Il Milano si sfoga col Fassa

Il Milano si sfoga col Fassa

Di Valmore Fornaroli

Il Milano dopo la batosta di sabato ad Asiago trova un po’ di conforto tra le mura amiche battendo 4-0 un Fassa parso decisamente poca cosa.
Dopo il taglio di Koehler altra novità col ritorno sul ghiaccio di Justino Peca, fermo dalla preseason, gli ospiti presentano tra i pali Jensen preferito ancora a Carpano.
La partita ha sostanzialmente rispettato i pronostici con la vittoria del Milano che compie il proprio dovere senza strafare, sbagliando forse qualche conclusione di troppo.
Le buone notizie per i meneghini arrivano dal secondo shutout per Eriksson e dai gol di Christie e di Peca; di più non si può trarre come indicazioni da una gara in cui l’avversario è parso in maniera sensibile inferiore al Milano.
Nel primo periodo apre le marcature il già citato Christie al 5.10 che ribatte in rete un rebound su conclusione del nuovo compagno di linea Felicetti. I Vipers per scrollarsi di dosso l’effetto-Asiago si avventano contro il Fassa assediandolo nel proprio terzo a volte con troppa foga, ma con piglio differente rispetto a sabato.
Al 18.28 in powerplay si presenta a Borgatello un’ottima possibilità con disco centrale e specchio della porta totalmente libero: la sassata in slap è precisa e gonfia la rete per il 2-0 Vipers.
Nel secondo periodo il sempre più leader Tkaczuk in superiorità chiude di fatto la gara al 22.00.
Da questo momento in poi, complici le numerose penalità, la partita cambia registro col Milano che comincia a pensare, forse inconsciamente, che uno shutout possa essere una buona cura per la difesa devastata dall’Asiago, mentre il Fassa trova un po’ di ghiaccio e di coraggio per imbastire le prime azioni dirette verso Eriksson.
Nel terzo periodo la partita perde ancora più verve con la pista che diventa teatro di lunghe pattinate da una parte all’altra all’apparenza senza un vero e proprio scopo, in definitiva poco gioco o nulla e cronometro che scivola insieme al puck.
Il momento migliore della serata è al 50.06 quando in superiorità Peca si trova nella stessa posizione di Borgatello ed il rientrante difensore corona il tutto infilando la rete del 4-0 e guadagnandosi il palcoscenico fino alla sirena quando è la volta di Eriksson di festeggiare.
Milano che, come usavano dire i cronisti di qualche anno fa, prende un “brodino caldo” in attesa del giovedi cortinese, Fassa con le stimmate della squadra che ha già pregiudicato la stagione.

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