Scontro tra ’Gladiators’ ed il Comune di Aosta sul ’Palaghiaccio’: la squadra di hockey lascia

Scontro tra ’Gladiators’ ed il Comune di Aosta sul ’Palaghiaccio’: la squadra di hockey lascia

da www.12vda.it

«Con rammarico siamo a ritirare la nostra preiscrizione al campionato di ’serie c’ interregionale. I grossi problemi legati alla chiusura dello stadio di Aosta, e la mancata garanzia da parte dell’Amministrazione comunale, di una prossima apertura, non ci permette di pianificare gli allenamenti e tanto meno le partite. La possibilità di recarci in un altro impianto, è stata valutata attentamente, ma i costi eccessivi ci impediscono di scegliere questa soluzione. Rammaricati per la situazione che contro la nostra volontà si è venuta a creare, ci scusiamo per disturbo arrecato».
E’ lo stringato comunicato di Luca Lattanzi, allenatore dell’Hockey club Aosta Gladiators’ che annuncia il ritiro della squadra aostana dal campionato, a causa dei ritardi che si stanno verificando nell’assegnazione del nuovo gestore del ’Palaghiaccio’ del capoluogo regionale: «non ce la facciamo proprio a trasferirci a Courmayeur – continua il ’mister’ della squadra aostana – ci sono ragazzi che lavorano, che studiano: quelli che smettono alle 19 non ce la fanno ad arrivare all’allenamento. C’era anche chi era disposto a fare sacrifici aspettando l’apertura a dicembre, ma dal Comune non è arrivata nessuna garanzia. Visto che sono le famiglie dei ragazzi a finanziare la squadra, con queste prospettive, spendere ventimila euro di iscrizione oltre ai soldi per i materiali, ci sembrava una scelta troppo azzardata».

Un’ipotesi ufficiosa, non confermata, vedrebbe una possibile ’gestione provvisoria’ della struttura da parte dell’Amministrazione regionale: «per quanto ci riguarda, non è arrivata nessuna comunicazione dalla Regione – risponde Guido Cossard, assessore comunale allo sport e cultura – esiste una precisa legge alla quale dobbiamo attenerci altrimenti si rischia la turbativa d’asta e, in ogni caso, anche la Regione non avrebbe potuto fare nulla. Siamo vincolati all’appalto, dopo aver offerto la gestione del ’Palaghiaccio’ alla ’Federazione italiana sport del ghiaccio’ che ha rifiutato. Neanche il Comune di Aosta può prendersi l’onere di gestire la struttura, anche provvisoriamente, non abbiamo né personale né competenze. Altri Comuni magari ci riescono perché hanno pochi impianti: ad Aosta ce ne sono ventuno».
Luca Lattanzi però non è d’accordo: «visto questo tipo di risposte noi non siamo neanche andati a parlare in Comune – racconta – anche perché altre società sono state trattate male. Ribadisco la possibilità della gestione provvisoria regionale anche se, secondo l’Amministrazione comunale l’unica possibilità è quello di far gestire il ’Palaghiaccio’ ad una federazione. Ma, viste le condizioni della struttura ed i costi, si capisce perché la ’Fisg’ ha lasciato perdere la gestione: l’appalto presenta condizioni impossibili, centomila euro di spese per elettricità, di cui il 40 per cento in carico al gestore, idem per il riscaldamento, e solo le lampade costano quattrocento euro l’una. In Trentino, ad esempio, i Palazzetti del ghiaccio sono gestiti dalla Regione e qui in Valle la gestione pubblica viene fatta a Courmayeur. E’ stato sbagliato anche il progetto di ristrutturazione della pista: il ’nuovo’ ghiaccio non è né bello né adatto all’hockey e prima costava molto meno. Anche la federazione aveva evidenziato questo errore ma il Comune è andato avanti lo stesso. In ogni caso, entro il 30 settembre scorso avremmo dovuto confermare la preiscrizione al campionato, aggiungendo 30mila euro ai duemila già inviati, ed invece abbiamo avuto dare disdetta. Spiace perché ci eravamo organizzati tra noi genitori e lo stesso Giordano Vittone, presidente della federazione valdostana, ci aveva aiutato».
«Non sono stato informato delle condizioni del ’Palaghiaccio’ – conclude Cossard – so che c’é stato uno scambio di opinioni tra Vittone ed i funzionari dell’assessorato ai lavori pubblici ed ho visto una relazione interna che parla di bollette enormi dovute ad una cattiva gestione. L’appalto per la gestione del ’Palaghiaccio’ potrebbe andare in porto il 1° dicembre, dal momento che l’ultima asta era andata deserta per questioni procedurali, perché le domande erano state presentate in maniera non corretta e non perché nessuno aveva partecipato. Abbiamo calcolato, nel limite del possibile, i tempi per queste procedure, ma non tutto si può prevedere».

di Elena Meynet

Ultime notizie
error: Content is protected !!