Quando si parla di gentiluomini… Emanuel Scelfo è uno di questi!

Quando si parla di gentiluomini… Emanuel Scelfo è uno di questi!

Intervista all’attaccante del Ritten Sport

Di Franca P.

Ha preferito posticipare la doccia pur di avere l’occasione di finire sul web e, nonostante si stesse prendendo l’influenza è stato a dir poco gentile… Emanuel Scelfo, autentica bandiera del Renon ha voluto rispondere a qualche mia curiosità in generale sulle sue prestazioni e sulla partita di ieri sera.

Hockeytime: Ciao Emanuel, innanzitutto congratulazioni per l’ottima prestazione… questo risultato forse mente un po’ rispetto a quanto visto in campo, poiché nel 1° drittel avete concesso molti spazi agli avversari, mentre nei restanti due tempi avete preso in mano le redini del gioco… perché un Renon a due facce?
Emanuel Scelfo: Prima di tutto grazie mille! Sono d’accordo con te nel dire che abbiamo avuto un cambiamento di gioco negli ultimi due tempi rispetto a quanto visto nel primo, in cui non siamo riusciti ad imporre il nostro ritmo e il nostro pressing, anche grazie all’ottima prima parte di gara dei giallo-rossi, che hanno saputo tenerci testa fino a metà del 2° tempo circa…Dopo essere usciti dagli spogliatoi più convinti dei nostri mezzi abbiamo cercato di sbloccare il risultato, che stava molto stretto ad entrambe le formazioni fino a quel momento e, dopo i nostri 3 goal, loro non sono più riusciti a risalire la china.. vi è da dire che gli stellati meritavano almeno il goal della bandiera, alla luce di quanto visto ieri sera…dall’altro canto sono contento per Michael (Robinson il portiere), perché ha fatto una partita straordinaria!

HT: Diamo un’occhiata alla classifica, avete la 2° miglior difesa, il 4° miglior attacco: quali credi siano i motivi che vi portano ad essere tra le migliori del campionato?
ES: Io dico il collettivo della squadra, perché ognuno di noi lavora per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi e, credo sia proprio questa la nostra forza che ci porta ad essere cosi avanti in classifica e ad accumulare sempre più buone prestazioni!

HT: e quali i punti deboli della tua squadra..se ci sono..?
ES: ( una bella risata…) ci sono ci sono…quando non siamo concentrati non riusciamo a giocare in modo semplice e, ci mettiamo nei guai perché per fare bene il nostro lavoro non serve tanto “strafare”, basta fare bene quel che si sa fare…ricetta semplice!

HT: 8 goal e 10 assist sono il tuo bottino personale in 24 partite, giochi in 2° linea accanto a grandi campioni e, nella classifica marcatori interna sei nei primi 10 posti…come ti giudicheresti fino a questo momento?
ES: Per adesso non sono ancora convinto delle mie prestazioni, poiché l’anno scorso di questi tempi ero già più in forma e più utile alla squadra; forse l’ernia alla schiena sul finire della scorsa stagione mi ha bloccato anche in questa prima parte di stagione e quindi penalizzato..ora conto di migliorarmi sempre di più, per dare il mio contributo alla causa!

HT: Quest’anno a livello arbitrale vi è un metodo di direzione di gara piuttosto discutibile…pensi stia danneggiando il fattore spettacolo?
ES: Penso proprio di si, perché l’hockey non è più cosi attrattivo per la gente che gradirebbe vedere almeno un po’ di gioco duro, ogni minimo contatto viene sanzionato e il giocatore stesso soprattutto i difensori non sanno più come comportarsi.

HT: Questa sera poi ci sono state molte risse e, Moschen non sempre ha dato dimostrazione di saper tenere in equilibrio i nervi delle due squadre…
ES: Lui ha perso il controllo della situazione, non è più riuscito a mantenere quella calma necessaria per giocare nel vero senso della parola e, ad un certo punto, come hai visto, ha iniziato a dispensare minuti in modo molto approssimativo…sembrava una gara di pugilato..

HT: Vorremmo un tuo giudizio sull’andamento in generale del campionato, che vi vede come detto prima tra i protagonisti… e chi è la super favorita secondo te..
ES: Senza dubbio il Milano è la prima, poi quest’anno il Bolzano sta giocando veramente bene infatti è secondo, noi potremmo fare di più (altra risata), il Cortina è un po’ altalenante, l’Alleghe lo vedo come una mina vagante e il Pontebba è da non sottovalutare perché sta viaggiando a metà classifica ed è sempre molto pericoloso…
HT: Aargomento nazionale: in vista dei mondiali di Mosca a maggio 2007 l’Italia lotterà per tenersi stretta la permanenza nella I° divisione, confidi in una tua convocazione? A che cosa può puntare il Blue Team secondo te?
ES: La speranza di entrare in nazionale c’è sempre, sarebbe un onore vestire i colori della propria nazione, per un paio d’anni sono riuscito a crearmi l’occasione di mostrarmi agli occhi di tutti, speriamo di riuscire a migliorare da qui alla fine del campionato cosi da poter essere preso in considerazione per questi mondiali. Credo che Goulet (coach della nazionale) debba far giocare tanto i giovani, che in questo momento vengono mandati in altre squadre per farsi le ossa, ma che magari fra 3-4 anni potranno giocare insieme ai veterani in nazionale cosi da formare un gruppo vincente e pieno di talenti individuali.

Si ringrazia la società Ritten Sport ed Emanuel Scelfo per la disponibilità concessa.

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