SAN JOSE-ANAHEIM: Intervista a Nabokov

SAN JOSE-ANAHEIM: Intervista a Nabokov

di Matteo Bertoni:

HT: Nabby, grande prestazione stasera. I Ducks sono riusciti a superarti solo in 5 contro 3, e poi con una deviazione di un tuo difensore, ancora in inferiorita’…
NABOKOV: Grazie. Stasera ho giocato bene, e non potevo davvero fare nulla sui 2 goals.
HT: Dopo un inizio non positivo, ora sei tornato ai tuoi livelli. Non e’che sei tu la vera ragione del grande momento degli Sharks, piu’ ancora che l’arrivo di Joe Thornton? (domanda lettori Hockeytime)
NABOKOV: No guarda, ora che non ho problemi fisici come all’inizio stagione tutto va per il meglio. Ma io sono solo un giocatore, parte di un team. Tutti noi stiamo giocando meglio, ed i risultati stanno venendo. L’arrivo di Joe ci ha dato l’occasione di guardare dentro a noi stessi, e ricompattarci come gruppo. E comunque, non potevano essere i veri Sharks quelli che hanno perso tutte quelle partite consecutive.
HT: Parlando dei tuoi compagni, domani verra’ annunciato il team Canada per Torino. Chi pensi che passera’ il taglio?
NABOKOV: Joe, Pat e Scott (Thornton, Marleau e Hannan ndr.) meritano senz’altro di andare alle Olimpiadi. Sono dei grandissimi giocatori, che meritano di vestire la maglia della loro nazionale. Pero’ ora che ci penso, non sarebbe un gran bell’affare per la mia nazionale: con loro in squadra, il Canada sarebbe ancora piu’ forte!
HT: Parlando di Torino, quali sono le tue aspettative?
NABOKOV: Non so, e’ ancora presto. Non sono ancora sicuro di andare, purtroppo! In ogni caso, sarebbe l’esperienza della vita. Non sono mai stato all’Olimpiade. Mi piacerebbe vivere nel villaggio olimpico, assaporare l’atmosfera speciale che accompagna una competizione cosi’ importante. E poi, aiutare i miei compagni a raggiungere l’oro, sarebbe proprio il massimo!
HT: Pensi davvero che la Russia possa ambire all’oro?
NABOKOV: Certamente! Siamo una squadra giovane, piena di talento. Noi siamo cresciuti vedendo delle squadre incredibili andare alle Olimpiadi, e vincerle quasi sempre. E’ una questione di mentalita’: la Russia andra’ a Torino non pensando al bronzo o all’argento: l’oro e’ l’obiettivo, e so che puo’ essere alla nostra portata. E’ sempre stato cosi’, non penso che dovremmo accontentarci di nulla di meno.
HT: Cosa ne pensi della decisione di Fedorov di rinunciare a Torino per concentrarsi sulla sua nuova squadra?
NABOKOV: Non condivido per nulla la sua scelta, ma la rispetto. Sergei e’ stato la faccia, il simbolo dei russi in NHL negli ultimi dieci anni. E’ un grande campione, e ci manchera’. In ogni caso, abbiamo tanti giocatori forti, che riusciranno a non farlo rimpiangere troppo.

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