I rigori premiano lo Zugo

I rigori premiano lo Zugo

Bianconeri sconfitti 5.4. Hofmann rispondeva a Holden, poi l’allungo firmato Brunner e Sondell. Gli ospiti, incredibilmente, ribaltavano il risultato grazie alle reti di Klingberg, Zangger e Immonen, ma il gol di Chiesa ristabiliva l’equilibrio.  Decidono i rigori.

Serviva un Lugano diverso da quello sconfitto nettamente alla Ilfis Arena di Langnau, per avere ragione dello Zugo, nella giornata dedicata a Pat Schafhauser, ospite del sodalizio bianconero. C’è mancato davvero poco, ma i rigori hanno premiato gli ospiti. Seppur reduce dalla sconfitta interna contro gli Zsc Lions, la formazione di Harold Kreis si è presentata alla Resega forte del suo terzo posto in classifica, frutto di un brillante inizio di stagione. Si è trattato della quarta sfida stagionale, col bilancio favorevole agli ospiti autori di due successi. Il forfait di Ulmer, colpito al volto da un disco, ha messo nuovamente in crisi la difesa bianconera ridotta ai  minimi termini. Assenze importanti anche nello Zugo, costretto a rinunciare a Diem, Alatalo, Helbling, Suri e allo squalificato Morant.

L’inizio della squadra ospite era veemente e, dopo poco più di un minuto, passava già in vantaggio. Holden, lasciato colpevolmente solo nello slot, non doveva infatti fare altro che spingere rete, il disco servitogli ottimamente da Martschini (0.1). Poteva essere una doccia fredda per la compagine di Shedden, invece, al termine di un’azione travolgente, ci pensava Hofmann a rimettere subito le cose a posto, sorprendendo Stephan (1.1) al minuto 02:29. Lo stesso attaccante bianconero si rendeva protagonista qualche minuto dopo, quando, ben servito da Bertaggia, non riusciva però a trovare la deviazione vincente sottomisura. Sul fronte opposto era Martschini a impensierire Merzlikins, con una conclusione dalla linea blu, che il portiere bianconero fermava in due tempi. Al minuto 11:23 arrivava la prima penalità della serata a carico di Peter per eccessiva durezza. Così, grazie a una triangolazione da manuale Bürgler-Klasen-Brunner,  il Lugano capitalizzava finalmente una situazione di  power-play, portandosi in vantaggio (2.1) al minuto 12:32. I bianconeri, particolarmente concentrati nel primo periodo, riuscivano con un notevole sforzo difensivo a proteggere con successo la porta di Merzlikins, anche durante i due minuti di inferiorità numerica per la penalità fischiata a Fazzini. Dopo un brivido procurato da Schnyder, era il tanto discusso ex Sondell, a trovare il gol del vantaggio, con una conclusione dalla distanza, che, grazie soprattutto alla posizione di disturbo davanti alla porta di Bürgler, ingannava Stephan (3.1) al minuto 18:31. Nel finale due penalità consecutive fischiate a Zangger e Stephan, offrivano alla squadra di casa un’interessante situazione di tre contro cinque.

Un po’di sfortuna e la bravura di Stephan, impedivano però al Lugano di allungare. Questa sera è sembrato funzionare tutto in casa bianconera, nonostante la costante emergenza nel reparto difensivo. Una speciale menzione va fatta per il box-play dei padroni di casa,  in occasione delle due penalità fischiate a Sannitz prima e Morini. Grande merito va anche a Merzlikins (prodigioso il suo intervento su Martschini). Ci è voluta allora un’invenzione dello svedese Klingberg per riaprire la partita (3.2) al minuto 31:23. L’attaccante dello Zugo superava in slalom l’intera retroguardia bianconera, non lasciando scampo a Merzlikins. I bianconeri replicavano immediatamente e solo un miracolo di Stephan evitava la rete di Fazzini. Al minuto 33:02 ci poteva essere la svolta decisiva del match. Nel giro di 3” infatti, gli ospiti rimanevano in tre per le penalità a carico Lüthi e Immonen ( ritardo di gioco ),ma Stephan, in serata di grazia, fermava tutto impedendo al Lugano la fuga in avanti. Non pago, si ripeteva poco dopo, neutralizzando anche un tiro di rigore di Reuille, fermato dall’evidente fallo di un altro ex Schlumpf. Dopo le tante occasioni fallite, arrivava, inesorabilmente, la doppia beffa. Prima il gol del pareggio di Zangger (3.3) al minuto 37:09, e, qualche istante dopo, addirittura il vantaggio in power-play firmato Immonen, i bianconeri si trovavano nell’occasione in inferiorità numerica per la penalità di Bürgler (3.4) al minuto 37:42.  Ma, come detto in precedenza, il Lugano anche con le spalle al muro, si dimostrava tutt’altro che arrendevole. Così per merito del suo capitano Chiesa, raggiungeva quasi allo scadere del periodo centrale, il meritato pareggio (4.4) al minuto 38:56.

Nei primi minuti del periodo conclusivo, le due squadre tiravano comprensibilmente il fiato, prima di giocarsi il tutto per tutto nel finale di partita. Hofmann lanciato in contropiede veniva contrastato con successo da Haberstich, prima che potesse battere a rete. La difesa bianconera riusciva a resistere con grande abnegazione, durante i due minuti di penalità fischiati a Klasen, ma, in seguito, lo Zugo sfiorava la rete con Lammer, la cui conclusione da posizione decentrata, colpiva l’esterno del palo. Dopo un salvataggio di Stephan su Gardner, i bianconeri rimanevano con l’uomo in meno per il fallo di Hofmann ai danni di Grossmann. Merzlikins salvava miracolosamente su Diaz, prima che lo Zugo, a un soffio dal termine rimanesse a sua volta con l’uomo in meno (fuori McIntyre).  Nonostante l’alternanza di emozioni, non ultima una nuova penalità fischiata a Klasen, e due parate di Merzlikins su Martschini e Immonen, le due squadre non riuscivano a superarsi, rimandando il verdetto ai tiri di rigore. Dove la formazione ospite ha finito per prevalere grazie alle reti di Martschini, Zangger e Immonen. Un solo punto per i bianconeri, a cui non si può rimproverare certamente nulla sotto il profilo dell’impegno. Forse è stata una delle partite più belle viste alla Resega in questo inizio di stagione. Il cuore però non è bastato! Unico rimpianto, forse, non aver sfruttato a dovere una doppia superiorità numerica nel periodo centrale. Un gol avrebbe potuto sicuramente cambiare in maniera definitiva l’inerzia del match. Adesso, però, diventerà fondamentale fornire prestazioni più consistenti anche in trasferta, a partire dalla prossima sfida in programma a Kloten, martedì prossimo. Per lo Zugo, dimostratosi ancora una volta all’altezza della sua posizione di classifica, ci sarà l’impegno casalingo contro il Davos.

 

Lugano – Zugo  4 . 5 ( 3 . 1 – 1 . 3 – 0 . 0 – 0 . 1 ) dopo i rigori

01 : 01  0 . 1  27. Holden ( 46. Martschini )

02 : 29  1 . 1  15. Hofmann ( 87. Bürgler )

12 : 32  2 . 1  98. Brunner ( 86. Klasen – 87. Bügler ) PP1

18 : 31  3 . 1  50. Sondell ( 13. Bertaggia )

31 : 23  3 . 2  48. Klingberg ( 42. Geisser – 16. Diaz )

37 : 09  3 . 3  94. Zangger ( 16. Diaz )

37 : 42  3 . 4  62. Immonen ( 7. McIntyre -46. Martschini ) PP1

38 : 56  4 . 4  27. Chiesa ( 13. Bertaggia – 87. Bürgler )

Sequenza rigori :

Martensson parato – Klingberg parato –Bürgler  parato – Martschini gol – Hofmann parato – Zangger gol  – Gardner gol – Immonen gol

 

Penalità     :  Lugano 7 x 2 min.                                  Zugo 6 x 2 min.

Arbitri        :  Micha Hebeisen – Daniel Stricker      Linesman  Andreas Abegglen – Nicolas Fluri

Spettatori :  5787

Lugano : Merzlikins, Sannitz(A)-Chiesa(C), Klasen(TS)-Martensson-Brunner, Hirschi-Sondell, Bertaggia-Hofmann-Bürgler, Riva-Ronchetti, Reuille-Lapierre-Fazzini, Sartorti-Romanenghi, Morini-Gardner-Walker. All.Shedden.

Zugo : Stephen, Grossmann-Schlumpf, Senteler-Immonen-Klingberg, Erni-Diaz(A), Lmmaer-McIntyre(A)-Zangger, Geisser-Lüthi, Schnyder-Holden(C)-Martschini(TS), Schmuckli-Fohrler, Haberstich-Marchon-Peter. All.Kreis.

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