Intervista a Benoit Bachelet

Intervista a Benoit Bachelet

Alcune settimane fa il terribile infortunio in allenamento dell’ex-giocatore del Milano Benoit Bachelet ha fatto addirittura temere in un primo momento per la sua vita. Hockeytime grazie al prezioso lavoro di Laurent Labrot è riuscita ad avere per i suoi lettori un’intervista con Bachelet. Laurent, che ringraziamo sentitamente è il responsabile francese del sito www.planetehockey.com

di Laurent Labrot

LL:Hai certamente lasciato un buon ricordo nei tifosi milanesi che si sono interessati alla tua condizione dopo l’infortunio. Puoi raccontarci qualcosa della tua esperienza italiana ?
BB:Ricordo che fu un inizio di stagione un pò difficile per noi, eravamo un buon numero di giocatori e attendevamo una decisione della Federazione Francese per quanto riguarda l’ammissione del Grenoble al campionato. Non si sapeva se il club avrebbe potuto iscriversi oppure no, quindi ci allenavamo ma non fu un estate piacevole. Avevo una porta aperta anche a Lyon, ma anche lì finanziariamente le cose non andavano bene, inoltre c’era un offerta del Magnitogorsk in Russia. In questa situazione s’inserì il Milano, quindi dopo un periodo di prova in Russia sono rientrato a Grenoble ma giusto in tempo per prendere un treno che m’ha portato a Milano. L’impatto fu veramente positivo e l’esordio fu di quelli che non si scorderanno mai. Inoltre Milano fu accettato a giocare il campionato francese solo una settimana prima dell’inizio, poi a causa di un club francese che fece ricorso ci trovammo purtroppo a disputare uno pseudo-campionato chiamato Coppa Italo-Francese che molti non avevano l’interesse di disputare, questo rovinòmolto di quella esperienza. Ma durante la stagione sono stato davvero bene. Una buona stagione. Ho avuto la possibilità di toccare con mano il fatto di fare il professionista in un club veramente eccezionale dove l’unico mio pensiero era giocare a hockey, ero concentrato solo sull’hockey e questo in Francia di solito non succede e anche il resto della squadra era composto da giocatore d’un livello davvero eccezionale. Diciamo che è stata una super esperienza estera, in condizioni perfette anche se a dire il vero è mancato l’aspetto agonistico in senso sportivo perché le altre formazioni ci affrontavano perché obbligate ma spesso non s’impegnavano perché il risultato non contava per loro ai fini della classifica.

LL: Come stai adesso dopo più di un mese dal terribile infortunio e se è solo un brutto ricordo o devi ancora prendere precauzioni in allenamento ?
BB: No, non posso ancora dire sia solo un brutto ricordo e questo non potrò in realtà mai dirlo. A priori ti dico che non sono nello stato di recupero, non è mai facile recuperare da una frattura. per questo motivo giocherò ancora per un bel pò di tempo con una protezione. Le difficoltà sono dovute anche al fatto che in pratica non gioco un match dal 20 dicembre e che l’infortunio risale all’inizio di gennaio alla ripresa degli allenamenti dopo la sosta Natalizia. Non è facile rimettersi in forma soprattutto entrare nel ritmo di un match soprattutto se di fronte hai una squadra che gioca solitamente ad in modo intenso e veloce. Fatico anche a livello di fiato ma piano piano la situazione migliorerà.

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