Luca TommasiniAll. Adolf Insam
Il Bolzano torna a giocarsi una finale scudetto e lo fa contro una delle rivali più acerrime, il Val Pusteria. La squadra rispetto alla stagione scorsa si è completamente rivoluzionata sul piano stranieri, mentre è rimasta solida la base locale: è certo che i vari Knackstedt, Giliati, Sharp e McCutcheon non hanno certo fatto rimpiangere i vari Irmen, Mazzolini e Fretter. Anzi, i nuovi acquisti hanno portato molta qualità in casa biancorossa: i Foxes spesso però si sono dimostrati dipendenti dalla prima linea, ma la sorpresa è giunta proprio ai playoff quando tutta la squadra ha cominciato a girare. Dopo aver chiuso al secondo posto sia la regular season che il master round, i ragazzi di Insam hanno conquistato la finale passando facilmente sopra a Fassa prima (4-0 la serie) e Cortina poi (anche qui un netto 4 a 0). Il morale quindi sarà caricato a mille, ma la finale è l’avversario in finale è il più temibile del campionato.
Tornando alla dipendenza della prima linea, sono stati proprio i tre attaccanti canadesi a guidare la truppa in regular season: Jordan Knackstedt ha raccolto 45 punti (14+31), Stefano Giliati 43 (17+26) e MacGregor Sharp 37 (16+21). Anche nel master round il trio ha raccolto in tutto 25 punti (8 Knackstedt e Giliati, 9 Sharp) e ai playoff la prima linea ha fatto ancora incetta di punti: in otto partite Knackstedt ne ha raccolti 13 (7+6), Sharp 12 (4+8) e Giliati 11 (3+8). Proprio ai playoff però si sono fatte vedere la seconda e la terza linea: Mark McCutcheon è in un ottimo momento di forma e ha deciso all’overtime gara 4 contro il Cortina, mentre anche Insam e l’ultimo arrivato Harjula hanno finalmente iniziato a ingranare. Una nota di merito particolare spetta ad Anton Bernard, giovane pupillo locale che ha impressionato lungo tutta la stagione per qualità tecniche e fisiche, I biancorossi hanno perso nel corso della stagione Antti Bruun, ma hanno recuperato un difensore di grossa caratura come Christian Borgatello, tornato a Bolzano dopo la breve esperienza in Ebel. La squadra del capoluogo altoatesino potrà forse pagare il roster corto, ma è certo che finora, con due secchi 4 a 0, hanno centellinato al massimo le forze in vista della finale.
Un altro punto di forza dei Foxes è sicuramente il portiere: Matt Zaba, alla sua seconda stagione in biancorosso, sta impressionando sempre più. In regular season si è confermato statisticamente miglior portiere della Serie A con il 93% di parate, 1.93 gol subiti a partita e 2 shutout, calando un po’ al master round con 2.51 gol subiti di media, 15 gol subiti e l’89,9% di parate. Ai playoff però il canadese ha eretto un muro: qualcosa come 4 shutout in 8 match giocati, il 95,3% di parate 1.24 gol a partita di media. Se Zaba manterrà questo stato di forma potrà risultare decisivo per le sorti di questa serie di finale.
Se la stanchezza dovuta agli uomini contati non farà da padrona, il Bolzano può tornare alla conquista del tricolore dopo aver perso ai rigori la Coppa Italia contro il Cortina: l’arrivo di coach Brian McCutcheon, 10 anni di Nhl per lui, al fianco di Adolf Insam ha sicuramente dato una forte scossa alla squadra, che sembra essere molto più compatta e letale lungo tutte le linee.