EAHL – Intervista a Steblin

EAHL – Intervista a Steblin

di Paolo “pasha” Pozzi

Traduco qui sotto un’interessante intervista di Sport Ekspress a Steblin, riguardante il progetto della EAHL (la Lega Hockeystica EurAsiatica) presentato dal suo avversario, Vjacheslav Fetisov, un paio di settimane fa.

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La EAHL, senza dubbio, si presenta come un’alternativa alla FHR [la FederHockey Russa] e alla PHL [la Lega Professionistica di Hockey], e quindi anche al presidente di entrambe, ovvero Aleksandr Steblin. Sentiamo cosa ne pensa il diretto interessato.

“Ci hanno mostrato solo un involucro”, dice Steblin. “L’involucro è bello, ma non l’hanno aperto e nessuno ha avuto modo di vedere che cosa contenga. Obbiettivo dichiarato – rinforzare l’hockey russo. Solo che, come arrivarci, questo non l’ha detto nessuno. Creando una nuova lega? Francamente ne dubito, e sono sicuro che la maggior parte di chi si interessa all’hockey sarà d’accordo con me.”

Eppure i manager di 11 club di Superliga hanno firmato una dichiarazione congiunta riguardante la creazione di una nuova lega…

“Precisiamo: hanno firmato un memorandum, una dichiarazione d’intenti. E di documenti ufficiali non si riparlerà che tra un mese. Personalmente li attendo con interesse. Ma solo dopo averli letti potrò dire quanto sia valido il progetto EAHL.”

Su quali criteri?

“Semplicissimo: se mi convinceranno che la EAHL sarà un vantaggio per l’hockey russo, allora sarò a favore. Altrimenti, inutile parlarne.”

E per ora come la vede?

“Non la vedo. Finora proprio non ho capito cosa ci propongono.”

Cosa concretamente vorrebbe capire meglio, prima di prendere una decisione?

“C’è una marea di questioni ancora aperte! Per esempio, quanti dipendenti pubblici faranno parte della nuova organizzazione? Quali saranno i rapporti con le televisioni? Quale il numero di stranieri, e soprattutto quali giocatori dovranno considerarsi stranieri, in una lega internazionale? Ma soprattutto, la domanda principale è: a cosa serve davvero tutto ciò? Degli interessi della nazionale non è stata fatta la benchè minima menzione. Forse vogliamo dare una mano ai paesi limitrofi? Ma ne hanno bisogno? Mi vedo periodicamente con i responsabili della federhockey bielorussa, e loro semplicemente confessano di non essere affatto in grado di competere con i club russi al momento. E faccio notare che il livello medio dei club bielorussi è ben più alto che quello degli altri paesi limitrofi. Figuriamoci quindi l’Ucraina, il Kazahstan, la Lettonia! E poi va detto che la PHL già ora è una lega aperta anche ai paesi limitrofi. Per esempio, alcuni club kazaki hanno soddisfatto tutti i criteri necessari e hanno così potuto prendere parte alla Vysshaja Liga [la “serie B” russa]. Per cui, siamo già ora pronti a far partecipare ai nostri campionati delle squadre straniere, se si adeguano alle nostre leggi e ai nostri regolamenti. Ma con le leggi di quale paese funzionerà la nuova lega? Quali leggi dirimeranno le controversie? Forse…le leggi della EAHL? Peccato che non esista un paese chiamato EAHL, nè mai esisterà.”

Non esiste nemmeno un paese chiamato NHL…

“Là funziona tutto diversamente, non si possono fare paragoni con noi. Per esempio, da noi un giocatore può sempre rescindere unilateralmente un contratto, grazie alle leggi russe. In nordamerica una cosa simile non esiste.
Ma la EAHL avrebbe anche ulteriori problemi proprio riguardo alle relazioni con la NHL. Per non parlare del rapporto con la IIHF! La Federazione Internazionale non accetterà mai un progetto del genere. Con quale organizzazione allora si relazionerà la EAHL? E chi rappresenterà la Russia nella Coppa Campioni Europea? Per qualcuno si tratterà forse di questioni di secondo piano, ma state pur certi che quel qualcuno non potrà mai e poi mai risolvere questi problemi da solo.”

Quindi la EAHL sarebbe un passo indietro verso la MHL? [una lega sovranazionale creata all’indomani della dissoluzione dell’URSS e poi miseramente fallita]

“Esatto. Se si vuol davvero fare qualcosa di nuovo, per prima cosa evitiamo assolutamente di tornare a quello di cui per fortuna ci siamo sbarazzati 9 anni fa.”

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