Commentando la notizia il vice di Bettman, Bill Daly si è rallegrato della precedenza data agli acquirenti “locali” da parte del giudice; anche Balsillie ostenta sicurezza e per bocca del suo legale Rodier afferma: “E’ il modo in cui sarebbe andata comunque, una città non può perdere la sua franchigia senza che ci sia una buona ragione, dategli una possibilità”.
Nella medesima udienza, il giudice ha anche stabilito che, nel caso non si trovasse un’acquirente per la data indicata, tornerebbe d’attualità la proposta di Balsillie o, in caso di ritiro dell’ offerta da parte del milionario canadese, di chiunque si facesse avanti per l’acquisto e la contestuale relocation. Baum poi bacchetta la Lega che, tramite i suoi avvocati lamenta come difficile la procedura per la eventuale relocation entro il 10 Settembre, seconda data stabilita da Baum. In tutto questo si registrano le dichiarazioni dell’avvocato della municipalità di Glendale,Glen Tindall, che contesta vivacemente le voci secondo cui la città sovvenzionerebbe in maniera sostanziale un nuovo proprietario: “E’ assolutamente falso.E’ stato riportato più e più volte. Ci sono alcune discussioni riguardo l’accordo di utilizzo (dell’Arena) che avrebbero un ritorno nullo per la città.” Ricordiamo che Balsillie, per mezzo del sito creato “ad hoc” per supportare la propria iniziativa ( www.makeitseven.ca ), aveva organizzato nella giornata di Venerdì il “Make it Seven Day” per dimostrare ai vertici della NHL che la cittadinanza di Hamilton vuole una franchigia e supporta la scommessa di Balsillie; alla “festa”, nella città di Hamilton, hanno partecipato 3500 persone.