Presentata la IHL. Fumata quasi bianca per il coaching staff della Nazionale

Presentata la IHL. Fumata quasi bianca per il coaching staff della Nazionale

Si è svolta presso l’Hotel Four Points by Sheraton di Bolzano la conferenza stampa di presentazione dei campionati senior della Italian Hockey League e delle attività della Nazionale Senior.
Nulla di nuovo, o quasi rispetto, a quanto era stato preannunciato nelle scorse settimane da Hockeytime.

Il Presidente della FISG, Andrea Gios, illustra a come si è arrivati alla decisione di creare l’Italian Hockey League:

“L’Italian Hockey League è un progetto presentato dalla Lega nell’aprile 2016, è stato valutato e sviluppato declinandolo  per i vari campionati senior dalla Commissione squadre nazionali, all’interno di quello che è stato un progetto generale di sviluppo e di proiezione futura di tutte le attività seniores della Federazione.
Il passaggio all’Italian Hockey League è importante e può segnare lo sviluppo, un progetto che prevede una crescita abbastanza spinta delle nostre categorie senior. Con il dialogo siamo riusciti ad ottenere dalla Lega maggiori partite e maggiore esperienza per i giocatori, se poi aggiungiamo che dal prossimo anno in Italian Hockey League sarà possibile tesserare un giocatore straniero per dare sviluppi futuri, ci rendiamo conto che il nome Italian Hockey League non nasce a caso, ma va sostenere un progetto che ritengo interessante”.

L’obiettivo sarà quello di aumentare le presenze negli stadi:

“E’ evidente che dobbiamo fare molto di più – prosegue il Presidente federale -, non solo e non tanto sul lato tecnico,  quanto sull’appeal che i nostri campionati che devono avere sul pubblico. Penso sia una dei punti fondamentali e un punto debole dei nostri campionati. Insieme alla Lega dobbiamo valutare come portare più gente alla stadio. Questo sport vive perché ci sono i fans, dobbiamo dare maggiore penetrazione nei social media, nelle TV, in tutti quei mezzi che sono importantissimi, ma prima di tutto dobbiamo portare la gente allo stadio. Questa è la grande sfida per il nostro hockey”.

Al termine dell’intervento di Gios ha preso la parola il presidente della Lega Marcello Cobelli, il quale ha illustrato la composizione e la formula dell’IHL Elite: nel periodo natalizio, a partire dal 26 dicembre, le gare di AHL tra le otto squadre italiane varranno come qualificazione alla Final Four grazie alla creazione di due gruppi. Il Gruppo Sud A formato da Renon, Val Pusteria, Cortina e Fassa, il Gruppo Sud B composto da Asiago, Egna, Gherdëina e Vipiteno. Le migliori due formazioni di ogni girone accederanno alla fase finale che si disputerà dal 9 all’11 febbraio.

La Supercoppa sarà disputata il 14 ottobre tra i vincitori della Serie A del Renon e i vincitori della Coppa italia del Milano Rossoblu.

L’Avvocato Walter Andriolo ha illustrato l’Italian Hockey League: è stata adottata una formula con più partite venendo incontro alla richiesta della Federazione con l’introduzione del Master Round a cui accederanno le prime sei al termine della stagione regolare, e il Relegation round, quest’ultimo qualificherà due squadre che completeranno il quadro playoff.
Modificata anche la formula della Coppa Italia: al termine del girone di andata del campionato le prime quattro classificate accederanno ai quarti di finale, le restanti otto si scontreranno con partite ad eliminazione diretta (5a contro 12a, 6a contro 11a ecc, ecc). I quarti di finale si disputeranno con gare secche, mentre le semifinali verranno disputate con partite di andata e ritorno. La sede della finale sarà decisa successivamente e la Lega valuterà se disputarla con finalità di beneficienza come accaduto nell’ultima edizione.
Sarà mantenuto il rapporto di farm team, non ci saranno limitazioni per gli Under 20, mentre gli Under 24 devono disputare almeno il 50% delle partite di stagione regolare per essere impiegati nei playoff. Andriolo ribadisce la possibilità, dalla prossima stagione, di dotarsi di uno straniero, esclusivamente, di movimento per preservare la crescita dei portieri di scuola italiana.

La IHL Division I, ex Serie C, sarà disputata con la formula del doppio turno di andata e ritorno a cui seguiranno i playoff incrociati. La stagione regoalre si comporrà di due gironi: Ad Ovest con HC Valpellice, Real Torino HC, HC Sporting Pinerolo, Varese Killer Bees e ValpeEagle, mentre ad Est giocheranno Val Venosta, Val Pusteria Junior, Vipiteno C, Valrendena, Pieve di Cadore e Bressanone.

A conclusione della conferenza stampa il Presidente Gios è tornato sulle dimissioni di Stefan Mair ed ha illustrato le scelte della FISG:

“Come è noto quest’estate sono giunte le dimissioni di Stefan Mair, come scritto in una lettera a lui indirizzata, mi è dispiaciuto moltissimo e mi ha rammaricato. Abbiamo iniziato tre anni fa un progetto che abbiamo portato avanti degnamente con risultati molto buoni, superiori a quelli che ci saremmo aspettati. Credo che sia un progetto giusto che dobbiamo proseguire, perché solo così possiamo coltivare un hockey italiano che veda protagonisti i nostri ragazzi. Stefan ha avuto in questi tre anni di tutte le disponibilità di cui ha fatto richiesta, le ragioni scritte le prendiamo per buone, ma dobbiamo andare avanti: quest’anno i Mondiali di 1a Divisione che andiamo ad affrontare sono difficilissimi, più di quelli disputati in Germania, non per gli avversari, ma per le maggiori attese, c’è anche il rischio di retrocedere. Ci sono avversari di grandissimo livello: Ungheria, Kazakistan, Slovenia, Polonia e Gran Bretagna. Per quanto riguarda il coaching staff abbiamo voluto dare continuità fino alle prossime elezioni federali. Abbiamo sentito Kivela e Beddoes: il primo ha rifiutato, con il canadese ci siamo incontrati e abbiamo condiviso i punti fondamentali del progetto. Al momento abbiamo un accordo di massima, ma non posso ufficializzare nulla fino alla sottoscrizione del contratto. Avevamo qualche idea per i suoi assistenti, nell’arco di quattro-cinque giorni ufficializzeremo il coaching staff. Per la Federazione a questo punto sono fondamentali i Giochi Olimpici di Pechino che è più importante che andare ad un Mondiale di Top Division, perché inneschiamo dei meccanismi virtuosi a livello Nazionale che ci consente di avere maggiore visibilità, contributi e considerazione del CONI. I prossimi Mondiali sono un passaggio intermedio, ma fondamentale”.

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