I premiati degli European Hockey Awards 2020

I premiati degli European Hockey Awards 2020

Seppur con una stagione zoppa del gran finale, l’Alliance of European Hockey Club ha assegnato i Fenix Outdoor Hockey Awards senza la consueta cerimonia di premiazione a causa della pandemia di Coronavirus Covid-19. Alle quattro classiche categorie dedicate a club, allenatori, giovani e ai giocatori più combattivi, sono stati aggiunti il Youth Retention Award (conferito alle società che presentano un programma giovanile di hockey su ghiaccio che enfatizza la sostenibilità attraverso la responsabilità sociale e la fedeltà degli atleti) e il Leadership Award (assegnato a un leader di spicco dell’hockey su ghiaccio europeo per le sue straordinarie capacità commerciali e sociali all’interno del suo club e della sua comunità).

Il Premio Club dell’anno è stato conferito agli svizzeri dello Zurigo: la formazione maschile, che vanta 12 giocatori provenienti dal settore giovanile, sotto la direzione dello svedese Rikard Grönborg ha vinto la Regular season di National League, mentre quella femminile ha conquistato la Coppa Svizzera e ha sfiorato il titolo nazionale; ad impedirlo, ad una sola partita, dal traguardo la già citata famigerata pandemia. Il club, che vanta diversi programmi sociali, ha investito anche nel futuro con la nuova Swiss Life Arena, pronta nel 2022. Gli elvetici sono stati preferiti al CSKA Mosca (Russia), Frölunda Indians (Svezia), Kärpät Oulu (Finlandia) e Luleå (Svezia)

Jussi Ahokas si è aggiudicato il premio Allenatore dell’anno: il finlandese ha superato la concorrenza di Thomas Berlund (Luleå), Rikard Grönborg (Zurigo), Tom Pokel (Straubing), ex coach del Bolzano e della Nazionale italiana, e Christian Wohlwend (Davos). Secondo la motivazione Ahokas, alla prima stagione alla guida di una squadra professionistica di massima Serie, ha raggiunto con il Kookoo la zona playoff nonostante un budget limitato, migliorando di 37 punti le prestazioni della squadra rispetto alla stagione precedente; il sodalizio di Kouvola ha registrato anche il record di vittorie da quando è stato promosso in Liiga nel 2015.

Il Premio Young Player of the year è stato attribuito a Nils Lundkvist: a diciannove anni, il terzino con il Luleå ha messo a referto 31 punti (11 goal e 20 assist) in 45 gare, oltre a 11 punti (2 goal e 9 assist) in 12 incontri di Champions Hockey League. Ai Mondiali Under 20 ha contribuito alla conquista della medaglia di bronzo della Svezia con 8 punti (1 goal e 7 assist) in 7 partite. Mediamente è stato impiegato in stagione 20’18”. In corsa per il premio anche Benjamin Baumgartner (Davos), Samuel Fagemo (Frölunda Indians), Jesse Puljujärvi (Kärpät Oulu) e Tim Stützle (Adler Mannheim).

Il “Guerriero dell’anno” è Joel Lundqvist: all’età di 38 anni, il “Capitano dei Capitani” ha segnato 24 goal tra SHL e Champions Hockey League con il Frölunda con cui ha vinto il quarto titolo europeo; bandiera degli Indians (ha vinto anche 4 titoli svedesi), ha raggiunto le 1.000 presenze dal debutto avvenuto nel 2001. Con la Nazionale delle Tre Corone ha vinto tre Mondiali. Lundqvist è stato preferito a Milan Gulas (Pilsen), Jaromir Jagr (Kladno), Lasse Kukkonen (Kärpät Oulu) e Yannic Seiden berg (Monaco).

La prima società ad aggiudicarsi il Youth Retention Award è il Pilsen Wolves: i cechi riceveranno 10.000 €; gli altri club selezionati sono: Brûleurs de Loups Amateur (Francia), Junior Pelicans (Finlandia) e Bietigheim-Bissingen Steelers (Germania)

Il primo Leadership Award è stato conferito a Mikko Leinonen: secondo la motivazione il finlandese, da quando è diventato Amministratore Delegato del Tappara Tampere nel 1999, ha triplicato il fatturato del club ottenendo un profitto costante. Inoltre è stato uno dei membri chiave nella fondazione della Champions Hockey League

Ultime notizie
error: Content is protected !!