Da una parte la serata ha visto protagonista assoluto Alexander Ovechkin, che ha portato a casa sia l’ Hart Memorial Trophy che il Lester B. Pearson Award (in pratica l’ MVP in stagione regolare sia a giudizio della stampa che dei colleghi della NHLPA) oltre a quello come miglior realizzatore di stagione (Maurice Richards Trophy) per il secondo anno consecutivo. Anche per quanto riguarda gli altri 2 riconoscimenti Alexander “The Great”, come è soprannominato dai tifosi, è al bis. A livello di franchigia invece, a farla da padroni sono stati i Boston Bruins che hanno trionfato in 3 categorie: Zedno Chara, il capitano slovacco della franchigia del Massachusetts ha tolto ad un’ altro capitano, lo svedese Niklas Lidstrom dei Red Wings, la gioia di alzare per la settima volta in 9 anni il Norris Trophy come miglior difensore e rendendo così ancora più amaro questo epilogo di stagione per il capitano della franchigia del Michigan che ha perso venerdì scorso la Stanley Cup in favore dei Pens. Oltre a Chara, i Bruins portano a casa il Jack Adams Award (miglior allenatore) che va a Claude Julien, alla sua prima volta, e il Vézina Trophy che va all’ ottimo Tim Thomas, dopo la sua ottima stagione. Un’ altro goalie si aggiudica il prestigioso Calder Memorial Trophy: si tratta di Steve Mason, portiere dei Columbus Blue Jackets che, anche e soprattutto grazie alle sue parate, hanno raggiunto una storica qualificazione alla post season per la prima volta nella loro breve storia (appena 9 anni). Mason succede a Patrick Kane dei Blackhawks (2008) e soprattutto a giocatori del calibro di Ovechkin (2006) e Malkin (2007).
Tra i premiati di serata anche Pavel Datsyuk; l’ attaccante dei Red Wings porta a casa 2 premi: per la quarta volta consecutiva si aggiudica il Lady Byng Memorial Trophy come giocatore più corretto (per lui appena 22 minuti di penalità nell’ intera stagione) mentre è alla seconda affermazione per il Frank J. Selke Trophy (miglior attaccante difensivo).
Ultima segnalazione per il vincitore del Bill Masterton Memorial Trophy, Steve Sullivan dei Nashville Predators il quale è rientrato in lineup quest’anno, disputando 41 match, dopo aver perso gli ultimi 2 anni a causa di un grave infortunio alla chiena che lo ha costretto a diverse terapie.