KHL: Dynamo Mosca e Avangard Omsk già in semifinale di Conference

KHL: Dynamo Mosca e Avangard Omsk già in semifinale di Conference

Con gara-4 dei quarti di finale dei playoff KHL, arrivano i primi verdetti: due squadre, una per Conference, hanno avuto bisogno di sole quattro partite per avanzare alle semifinali: la Dynamo Mosca ad Ovest e l’Avangard Omsk a Est.

Western Conference
di Simone Quargnal

SKA San Pietroburgo (1) – CSKA Mosca (8) 3:1 [4:1, 7:1, 2:3OT, 2:1OT]
Dopo le prime due partite giocatesi all’Ice Palace di San Pietroburgo, sembrava che i primi della classe ad Ovest potessero portare a casa agilmente la serie col numero minimo di partite. I primi 120 minuti della serie hanno fatto vedere una superiorità innegabile, e il tabellino parla da solo. Poi, appena il gioco si è spostato nella capitale, di colpo i moscoviti hanno proposto uno stile completamente diverso, riuscendo a portare le due gare all’overtime, conquistandone però solo una, gara-3, con rete decisiva di Parshin. Ieri, invece, sono bastati due minuti del tempo supplementare a Maxim Afinogenov per siglare la rete della vittoria.
Lo SKA ha certamente uno dei roster più forti dell’intera lega, e non è certo un mistero che coach Riha sia praticamente condannato a non sbagliare: questa stagione non ci sono obiettivi minimi, la truppa rossoblù deve portare a casa il primo titolo della sua lunga storia. Gara-5, in programma martedì, potrebbe già essere decisiva per la serie: di certo, il CSKA dovrà cercare di mantere il ritmo delle gare casalinghe anche in trasferta. Ed evitare di giocare drittel come quello che ha concluso gara-1, in cui Yashin e soci avevano impegnato il goalie avversario Stepanek sole tre volte…

Torpedo Nizhny Novogorod (2) – Dinamo Riga (7) 2:2 [7:3, 1:2OT, 3:4OT, 4:1]
Questa strana serie verrà sicuramente ricordata per aver dato luogo alla partita più lunga della stagione (per ora). Gara-3 è stata infatti decisa da una rete di Sprukts al 93° minuto, ovvero ben oltre la metà del secondo tempo supplementare. Strana serie dicevamo, perché il fattore-campo, decisivo nelle passate stagioni per la Dinamo Riga, è già saltato: ricordiamo che i Lettoni, nonostante un budget non certo all’altezza di molti direttti avversari, sono stati capaci di eliminare, nelle ultime stagioni, squadre ben più quotate come la Dynamo Mosca (2011) e lo SKA San Pietroburgo (2010).
Per quanto la serie sia attualmente in parità, è comunque innegabile la superiorità del Torpedo, sia sul piano del gioco, sia sul piano individuale. Il momento d’oro di Redlihs, attuale top scorer nella post-season e punta di diamante di una squadra compatta e solida, potrebbe far pendere la bilancia dalla parte degli amaranto.

Dynamo Mosca (3) – Dinamo Minsk (6) 4:0 [2:1OT, 2:0, 4:2, 3:1]
L’unica serie “occidentale” ad essersi già conclusa è il derby tra la Dinamo capitoline. Non senza sorprese, i biancoblù moscoviti hanno strapazzato i colleghi bielorussi. L’impressione è che la Dinamo Minsk abbia finito la benzina un po’ troppo presto: dopo una partenza col botto e una prima parte di stagione ben al di sopra delle aspettative, i biancoblu bielorussi hanno lentamente perso smalto, fino a disputare un febbraio imbarazzante, con due vittorie a fronte di sette partite. Se un filotto di sconfitte è difficile da dimenticare in piena regular season, questo diventa pesante come un macigno alla vigilia dei playoff. Considerando poi la caratura dell’avversario, l’impresa assume proporzioni bibliche. La prematura uscita dai playoff ha portato anche alle dimissioni del coach Marek Sikora, ritiratosi “dalla Dinamo e dall’hockey in generale”.
Se lo SKA rappresenta il team stellare e glamour della Lega, la Dynamo Mosca rappresenta una sorta di “squadra operaia”, solida e organizzata, tanto efficiente da diventare persino noiosa. I ragazzi di coach Znarok avranno ora una settimana di tempo per riposarsi e prepararsi alla prossima serie.

Atlant Oblast di Mosca (4) – Severstal Cherepovets (5) 2:2 [1:0, 3:1, 1:2OT, 0:4]
L’altra sfida ancora in assoluta parità è quella tra Atlant e Severstal, quarta e quinta forza della Western Conference. Le due squadre, per quanto fatto vedere finora, grossomodo si equivalgono: il fattore-campo è stato finora sempre rispettato e solo l’ultima delle quattro gare disputate si è conclusa con un margine superiore alle due reti.
Se l’Atlant dovesse ricominciare a macinare punti come fece in novembre, quando fu capace di infilare dieci vittorie consecutive, diverrebbe un cliente scomodo per chiunque. Il perentorio 0:4 di ieri, tuttavia, sembra gettare più di qualche ombra sulle effettive possibilità dei gialloblù di ripetere, o anche solo avvicinarsi, a tale impresa.

 

Eastern Conference
di Nicola Tosin

Dopo 4 giornate, solamente il quarto di finale che vedeva scontrarsi Avangard e Amur ha chiuso i battenti. La squadra guidata da Raimo Summanen, ha chiuso la serie con un netto 4-0 che ha lievemente sorpreso gli addetti ai lavori. A dire la verità, si tratta di un risultato che rispecchia, a grandi linee, la stagione della franchigia uscita dalla lotta per la conquista della Gagarin Cup : le sconfitte contro le più grandi della classe arrivano in situazioni accettabili, dunque senza grandi divari, ma sempre sconfitte sono. Nella stagione regolare si può rimediare, mentre nella post-season no.

Gara 1 / Giovedì, 1 Marzo
A Chelyabinsk, solamente il proseguimento della perfetta stagione di Mikhail Biryukov ha tenuto a bada i padroni di casa del Traktor durante i primi 20′ di gioco. In questo periodo di tempo, il goalie nato a Yaroslavl ha dovuto stoppare 5 tiri dell’indiavolato Alexander Ryazantsev. A fine gara, le tabelle parlavano di un notevole 49/52 che però non ha permesso allo Yugra di andare oltre un onorevole sconfitta. 3-1 per i padroni della regular season, grazie ad una rete del capitano Antipov e alle marcature di Chistov e Popov.
La prima sfida tra Avangard e Amur era virtualmente chiusa alla prima interruzione lunga, grazie anche all’1+1 siglato da Roman Cervenka. Dopo un periodo centrale che non ha partorito segnature, i padroni di casa chiudono la pratica al minuto 44:22 con Alexander Frolov. La doppietta siglata da Dmitry Shitikov arriva troppo tardi e la pratica non viene riaperta. Molto simpatica tale statistica : in questa prima e storica apparizione ai playoffs, gli ospiti tirano in porta 10 volte in tutti e tre i periodi di gioco.
In quel di Magnitogorsk, vengono siglate 5 reti ed effettuati solamente 56 tiri in porta. Di essi, 34 sono degli ospiti provenienti da Astana, che non riescono a completare la rimonta, dopo aver accorciato 2-3 a 6’24” dalla sirena finale.
Per quanto riguarda la sfida più interessante dell’intero tabellone, cioè quella tra i padroni della passate stagioni di tale lega, ha visto il Salavat espugnare con un netto 3-0 la Tatneft Arena in quel di Kazan. Netto dominio degli ospiti, con un Alexander Radulov che sforna 3 assist, di cui 2 per poter far siglare a Vitaly Proshkin un’inaspettata (e probabilmente la prima in carriera) doppietta. La terza rete è di Miroslav Blatak e, grazie anche ad un superlativo assist di AR47, arriva al minuto 46:08.

Gara 2 / Venerdì, 2 Marzo
Il primo colpaccio è firmato Yugra. Grazie ad un perentorio 1-2-3, partorito fra il minuto 41:41 e il minuto 50:33, gli ospiti chiudono la gara portandola sul 5-2. Grazie ad un Traktor meno asfissiante, visti i 20 e più tiri in meno rispetto alla giornata precedente, lo Yugra passa in vantaggio a 3’14” dalla prima pausa. Dopo un botta e risposta durante la frazione centrale, chiusasi sul punteggio di 2 pari, Igor Skorokhodov apre la danza delle “3 suonate” di cui abbiamo già parlato. Per lo Yugra si ripete lo scenario della passata stagione : vittorie alla 2a della serie, in casa dei nemici. Per loro, c’è da augurarsi che non finisca come la passata stagione : 4-2 per il Metallurg Magnitogorsk e stagione finita ai quarti di finale.
Ad Omsk, rispetto a gara 1, l’Amur riesce a tenere aperta la questione fino a pochi secondi dalla sirena finale. Dopo la rete del 3 pari, siglata da Alexander Perezhogin al minuto 43:28, ed aver resistito agli assalti degli avversari per tutta la terza frazione (20-9 per la statistica dei tiri in porta), Alexander Popov insacca il puck a 78” dalla sirena finale. Il dramma dell’Amur è solo alle fasi iniziali.
L’altro colpo di giornata, se così vogliamo chiamarlo, arriva a Magnitogorsk. Il dubbio della prima affermazione, proviene dal fatto che il Metallurg era la squadra che aveva portato a casa 1 mese di imbattibilità con il finire del 2011, ma è anche la squadra che è arrivata a questa post-season con molti punti di domanda. Sono sicuri? Non sono sicuri? Ce la faranno, non ce la faranno? A quanto pare, la prima dritta è arrivata con questa gara 2. Nonostante le cifre a suo sfavore, il Barys Astana ha dominato la gara e il 4-1 finale sembra l’unico dato veritiero dell’andamento della gara.
A tutti sembrava strano che a Kazan non arrivasse una pronta reazione per gara 2. Nonostante la voglia di fare il doppio colpaccio e portare la serie sul 2-0, il Salavat è stato freddato dopo 48” di OT dalla rete di Niko Kapanen, che dopo aver vinto un face-off sulla blu ha trafitto il goalie con gli avversari fermi immobili. I padroni di casa avevano rischiato di chiudere la partita già a pochi secondi dal suono della terza sirena.

Gara 3 / Domenica, 4 Marzo
Le serie cambiano locazione ma i risultati sembrano rimanere quelli offerti da gara 2
Dopo 40′ di gioco e un vantaggio rassicurante di 6-2, all’Arena Ugra tutti i tifosi stanno scherzando e bevendo per festeggiare la seconda impresa in due giorni. Dopotutto, non hanno la minima idea di cosa sta per accadere. Anzi, la paura potrebbero averla avuta, perchè il Traktor di quest’anno è decisamente da non sottovalutare, ma poi avranno dato un’occhiata sul ghiaccio e avranno pensato : “Dai, con quel goalie è impossibile subire 4 reti in 20′ di gioco”. Avevano ragione, poichè le reti subite sono state 5 in poco meno di 13′. Devastante sconfitta per la cenerentola della conference.
A Khabarovsk, va in scena la stessa opera di gara 2. L’Amur resta in partita fino a 19” dalla fine, quando Roman Cervenka decide di chiudere la gara in situazione di PP e portare l’Avangard sul 3-0 nella serie.
In Kazakistan, precisamente nella capitale Astana, il Metallurg tenta di riaprire la gara a poco meno di 3′ dalla sirena finale, grazie alla rete del maestro Sergei Mozyakin, ma gli assalti finali non portano a nulla di concreto. 3-2 finale e 2-1 per il Barys nella serie.
Come in gara 2, l’AK Bars Kazan porta a casa la vittoria dopo la disputa dell’OT. Se due giorni prima erano serviti pochi secondi, in quest’occasione bisogna attendere più di 8 minuti per vedere il puck trafiggere il goalie avversario. In questa occasione, è dell’affidabile Danis Zaripov la rete della vittoria. Per quanto riguarda l’andamento della gara, si è trattato del classico spettacolo offerto da queste due compagini. Gli ospiti sembravano cullare con attenzione la vittoria, ma a 53” dai 60′ di gioco Igor Grigorenko ha siglato la rete del 3 pari, da ritenere inutile visto il risultato finale.

Gara 4 / Lunedì, 5 Marzo
Iniziamo con la notizia della chiusura della serie tra Avangard e Amur. Per non chiudere solamente dopo quattro gare la serie, i padroni di casa tentano in tutti i modi di trovare la via del goal durante il primo periodo periodo di gioco. Il fato non è dalla loro parte, anzi fa cogliere all’intera truppa che devono abbandonare la competizione alla fine dei 60′ di gioco. Ne sono la prova le statistiche dei primi 20′ : gli ospiti subiscono ma trovano ugualmente 2 reti nei soli 5 tiri tentati. Nonostante la rete del 2-1 dopo pochi secondi della frazione centrale, l’Amur non trova altri sbocchi e la gara finisce con il risultato di 3-1 per la compagine guidata da Rostislav Cada.
A Khanty-Mansiysk la doccia gelata ricevuta 24 ore prima è più che viva e il 3-0 subito nella frazione centrale ne è la prova. Ad inizio partita i padroni di casa sembrano volere far vedere che non hanno paura di nulla e ci riescono : 2-0 dopo 4’49” di gioco effettivo. La gioia dura poco, perchè dopo aver siglato il 2-1 al minuto 13:13 gli ospiti non si stoppano più fino al 6-2 arrivato al minuto 41:03. Inutile la seconda rete di giornata di Sergei Demagin e serie sul 3-1 per il Traktor dell’illustre assente Evgeny Kuznetsov.
Lo stesso copione lo si potrebbe utilizzare per descrivere gara 4 tra Barys e Metallurg. Gli ospiti si portano in vantaggio nel periodo iniziale ma poi subiscono 4 reti, 2 per tempo. Magnitogorsk quasi fuori, visto l’1-3 nella serie, a meno di un miracolo in un’eventuale gara 6 in quel di Astana.
A livello di risultato, ad Ufa va in onda la replica di gara 1 ma a protagonisti invertiti. Le statistiche parlano di un Salavat con in mano la partita e di un Kazan cinico. Il roster guidato da Vener Safin conclude a rete per 32 volte nei primi 40′, senza trovare la via del goal. Gli ospiti mirano la gabbia in 18 occasioni, trafiggendo Erik Ersberg in 2 occasioni. La rete finale arriva a 26” dalla sirena finale, grazie ad un empty-net di Alexei Morozov che porta la serie sul 3-1.

Le gare 5 si svolgeranno in data 7 Marzo.

Traktor (1) – Yugra (8) 3:1 [3:1, 2:5, 7:6, 6:3]
Avangard (2) – Amur (7) 4:0 [4:2, 4:3, 4:2, 3:1]
Metallurg Magnitogorsk (3) – Barys Astana (6) 1:3 [3:2, 1:4, 2:3, 1:4]
Bars Kazan (4) – Salavat Yualev (5) 3:1 [0:3, 3:2OT, 4:3OT, 3:0]

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