Thomas Erlacher pronto per l’NCAA

Thomas Erlacher pronto per l’NCAA

Dopo la passata stagione trascorsa in NAHL nelle fila dei Wichita Wild Cats prima e degli Alaska Avalanche poi Thomas Erlacher è stato ingaggiato in NCAA.

L’attaccante di Brunico (classe 1988 1.85cm per 86 Kg) avrà cosi la possibilità di proseguire gli studi e di giocare a hockey, centrando uno degli obbiettivi che si era prefissato cioè di trovare un ingaggio in un team universitario. Thomas giocherà con i  Wisconsin Superior Yellow Jackets compagine del Minnesota militante nella conference NCHA.

A meno di un mese dal suo esordio ufficiale abbiamo posto a lui alcune domande.

Com’è nata la possibilità di giocare in questa squadra?

La stagione scorsa l’allenatore dell’Università (University of Wisconsin Superior) mi ha contattato prima dei playoff, dopo avermi visto giocare parecchie volte. Mi aveva detto di avermi visto giocare allo Showcase(in cui Erlacher fu mvp dell’intero torneo ndr) d’inizio stagione e che gli piaceva il mio stile di gioco e che mi voleva nella sua squadra di quest’anno. A fine stagione ero anche in contatto con alcune Università di divisione 1. L’allenatore di UMASS Amherst mi aveva chiamato nello stesso periodo e mi ha offerto un posto nella squadra. Alla fine non ci sono andato perché l’Università costava parecchio e perché non potevano darmi uno stipendio, avendo gia superato il loro budget annuale.

Sei soddisfatto della tua scelta?

Sono molto contento di aver fatto questa scelta perché l’organizzazione degli Jellowjackets ha grande storia e tradizione. L’anno scorso la squadra ha vinto il campionato NCHA. Un titolo prestigioso che conta molto specialmente perché il campionato universitario del Wisconsin è considerato uno dei più forti. Questo era anche il motivo centrale che mi ha convinto ad accettare la loro offerta. Giocare per una squadre vincente e sempre il traguardo per ogni sportivo.

Hai notato delle differenza finora come organizzazione rispetto alle tue avventure passate?

L’organizzazione e molto professionale. Gli allenamenti sono più duri dell’anno scorso, spesso ci alleniamo tre volte al giorno: due volte a secco e una su ghiaccio. Di cui il primo allenamento alle 6.00 di mattina prima di andare a lezione due ore e mezza dopo. La stagione inizia più tardi. La prima partita la giochiamo a fine ottobre perciò adesso siamo in piena preparazione. Lo stadio e le palestre sono molto belle e ben attrezzate.

Cosa ti aspetti da questa stagione?

Di questa stagione mi aspetto di maturare come giocatore, di riuscire a fare la differenza su ghiaccio e di poter aiutare la mia squadra a vincere un altro titolo NCHA e di andare a giocare il torneo “Frozen Four”(a cui accedono le prime quattro qualificate). Giocare college hockey mi da la possibilità di crescere fisicamente come giocatore su ghiaccio e mi da l’opportunità di raffinare la mia tecnica e il mio stile di gioco in generale. Così dopo quest’avventura sarò certamente più pronto per la prossima che non so ancora quale sarà.

Sei stato chiamato in nazionale per la Dolomiten Cup, che esperienza è stata?

Giocare in nazionale è sempre un onore per me ed è un esperienza stupenda. Anche se i risultati al Dolomiten Cup non sono stati buoni si è visto che c’è talento e potenziale e continuando a lavorare con questo gruppo si potrà formare un nucleo potente per i prossimi anni di nazionale senior.

Pensi di essere tenuto in considerazione per il prossimo mondiale?

Certo spero di essere tenuto in considerazione, so che sono ancora giovane ma penso di aver fatto un salto negli ultimi anni specialmente in quello scorso. Uno dei miei obiettivi è sicuramente quello di indossare la maglia del Blue Team nei prossimi anni.

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