Gli avversari dell’Italia: l’Austria

Gli avversari dell’Italia: l’Austria

Esempio perfetto di squadra ascensore, l’Austria fa la spola tra la Top Division e Divisione 1 ininterrottamente dal 2005, dopo che nella seconda parte degli anni ’90 era riuscita a ritagliarsi un posto stabile nell’elite dell’hockey. Negli ultimi anni si sono alternati gli allenatori, dall’anno scorso c’è il coach bi-campione EBEL con Salisburgo Dan Ratushny dopo un triennio, condito dalla partecipazione ai Giochi di Sochi, con Manny Viveiros, il movimento ha prodotto diversi buoni giocatori, il campionato è di buon livello, ma la somma di questi fattori non riesce a trasformare l’Austria in una presenza fissa tra le grandi dell’hockey. E così anche quest’anno il Team Österreich si ritrova a battagliare con Corea e Giappone, dopo aver affrontato Canada e Svezia. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, da 10 anni gli austriaci non perdono un Mondiale di I Divisione anche se quest’anno forse per la prima volta affrontano la competizione non da favoriti assoluti, visto che il roster scelto, giocoforza, da coach Ratushny, brilla più per le assenze che per i nomi che scenderanno sul ghiaccio di Katowice: la lista di chi non c’è include i 3 NHLers :  Thomas Vanek (Minnesota Wild), Michael Raffl (Philadelphia Flyers) e Michael Grabner (Toronto Maple Leafs), i primi due impegnati nei playoffs – anche se la federazione ha annunciato Raffl in arrivo se Philadelphia verrà eliminata –  il terzo ha declinato l’invito. Fuori per infortunio anche Thomas Raffl (Manitoba Moose). Se a queste importanti assenze si aggiunge la “pensione” di alcuni dei capisaldi della Nazionale degli ultimi anni, che hanno dichiarata conclusa l’esperienza con la Nationalmannschaft dopo Sochi, come: Matthias Trattnig, Thomas Pöck, Robert Lukas, Daniel Welser, Oliver Setzinger e Gerhard Unterluggauer per citare i più noti, ecco forse spiegata la retrocessione dell’anno passato ed il diffuso pessimismo che circonda gli uomini di Ratushny per la spedizione in terra polacca. Vista la mancanza di uomini di esperienza, ha sorpreso non poco la scelta del coach canadese di tagliare dal roster dopo le amichevoli contro l’Ungheria, perse senza però i giocatori dei Red Bulls Salisburgo, ancora impegnati nelle finali EBEL, due veterani come Andreas Nödl (Vienna Capitals ma con esperienze a Carolina e Philadelphia) e Mario Altmann (Linz), difensore dalla grande presenza fisica sul ghiaccio. Insomma, dopo questa lunga lista di assenze, è bene guardare chi troveremo a Katowice: ha scalato le gerarchie sul ghiaccio e nello spogliatoio il difensore del Lugano Stefan Ulmer, diventando il leader del reparto arretrato a guardia dell’esperto Bernhard Starkbaum (Brynas) e l’unico tra i difensori ad avere una spiccata attitudine offensiva, dopo l’infortunio che ha tolto di mezzo Dominique Heinrich. Accanto ad Ulmer cresce un prospetto interessante come Layne Viveiros, figlio d’arte, che ha un po’ subito l’impatto con la EBEL quest’anno dopo una stagione eccellente a Portland in WHL, ma che ha buone qualità. In attacco attenzione a gemelli Geier, Stefan e soprattutto Manuel, del Klagenfurt, entrambi a segno nell’amichevole contro l’Italia. Manuel è stato il miglior marcatore austriaco quest’anno in EBEL, con 27 goals e 31 assists. Buone cose si attendono anche da Konstantin Komarek, 23enne del Salisburgo che l’anno prossimo giocherà a Malmo, cresciuto in Svezia e già al suo terzo mondiale senior. Rimanendo in Svezia, si sta facendo le ossa nel Sodertalje l’interessante 19enne Lukas Haudum, in gol contro l’Ungheria al debutto e che è sopravvissuto ai vari tagli del roster, fino a guadagnarsi la chance del debutto mondiale. Gli assists dovrebbero arrivare da Michael Schiechl (Vienna Capitals) e Andreas Kristler (Salisburgo), puntuale marcatore che però sembra avere le polveri bagnate nelle ultime due stagioni.

Nel percorso di avvicinamento a Katowice, l’Austria ha disputato 3 amichevoli, con questi risultati:

15.04.2016, Budapest: Ungheria – Austria 4-0
16.04.2016, Vienna: Austria – Ungheria 1-3
18.04.2016, Vienna: Austria – Italia 3-2

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