Mondiali Slovacchia 2011: Satan suona la carica slovacca

Mondiali Slovacchia 2011: Satan suona la carica slovacca

(Bratislava) – L’eccitazione che serpeggia nella capitale slovacca, per l’inizio dei Mondiali 2011, si respira appena entrati in città; sono numerose le macchine che viaggiano per strada con una bandierina sventolante e con un copri specchietto retrovisore, ultimo gadget alla moda.
Per la Slovacchia si presenta l’occasione di riscattare il deludente dodicesimo posto del Mondiale 2010, oltre all’opportunità di cercare il secondo titolo iridato dopo quello del 2002.
Come prevedibile sono i padroni di casa a dettare il ritmo gara, grazie anche alla prima penalità della partita assegnata a Ticar per gancio con bastone dopo 1’03”; gli slovacchi attaccano, gli sloveni rispondono punzecchiando gli avversari con due sortite: la prima all’1.25 con Razingar che costringe Halak ad intervenire con il gambale, il secondo al 2.45 con un’azione solitaria di Golicic che non ha esito positivo. Sospinti dal coro “My chceme gol” (noi vogliamo il goal) cantato a squarciagola dai 9.248 spettatori, al 4.20 dal lancio di un suo compagno Stumpel si ritrova a tu per tu con il portiere sloveno, il quale respinge senza problemi. Nei minuti successivi il leit motiv della gara non cambia: al 9.10 Ruzicka tenta con un tiro da posizione defilata e al 10.26 tocca a Gaborik prova in backhand davanti allo slot, tuttavia entrambi trovano Kristan sempre attento a neutralizzare le loro iniziative. Nei minuti successivi la Slovenia riesce a tenere a bada gli avversari chiudendo il periodo a reti bianche.

La seconda penalità della partita è inflitta a Strbak al 20.40, è propizia alla Slovenia che non si lascia sfuggire l’occasione passando in vantaggio con Kranjc , il quale, partito dal proprio terzo difensivo semina alcuni avversari e, presentatosi davanti a Halak, lo batte senza possibilità di appello. La furia slovacca non si lascia attendere con l’opportunità imbastita da Demitra e sprecata malamente da Zednik che non aggancia il disco. La Slovenia, senza alcun timore reverenziale, ribatte in situazione di quattro contro quattro, al 26.42 con il tiro velenoso di David Rodman dall’area di ingaggio alla destra di Halak. Al 28.27 Bartecko ha l’occasione di pareggiare grazie al retropassaggio di Gaborik, ma la conclusione finisce sul portiere. A metà gara la Slovacchia non sfrutta 4’ di power play mostrando chiari segni di difficoltà e rischiando anche di subire il raddoppio da Sivic, il quale, raccolto un disco spazzato dalla sua retroguardia, s’invola verso la gabbia slovacca, superata la blu il tiro è respinto da Halak. I ragazzi di Hanlon escono alla distanza riprendendo la ricerca del goal che è sfiorato da Demitra, al 33.57, e Strbak 6” più tardi. Chi non sbaglia è Satan: al 35.16 il retropassaggio di Surovy lo mette in condizione di pareggiare con un tiro scagliato davanti allo slot.

Dopo essersi annullate vicendevolmente durante i primi minuti del terzo periodo, il raddoppio scaturisce al termine di un’azione insistita al 47.03 che ha per protagonista Podhradsky; la Slovenia, tuttavia, è formazione ostica; la chance di beffare gli avversari capita sulla stecca di Ticar al 51.25 , ma i gambali di Halak ci mettono una pezza. Bartecko risponde un minuto più tardi in contropiede, trovando in Kristan un degno baluardo. A 30” dal suono della sirena, coach Kopitar toglie il portiere per l’uomo di movimento in più, Bartecko, ancora lui, al 59.52 chiude il match con un goal a porta vuota.

Come da pronostico, anche se un po’ a fatica, la Slovacchia apre il suo Mondiale positivamente. La sorprendente vittoria della Germania sulla Russia, al contrario, ha complicato la situazione della Slovenia che ora è obbligata a vincere nei tempi regolamentari nello scontro diretto contro i teutonici in programma nell’ultima giornata del girone se vuole evitare il Relegation Round, auspicando che i tedeschi non facciano altri sgambetti.

Slovacchia – Slovenia 3-1 (0-0; 1-1; 2-0)
Slovacchia:
Jaroslav Halak (Jan  Lasak); Ivan Baranka – Milan Jurcina –Peter Podhradsky – Martin Strbak – Ivan Majesky – Dominik Granak; Marian Gaborik – Jozef Stumpel – Pavol Demitra – Miroslav Satan – Lubos Bartecko – Ladislav Nagy – Stefan Ruzicka – Tomas Surovy – Branko Radivojevic – Richard Zednik – Marcel Hossa. Coach: Glen Hanlon
Slovenia: Robert Kristan (Andrej Hocevar); Gregory Kuznik – Ales Kranjc – Blaz Gregorc – Mitja Robar – Andrej Tavzelj Klemen Pretnar – Damjan Dervaric – Sabahudin Kovacevic; Tomaz Razingar  – David Rodman – Marcel Rodman – Ziga Jeglic – Rok Ticar – Robert Sabolic – Ziga Pajic – Andrej Hebar – Mitja Sivic – Matej Hocevar – Bostjan Golicic. Coach: Matjaz Kopitar.
Arbitri: Danny Kurmann (Svizzera) e Thomas Sterns (Stati Uniti) Linesmen: Roger Arm (Svizzera) e Christian Tillerkvist-Jonsson (Svezia)
Penalità: Slovacchia 4 (0/4/0) – Slovenia 10 (2/6/2)
Tiri: Slovacchia 45 (14/17/14) – Slovenia 15 (5/8/2)
Marcatori: (0-1) 22.37 Ales Kranjc (Gregory Kuznik – Tomaz Razingar) PP; (1-1) 35.16 Miroslav Satan (Tomas Suvory); (2-1) 47.03 Peter Podhradsky (Richard Zednik – Tomas Surovy); (3-1) 59.52 Lubos Bartecko ENG
Spettatori: 9.248
MVP: Miroslav Satan (Slovacchia) e Ales Kranjc (Slovenia)

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