Dopopartita Como – Bolzano: intervista a Markus Sparer

Dopopartita Como – Bolzano: intervista a Markus Sparer

di Andrea Valla e Carlo Palazzolo

HockeyTime: Questa sera le cose sono state decisamente più difficili rispetto alle altre partite già disputate a Como…..

Markus Sparer: Si effettivamente le nostre avversarie hanno disputato un’ottima gara. A noi mancavano alcune pedine ma questa non è certo una giustificazione. La partita è rimasta aperta per 50 minuti ma alla fine siamo riusciti a portare a casa la posta in palio.

HT: Nel campionato ci siete voi delle Eagles e l’Agordo Hockey a farla da padrona, cosa si aspetta per il resto del campionato.

MS: Sarà molto difficile per noi, l’Agordo è una grande squadra, ben disposta e con delle giocatrici di valore. Vedremo poi alla fine quale sarà il risultato ma è certo che loro sono le favorite del torneo.

HT: Lei è anche l’allenatore della nazionale quindi vorremmo avere da lei un commento sul test-event di Torino….

MS: E’ stato sicuramente un “primo contatto” positivo, abbiamo avuto modo di scontrarci con delle ottime formazioni che rivedremo alle Olimpiadi. Sicuramente potevamo raccogliere di più ma al momento mi ritengo soddisfatto per quanto emerso…..

HT: E tra poco arriveranno le Olimpiadi, l’appuntamento sicuramente più prestigioso…

MS: Sicuramente è l’appuntamento più importante. L’Italia è inserita in un girone molto difficile, se non impossibile. Abbiamo però davanti un mese di preparazione ed è la prima volta che avrò la possibilità di avere le ragazze per un periodo così lungo quindi sono sicuro che i margini di miglioramento sono ampi. Quello che dovremo fare è battere le nostre avversarie dell’altro girone, sarà sicuramente una squadra tra la Svizzera e la Germania ed è quella partita che sarà per noi fondamentale, quella dovremo vincerla.

HT: Ci tolga questa curiosità; ma è così ampio il divario tra la nazionale ladies italiana e le canadesi?

MS: La differenza non è così ampia come si possa pensare, dal punto di vista tecnico sono migliori ma la differenza non è abissale. E’ la parte fisica che ci vede nettamente inferiori. Alcune loro atlete hanno una costituzione fisica e muscolare che non ha nulla da invidiare ad un collega maschio. La loro forza è proprio nel fisico e noi dovremo cercare di sopperire in qualche modo.

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