S.H.C. Fassa Salumi Levoni:intervista a Sergio Liberatore

S.H.C. Fassa Salumi Levoni:intervista a Sergio Liberatore

di Filippo Restelli

HOCKEYTIME:”La regular season vi ha visti chiudere ultimi, con non pochi punti di distacco dagli altri. Come affroneterete il girone che inizierà domani, visto che l’impresa di qualificarsi ai playoff appare difficilissima?”

SERGIO LIBERATORE:”L’impresa è sicuramente difficile, ma noi vogliamo essere la mina vagante del girone. Molti ci snobbano, ad esempio prima dell’ultimo turno veniva ritenuto impossibile che noi vincessimo a Collalbo, eppure ci siamo andati vicino, ed abbiamo dimostrato durante l’anno che siamo andati a vincere a Cortina, ad Asiago, con un pò più di fortuna anche a Milano ce l’avremmo fatta. Ad ogni modo il nostro programma, iniziato con Ivany, è pienamente rispettato, anche se speravamo di ottenere qualche punto un più con un pò di anticipo. Cercheremo di vincere tutte e sei le partite, lo spirito perlomeno c’è.”

HT:” Si può dire quindi che il vostro programma è iniziato da qualche anno e darà i suoi frutti fra circa due anni, quindi è stato fatto nel lungo periodo?”

SL:”Si. Già il programma con Ivany aveva dato i suoi frutti, con ottimi piazzamenti ed un pò di sfortuna, penso ad esempio a quando ci manco Rhymsa ed a quante vittorie ottenemmo appena rientrò. Poi l’anno scorso è stato deciso di cambiare allenatore, ed alcuni come Signoretti, MacNevin e Margoni han preferito fare altre scelte, quest’ultimo in particolare voleva ad esempio giocare ad un livello più alto in ottica olimpica. Alla fine sono stati circa 11 i giocatori che se ne sono andati, poi appunto il nuovo allenatore, seppur bravissimo ma sempre nuovo, inoltre abbiamo cercato come ogni anno di contenere i costi. Ciononostante, sono convinto che con un mese in più di campionato saremmo arrivati molto più in alto.”

HT:”Come mai Ivany se ne è andato?”

SL:”Il suo programma era chiaro, dopo due anni in cui si è dedicato all’inserimento ed alla crescita dei giovani, voleva fare un salto di qualità che noi in effetti non eravamo in grado di garantirgli. Inoltre lo avremmo perso per due mesi in quanto alle Olimpiadi era il vice allenatore. Ora gioca costantemente con quattro linee, delle quali i giovani in crescita occupano solo la quarta o parte della terza, da noi quest’anno giocano anche in prima, quindi la differenza tecnica è evidente. Però è appunto solo tecnica, dal punto di vista umano ci siamo lasciati molto bene. Tornando ai nostri giovani, mi è spiaciuto molto, quest’anno, per Iori, è stato molto sfortunato anche con le squalifiche, forse quelle otto giornate sono state un pò esagerate, in più ci si sono messi gli infortuni.”

HT:”Con Molin il programma di partenza è stato il medesimo che con Ivany?”

SL:”La situazione è differente. Con lui abbiamo potuto programmare per l’anno prossimo un paio di innesti di peso stranieri, da affiancare ai giovani che quest’anno hanno dimostrato di non essere solo degli ottimi innesti per qualche cambio ma di reggere bene l’intera stagione nelle prime linee. Questi hanno conquistato un posto, affiancheremo loro qualcuno che dia un contributo di maggior tecnica ed esperienza.”

HT:” Alvise Di Canossa ha recentemente espresso il suo desiderio di diventare presidente della F.I.S.G.:come vedrebbe il presidente del Milano nelle vesti di presidente federale?”

SL:”Sarebbe molto positivo, è una persona di grande carisma che ha ottenuto ottimi risultati non solo nell’hockey milanese ma anche nel suo lavoro. L’unica incognita sarebbe il programma, ossia se lui poi rimanesse presidente F.I.S.G. o se volesse creare una lega apposita per l’hockey, uno spazio specifico che ci faccia capire dove vuole arrivare l’hockey in Italia. Al di là di questo, un personaggio molto positivo che avrebbe quindi il mio appoggio.”

HT:”Chi vincerà lo scudetto?”

SL:”Il Fassa. (ride). Come dicevo prima, noi intanto pensiamo a noi ed a vincere tutte e sei le partite, ad essere la famosa mina vagante. Per il resto, avendo visto un po’ tutte le squadre, direi Milano e Bolzano. I primi hanno solo l’incognita degli infortuni, che li ha infatti rallentati dopo le Olimpiadi, mentre il Bolzano prima o poi si dovrà sbloccare, e poi bisognerà vedere se emergerà il lavoro del nuovo allenatore, che ha dei metodi di allenamento che per molti sono innovativi. Magari darà il miglior risultato proprio ora. Citerei anche l’Alleghe, ma come eventuale sorpresa, hanno finito in crescendo. Importantissimi saranno comunque i portieri, e qui è in vantaggio assoluto il Bolzano, l’unica ad avere due “numeri uno”. Vedremo.”

Si ringrazia Sergio Liberatore per la disponibilità.

Ultime notizie
error: Content is protected !!