Monaco festeggia al Paolo Bellante

Monaco festeggia al Paolo Bellante

(com. stampa HC Diavoli Rossoneri) – Si chiude in bellezza la seconda edizione del Torneo Internazionale Paolo Bellante al Palasesto. Parla Daniele Bellante, figlio di Paolo, compianto presidente dell’H.C. Civette e H.C. Rangers: novità e speranze per la rinascita dell’hockey milanese, con qualche previsione al bello per il 2011.

Due giorni di festa per l’hockey su ghiaccio in cui giocatori di tutti i generi – ma proprio tutti – hanno potuto calcare il ghiaccio del Palasesto di Sesto S. Giovanni (Milano), mostrando come lo sport di squadra più veloce del mondo possa tornare a essere popolare anche al di fuori della ristretta cerchia degli ultra-appassionati e dei professionisti.

La kermesse dell’1 e 2 maggio si conclude con una cerimonia di premiazione festosa, allietata dalle note goliardiche della fisarmonica dei giocatori dell’H.C. Monaco, vincitori del torneo che ha visto protagoniste cinque squadre da tutta Europa.

Secondi si sono piazzati i veterani dell’H.C. Civette, con la formazione storica ricomposta per l’occasione, che ha disputato una finale al cardiopalma con i giovani e bravissimi tedeschi: le Civette subiscono un gol, a pochi secondi dall’inizio, e poi parte una lotta senza quartiere, che nonostante la grinta e gli sforzi del Monaco, lascia invariato il tabellone per i restanti quaranta minuti, grazie alla spettacolare difesa degli avversari.

La vittoria meritata va dunque ai ragazzi d’oltralpe, che vincono 1 a 0 schierando una formazione mista, maschile e femminile.

Al terzo posto H.C. Show 93, dalla Svizzera con furore, mentre quarti e quinti si piazzano rispettivamente H.C. Torpedo Innsbruck e i padroni di casa, H.C. Diavoli Rossoneri.

Ma il torneo non era solo per i giocatori più esperti: nella mattinata di domenica i piccolissimi (6-10 anni) dell’H.C. Diavoli Rossoneri e dell’H.C. Varese hanno disputato un mini-torneo dedicato, dimostrando di essere già pienamente padroni dello spirito del gioco, giostrandosi abilmente con bastoni e dischi e soprattutto divertendosi un mondo.

Anche la squadra amatoriale dei Diavoli, composta da uomini e donne adulti che da poco si sono avvicinati al mondo del disco su ghiaccio grazie ai corsi di hockey promossi dalla società, ha avuto il suo momento giocando un piccolo derby casalingo contro i compagni “senior”.

A fare il bilancio dell’esperienza è Daniele Bellante, figlio di Paolo, che ha fortemente voluto e reso possibile l’evento, con la collaborazione volontaria dei giocatori dell’H.C. Diavoli Rossoneri.

Il 2009 ha visto nascere la prima edizione del trofeo in memoria di suo padre, Paolo Bellante. Siamo alla seconda edizione. Quali novità?

Già l’anno scorso avevamo già espresso la nostra intenzione di estendere la partecipazione anche a squadre giovanili: mantenuta. C’è poi la partecipazione di squadre estere, una grossa differenza rispetto alla passata edizione.

Possiamo realmente dire che il Trofeo Bellante abbia valenza internazionale anche se a livello amatoriale. Ciononostante, tra le compagini compaiono ex giocatori professionisti che hanno militato nella massime categorie nazionali.

Perché non avete pensato a squadre di professionisti o semi professionisti per dare ancora più lustro ed effetto mediatico all’evento?

La passione dei partecipanti ed organizzatori, a nostro modo di vedere, contano di più che l’austero professionismo. Questo evento si contraddistingue da altri per la sua natura indipendente e spontanea.

Innanzitutto vogliamo ricordare Paolo Bellante e quindi riteniamo che debbano partecipare persone che furono a lui vicine.

In secondo luogo, ma non meno importante, la manifestazione vuole essere una promozione del gioco dell’hockey su ghiaccio accessibile a tutti. Anche

Hockey per tutti e tutti per l’hockey insomma?

Si, il nostro obiettivo è quello di far avvicinare più persone possibili a questa disciplina presentandola come uno sport senza particolari limiti di età e preparazione fisica.
Prova ne sia che gli stessi costi del torneo siano letteralmente patrocinati con donazioni di privati senza alcuna aspettativa di ritorno economico.

Sorge spontanea una domanda a fronte di tanto entusiasmo: cosa sarà l’edizione 2011?

Abbiamo mantenuto tutte le aspettative grazie alla dedizione ed impegno di uno staff di appassionati che nulla ha da invidiare a blasonate organizzazioni dei campionati professionisti.

Ringraziamenti in primis a Moris Brambilla, ex capitano dell’H.C. Civette che con infaticabile impegno ha reso concreto questo progetto.

Vogliamo quindi che il Trofeo Bellante diventi nelle prossime edizioni un “Hockey Event Paolo Bellante”, comprendendo partecipazioni di squadre maschili senior e junior under 8, oltre a una selezione di team femminili.

Questo porterebbe realmente al concretizzarsi del primo evento del genere nella città di Milano, a riprova che questo bellissimo sport sia davvero alla portata della gente comune.

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