2008 IIHF World Junior Championship- La finale è Canada – Svezia!

2008 IIHF World Junior Championship- La finale è Canada – Svezia!

di Monica.

In scena le semifinali del torneo mondiale junior, nel pomeriggio la Russia cerca di centrare la seconda finale consecutiva e dà battaglia alla Svezia.
Partita molto tirata, a dimostrarlo è il primo periodo che si chiude a reti inviolate.
Gli equilibri finalmente si rompono nel secondo periodo quando dopo molte occasioni in favore della Russia, la squadra di Nemchinov si sblocca e va in vantaggio con Filatov al 38:27.
Il periodo si chiude con il minimo vantaggio ma nel terzo periodo succede quello che non ti aspetti, la Svezia, che ormai si può definire la squadra rivelazione del torneo, inizia un vero e proprio assalto alla porta dei russi. Sono infatti 13 i tiri degli svedesi contro solo i 2 dei russi.
Bobrovsky fa buona guardia alla porta della Russia ma a circa nove minuti dalla fine arriva il pareggio Svedese con Figren. Lo stesso marcatore ha svelato poi il segreto del pareggio dicendo che nello studio degli avversari aveva notato come il goalie russo avesse la tendenza di uscire spesso dalla sua area e così alla prima occasione è stato facile approfittarne.
La partita chiude il tempo regolamentare con una situazione di netta parità ma per la Svezia c’è una ulteriore buona notizia: a cinque secondi dalla fine Sayustov va in panca puniti per hooking e così la Svezia inizia la frazione extra in superiorità numerica.
La penalità viene controllata agevolmente dai russi che ritornati in parità di uomini sul ghiaccio quasi sfiorano il goal. Ma ancora una volta vale la legge del goal sbagliato e goal subito ed infatti al 6:18 Backlund, first round pick di Calgary Flames, segna e porta la Svezia in finale a giocarsi la medaglia d’oro (non capitava dal 1996).

In serata c’è l’attesissima sfida tutta Nordamericana tra Canada e Stati Uniti, un film già visto dato che anche l’anno scorso in semifinale le due compagini si erano date battaglia. L’aveva spuntata il Canada agli shootout ma la sconfitta non è proprio andata giù agli Americani visto che, appena appresa la notizia che ancora una volta si sarebbero dovuti confrontare con la Nazione della foglia d’acero, hanno iniziato ad alimentare la rivalità attraverso dichiarazioni alla televisione e alla carta stampata cercando di mettere pressione ai propri avversari.
Per quanto riguarda i Canadesi, anche senza le pressioni del team USA la situazione non era delle migliori in quanto a partire dalla sconfitta contro la Svezia patita nel round robin la squadra non aveva convinto molto e soprattutto il goalie Mason era il più criticato oltreoceano.
Ma proprio in una partita condita da una pressione psicologica piuttosto consistente ecco uscire il carattere dei Canadesi.
Nei primi minuti sono gli Stati Uniti ad assaltare la zona canadese approfittando anche di una penalità fischiata a Tavares, ma gli avversari si difendono bene ed escono indenni.
E’ necessario che passi la prima metà del periodo iniziale per vedere qualcosa di canadese ma nonostante le numerose chances ancora il risultato non si sblocca.
Forse per la prima volta però la difesa e soprattutto l’estremo difensore canadese non appaiono traballanti e anzi, viene fatto un buon lavoro in copertura, tuttavia nonostante le varie azioni da goal né da una parte né dall’altra si sblocca il risultato.
Si passa al secondo periodo e bastano solo poco più di due minuti per vedere finalmente un goal: il Canada va in vantaggio con Matthias.
Gli Stati Uniti hanno l’occasione per pareggiare con Wilson (Mason era ormai battuto) ma Legein ci mette una pezza.
Poco più tardi, esattamente a metà della seconda frazione, arriva il raddoppio in power play con Alzner. Ora il Canada viaggia sulle ali dell’entusiasmo e gli Stati Uniti ci mettono del loro visto che si trovano anche a giocare sotto di due uomini, ma gli avversari non se ne approfittano.
Si passa così al terzo ed ultimo periodo e al sesto minuto gli Stati Uniti accorciano le distanze con James van Riemsdyk, ma la speranza di pareggiare i conti dura lo spazio di un minuto quando si assiste al crollo statunitense: nel giro di venti secondi infatti segnano Gillies e Marchand per il definitivo 4-1. Il Canada vola così in finale per il quarto anno consecutivo.
Notevole la solida prestazione del goalie Canadese Mason che così spazza via tutte le critiche piovutegli addosso negli ultimi tempi, ed insieme alla propria squadra si giocherà domani la medaglia d’oro sfidando nuovamente la Svezia.

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