la rete. A 7’30” dalla sirena finale, i Kings hanno la tra le mani la chance più limpida del periodo, ma un miracolo di Martin Brouder, con anche una lettura errata di tiro da parte di Drew Doughty, tiene il punteggio sull’1-1.
L’uscita offensiva degli ospiti è perentoria e in pochi minuti produce 6 tiri in porta, concedendone 0 ai padroni di casa. La gara sembra destinata all’OT e nei minuti finali si presentano poche emozioni ed azioni da rete, con gli unici pericoli offerti dalle stecche di Mike Richards e David Clarkson.

Inizio di OT in cui regna la classica organizzazione e la non voglia di scoprirsi. Nei primi 3′, i Devils provano a farsi pericolosi con David Clarkson e Bryan Salvador ma Johnatan Quick viene coperto egregiamente dalla coppia difensiva. In prossimità del sesto minuto, sempre i padroni di casa rischiano di trovare la rete della vittoria on Ilya Kovalchuk.
Se lo sport è una scienza non perfetta, la conferma la si ha nella rete della vittoria degli ospiti. Dopo aver dominato 8′ di extra-time, la difesa dei Devils si fa trovare impreparata e permette ad Anze Kopitar (Williams, Doughty) di entrare in solitaria nel terzo offensivo e nell’1vs1 battere Martin Brodeur. Brutta tegola per il goalie canadese, alla sua 200a presenza in post-season.

Gara-2 andrà in scena Sabato 2 Giugno, alle ore 20.00 (02.00, di Domenica 3 Giugno, in Italia), sempre al Prudential Center di Newark.

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