BOLZANO – MILANO 3–2 (0:0; 2:2; 1:0)
Partita quasi da ultima spiaggia per il Bolzano al Palaonda. Dopo la sonora sconfitta di gara 1, infatti, un’ulteriore passo falso consentirebbe al Milano di ipotecare la sua ottava finale scudetto consecutiva. I padroni di casa devono rinunciare a Leo Insam, ancora out per il mal di schiena, ospiti invece al completo. La partita inizia con il Milano che attacca a spron battuto, mettendo in seria difficoltà i biancorossi che sembrano avere una marcia in meno dei meneghini. Fino al decimo minuto il monologo milanese crea diverse occasioni da rete, perlopiù propiziate dal solito Lefebvre e da uno Stephenson che gioca praticamente come un pivot del basket: non bellissimo da vedere ma efficace e sempre utile per i compagni. La seconda metà della prima frazione vede la reazione dei foxes che cercano di pressare il Milano nel proprio terzo difensivo, soprattutto in occasione dei power play, giocati meglio che nelle precedenti uscite casalinghe. Il tempo si conclude sullo zero a zero ma ai punti Milano avrebbe meritato il vantaggio.
Bolzano parte subito in avanti, dimostrando di avere voglia di portare a casa la partita. Mihaly e Corupe mostrano già una buona intesa, ma non riescono a bucare un attento Szuper. Milano non sta a guardare, e, anche se con meno incisività rispetto al primo tempo, cerca di sorprendere la difesa biancorossa con veloci ripartenze. Al 9:40, una bella e insistita azione a sponda di Zisser e Luca Ansoldi, fa giungere il disco a capitan Ramoser, che non si fa pregare e con una rasoiata delle sue supera il portiere avversario. Bolzano di nuovo in vantaggio. La sirena però è ancora lontana, e i tifosi di casa sanno che saranno 10 minuti lunghissimi e pieni di sofferenza. Milano infatti non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca e cerca in tutti i modi di pareggiare. La difesa di casa, dal canto suo, riesce a limitare i danni, a volte con affanno e con l’aiuto di qualche liberazione vietata, ma tutto sommato senza grossi patimenti. L’ultimo minuto e mezzo vede gli ospiti tentare la carta del sesto uomo di movimento, senza peraltro ottenere il risultato sperato. Al 19:23 anche Milano si vede annullare una rete, ma la presenza di Evans nell’area di porta è talmente evidente che nessuno si permette di protestare. Finisce così 3-2 una partita dai contenuti tecnici discreti, viva e molto interessante. Vittoria meritata dei biancorossi che devono ora dimostrare di essere maturi per vincere anche in trasferta: in palio c’è la finale scudetto che manca ormai da troppi anni alla squadra 16 volte campione d’Italia.
Il Tabellino:
2°Tempo: 3:16 Jardine (Faggioni) – 11:27 Jardine (Faggioni e Pittis)15:42 Stephenson (Lefebvre) – 17:13 Scandella (Day e Iannone)
3° Tempo: 9:40 R. Ramoser (L. Ansoldi e Zisser)
Migliori in campo: Bolzano: Jardine – Milano: Lefebvre