Tony Puma
Il Mondiale di 2a Divisione Gruppo A si conclude con la promozione della Serbia di Stefan Ilic, difensore del Milano Rossoblu; la kermesse, organizzata dai balcanici a Belgrado, è rimasta incerta fino al suo epilogo coinvolgendo nella lotta per il primo posto Australia, Serbia e Croazia, raccolte tutte in due punti alla vigilia dell’ultima giornata: nello scontro diretto tra Croazia ed Australia, gli ex jugoslavi avevano l’obbligo di vincere nei 60’ per balzare in testa alla classifica e sperare nello sgambetto della Spagna alla Serbia nella partita serale; ben consapevoli dell’obiettivo hanno colpito a freddo a 31” dall’ingaggio iniziale con Shaone Morrisson, giocatore canadese con passaporto croato (come il compagno di squadra ed ex Bolzano Tom Zanoski) e più rappresentativo per i suoi lunghi trascorsi in NHL. I Canguri avrebbero potuto pareggiare su rigore a metà partita, all’errore di Thomas Powell ha rimediato 4’ più tardi Josef Rezek, ma è stato un goal illusorio, perché Dominik Kanaet al 38.13 ha realizzato il 2-1 mantenuto fino al 60’. La vittoria ha permesso alla Croazia di balzare momentaneamente in testa alla classifica.
A questo punto alla Serbia serviva un successo da tre o due punti: la Spagna, seppur fuori dai giochi ha dato filo da torcere ai padroni di casa, i quali, sbloccato il punteggio nel primo tempo con Aleksa Lukovic, hanno dovuto rincorrere gli iberici, capaci di superarli con le reti di Gaston Gonzales e Oriol Rubio (in power play). L’agognato pareggio è maturato solo negli ultimi assalti con Stefan Boskovic messo a segno con l’uomo di movimento in più. Concluso l’overtime sullo 0-0, il rigore vincente è stato realizzato da Marko Brkusanin. I due punti conquistati hanno consentito ai serbi di affiancare la Croazia, lo scontro diretto, vinto 3-1 nella prima giornata, ne ha decretato la promozione alla 1a divisione B del 2020. E’ il miglior risultato di sempre raggiunto dalla formazione slava dal 2012, anno in cui la IIHF modificò la struttura della 1a e 2a divisione.
La neopromossa Spagna di coach Luciano Basile e del suo assistant coach Maurizio Mansi, vecchie conoscenze dell’hockey italiano, chiude al quarto posto. I successi contro Cina (5-3) e Belgio (4-2) nelle prime due giornate hanno messo una serie ipoteca sulla salvezza; sconfitti nettamente dall’Australia (4-0), gli spagnoli si sono dimostrati combattivi nelle restanti gare del Mondiale: oltre alla già citata partita contro la Serbia, hanno costretto agli shootout anche la Croazia.
La lotta salvezza è stata circoscritta a Belgio e Cina: la buona prestazione degli europei, vittoriosi all’overtime sull’Australia, grazie al goal di Oliver de Croock, non è stata confermata negli impegni successivi e, mentre la Cina inanellava sconfitte (contro Serbia ed Australia con un solo goal di scarto), sono giunti allo scontro diretto con soli due punti di vantaggio sugli asiatici.
Per i cinesi un’eventuale retrocessione sarebbe stata deleteria, la Federazione cinese ha stretto accordi con quella finlandese e sta lavorando allo sviluppo dell’hockey in vista delle Olimpiadi invernali del 2022 con camp a 500 chilometri da Helsinki; per non vanificare gli sforzi profusi un successo nei 60’ era una missione da non fallire. Gli uomini guidati da Juha Nurminen non hanno deluso ed hanno inflitto un rotondo 4-0 ai belgi condannandoli alla 2a Divisione B con la doppietta di Zesen Zhang e le reti di Rudi Ying e Cheng Zhang.
Risultati:
9/4 Spagna – Cina 5-3
9/4 Australia – Belgio 3-4 ot
9/4 Serbia – Croazia 3-1
10/4 Belgio – Spagna 2-4
10/4 Croazia – Cina 7-0
10/4 Australia – Belgio 3-2
12/4 Croazia – Belgio 5-2
12/4 Australia – Spagna 4-0
12/4 Serbia – Cina 6-5
13/4 Cina – Australia 2-3
13/4 Spagna – Croazia 3-4 rig.
13/4 Belgio – Serbia 3-6
15/4 Croazia – Australia 2-1
15/4 Cina – Belgio 4-0
15/4 Serbia – Spagna 3-2 rig.
Classifica
1.Serbia 11 p.ti
2.Croazia 11 p.ti
3.Australia 10 p.ti
4.Spagna 8 p.ti
5.Cina 3 p.ti
6.Belgio 2 p.ti