HockeyTime.netHT: “Quali sono le tue impressioni sull’hockey italiano? Meglio o peggio di quello che ti aspettavi?”
DS: “Sinceramente quando ho deciso di venire in Italia non sapevo bene che tipo di hockey ci fosse. Devo dire che sono stato positivamente sorpreso dal livello del campionato; tutte le squadre possono contare almeno su tre buone linee e il livello è davvero notevole”
HT: “Sei reduce da una stagione da 100 punti in Ontario Hockey League, hai avuto qualche contatto con squadre pro americane, prima di scegliere di venire in Italia?”
DS: “Una volta che ho avuto il passaporto ho pensato che fosse un’ottima opportunità venire in Italia. Sono stato contattato da alcune squadre della NHL per fare i loro training camp e ho avuto proposte da team della ECHL e della CHL, avrei potuto fare la stagione là, ma ho preferito venire in Italia.”
DS: “La mia speranza è di avere una lunga carriera in Italia. Mi piace Varese, mi piacerebbe anche giocare le Olimpiadi.”
HT: “Quali sono gli obiettivi di Varese per questa stagione?”
DS: “Abbiamo una buona squadra, un bravo coach e una società capace alle spalle e quindi tutto quello che serve per fare bene. Al momento abbiamo due infortunati, ma so che ci si sta muovendo per trovare le giuste alternative:”
HT: “Hai sempre giocato a livello junior insieme a Greg Jacina, un altro italo molto interessante in prospettiva, tornerete a giocare insieme anche qui in Italia?”
DS: ”Greg è uno dei miei migliori amici ed è un ottimo giocatore. Ha fatto il training camp con i Panthers e sta giocando bene a San Antonio in America Hockey League. So che comunque sta sbrigando le pratiche per avere il passaporto, quindi…”
HT: “Quali sono le differenze principali tra l’hockey europeo e quello nordamericano?”
DS: “Qui le piste sono più grandi, perciò giochi di più e più offensivo. Giocatori come me, non molto grandi fisicamente, si trovano più a loro agio qui che non in America.”
si ringraziano Daniel Sisca e la AS Mastini Varese Hockey per la disponibilità