Con l’ottava vittoria di fila, la Russia elimina gli Stati Uniti e mette nel mirino la zona medaglie, mentre per gli USA non basta una partita d’orgoglio giocata alla pari per lunghi tratti.
Alla “Ondrej Nepela Arena” di Bratislava, la Russia ci mette 67 secondi di gioco per passare in vantaggio: Mikhail Sergachyov tira da posizione centrale, Cory Schneider riesce a respingere pur se disturbato da Artyom Anisimov; sul rebound arriva come un falco Nikita Gusev che insacca. Il raddoppio dei russi arriva nella seconda metà della prima frazione: USA con l’uomo in meno per una penalità comminata a Johnny Gaudreau, i russi fanno girare bene il disco con Gusev che serve per Sergaychov, il cui slap dalla media distanza non lascia scampo a Schneider, ingannato anche dall’involontaria deviazione di Eichel. Sul 2-0, gli statunitensi provano a reagire con Patrick Kane, ma Vasilevski, in collaborazione con Gavrikov, ferma un pericoloso 2 contro 1 e manda i suoi al primo riposo sul doppio vantaggio. In apertura di secondo periodo, gli USA accorciano le distanze: Kane serve per Skjei, il cui tiro di prima intenzione viene leggermente deviato da Gavrikov in fondo al sacco.
Gli Stati Uniti, rinfrancati dalla marcatura, provano a prendere in mano il pallino del gioco ma sono i Russi a sfiorare la rete prima con Gusev e poi per due volte con Ovechkin, ma alla seconda sirena le due squadre vanno al riposo separate da una sola rete. Bastano soli 91 secondi nel terzo periodo alla Russia per calare il tris con un’azione di contropiede 2 contro 1 iniziata da Sergaychov, portata avanti da Gusev e conclusa da Kaprizov, in un remake di quella che portò alla medaglia d’oro olimpica i Russi nel 2018.
Passano pochi minuti e gli Stati Uniti accorciano ancora una volta, questa volta grazie a Noah Hanifin che raccoglie un prezioso assist di Hughes per battere Vasilevski.Gli americani cominciano a premere forte alla ricerca del pareggio, ma si scoprono troppo e subiscono il poker avversario: Dadonov va via in contropiede ma viene fermato in balaustra da Werenski;
il disco arriva sulla stecca di Malkin che di prima intenzione serve per l’accorrente Grigorenko che insacca il gol del 4-2. In pieno “garbage time”, il coach degli USA toglie Cory Schneider per tentare la carta del sesto uomo di movimento e viene premiato: Hughes serve nel cerchio d’ingaggio per Kane che pesca un liberissimo Debrincat con un passaggio dalla precisione chirurgica ed il gol del 4-3 è cosa fatta.
Gli Stati Uniti ci credono e giocano gli ultimi 170 secondi senza il portiere alla ricerca di un miracoloso pareggio, ma alla sirena finale sono i Russi ad esultare per l’approdo in semifinale, mentre per i giovani nordamericani il torneo si conclude con l’amaro in bocca.
RUS – USA 4-3 (2-0; 0-1; 2-2): 01:07 Nikita GUSEV (1-0); 15:47 Mikhail SERGACHYOV PP1 (2-0); 22:22 Brady SKJEI (2-1); 41:31 Kirill KAPRIZOV (3-1); 45:53 Noah HANIFIN (3-2); 47:02 Mikhail GRIGORENKO (4-2); 57:10 Alex DEBRINCAT (4-3)