Interviste al termine di Lugano-Davos

Interviste al termine di Lugano-Davos

Al termine della sfida tra Lugano e Davos, che ha visto prevalere la capolista dopo un finale concitato, abbiamo sentito due protagonisti.

Alessio BERTAGGIA ( Lugano)

Che effetto ti fa giocare di nuovo alla Resega ?

“E’ emozionante tornare a giocare su questa pista dove ho passato tanti momenti belli. E’ fantastico anche perché qui ci sono i migliori tifosi di tutta la Svizzera. La Curva Nord ci supporta tantissimo e con il passare degli anni migliora sempre di più e ne sono fiero”.

Una sconfitta immeritata. Già andare all’overtime si può dire sia stata una beffa. Figurarsi perdere negli ultimi secondi di gioco al termine di un’azione molto dubbia…

“Chiaro! Fa molto male! Ma questo è l’hockey. Bisogna vivere di queste scene.  Può capitare.  Alla fine si può reclamare quanto si vuole, però è inutile. Adesso è tutto finito e si deve pensare solo ed esclusivamente alla prossima partita”.

A proposito della prossima partita. Venerdì tornerai proprio a Zugo, con il tuo compagno Calle ANDERSSON… Magari riuscendo a fare anche gol…

“Speriamo di giocare bene col nostro sistema e di tornare a casa con i tre punti.  Un gol sarebbe il massimo!”

Dario SIMION ( Davos )

Da ex hai rovinato la festa ai tifosi del Lugano con il tuo gol a 30” dal termine…

“Da una parte mi fa molto piacere, ma nello stesso tempo mi spiace un po’ per loro. Conosco bene i miei ex compagni e avrei voluto limitare la mia esultanza, ma le emozioni erano troppo forti e non ce l’ho proprio fatta”.

Siete proprio la bestia nera del Lugano. Avete conquistato 5 punti in due partite. Questa è stata veramente tosta, forse la più bella partita disputata in questa stagione alla Resega.

“Sì è vero! Le due partite contro il Lugano sono state giocate ad un livello di intensità molto alto.  A Davos abbiamo fatto molta fatica a vincere e oggi ci siamo riusciti perchè ci abbiamo creduto fino alla fine,  giocandocela per tutti i 60 minuti”.

Siete il miglior attacco della lega, avete parecchi giovani nel vostro roster e adesso anche il coach della nazionale elvetica HANLON comincia a credere in te…

“Concordo pienamente! Del Curto gioca abitualmente a quattro linee e credo che questo sia fondamentale per mantenere il ritmo sempre molto alto e in questo modo arrivano anche tanti gol.  Poi è vero è arrivata la mia prima convocazione in nazionale e la cosa mi ha fatto immensamente piacere. Però adesso devo solo concentrarmi e lavorare per il Davos e poi vediamo cosa mi riserva il futuro”.

Siete primi in classifica e nessuno forse se lo aspettava ad inizio stagione.

“Durante il precampionato è vero avevo sentito delle voci che non accreditavano tanto la nostra squadra. E io sinceramente non ne capivo il motivo di tanta diffidenza.  Meglio così…”.

Ultime notizie
error: Content is protected !!