Per la quarta volta nella sua (splendida) storia, la franchigia della Pennsylvania porta a casa la Coppa dedicata a Lord Stanley, superando dopo 6 incredibili partite i bravissimi San Jose Sharks, alla prima presenza alle finali.
San Jose Sharks-Pittsburgh Penguins 1-3 (0-1;1-1;0-1)
Serie vinta dai Pens 4-2
Reti: 8:41 B.Dumoulin (Schultz,Kunitz) 0-1; 26:27 L.Couture (Karlsson,Burns) 1-1; 27:46 K.Letang (Crosby,Sheary) 1-2; 58:58 P.Hornqvist (Crosby) 1-3.
Sette anni dopo il trionfo in quel di Detroit, Pittsburgh vince (come detto) la quarta Stanley della sua storia che per un gioco simpatico del destino, l’ha sempre alzata al cielo lontano dalla Pennsylvania, dopo Chicago e Minneapolis ad inizio anni ’90, per far infine capolino @ San Jose.
Al termine del sesto atto di queste finali del 2016, vinta per 3-1 dai Pens, con Dumoulin a dare il via alle marcature mentre, al pareggio momentaneo di Couture, fa subito replica la il chirurgico tiro di Kris Letang a riportare in avanti Pittsburgh; San Jose non riesce a far più breccia dalle parti di Murray (solo 19 conclusioni) mentre nel finale la rete di Hornqvist a porta sguarnita da il via ai festeggiamenti di casa Penguins.
Sidney Crosby, Capitano, simbolo e uomo-franchigia per antonomasia dei Penguins, si aggiudica un po’ a sorpresa anche il Conn Smythe Trophy, quale MVP di post-season con 6 reti e 13 assist, preferito ai trascinatori della HBK Line (Hagelin, Bonino, Kessel) capaci di confezionare la bellezza di 56 punti in 24 uscite; la formazione di coach Sullivan, preso in corsa le redini dei pinguini dopo un inizio di stagione regolare al dir poco traumatico, ha trascinato i Crosby e soci in questi travolgenti playoff, culminati meritatamente con la Stanley Cup in cascina.
Un plauso ugualmente lo meritano i San Jose Sharks di coach DeBoer, ad arrendersi solamente all’ultimo appuntamento stagionale, trascinati dagli scatenati Couture e Burns, ad un niente dalla vittoria finale.