Canucks, caduta all’overtime

Canucks, caduta all’overtime

di Tiziano Levorato

CANUCKS VS CALGARY FLAMES 2 – 3 OT

Esordio tra le mura amiche del Rogers Arena. Miller tra i pali di Vancouver mentre Hiller torna titolare a difendere la gabbia delle Fiamme. Le quali dominano il primo tempo mettendo spesso sotto la difesa Canucks. Vancouver, a differenza dell’esordio, non riesce a concretizzare in contropiede. E infatti Calgary passa: in powerplay – fuori Bartkowski – è Hamilton, ben servito da Gaudreau, a infilare in slap shot Miller. Lo stesso Miller poi riesce a ipnotizzare ben due volte gli attaccanti di Calgary a tu per tu evitando il due a zero. Solo nei minuti finali del primo tempo si rivede Vancouver con una certa pressione alla porta di Hiller che evita il pareggio su un tiro sotto porta di Dan Sedin.

Il secondo tempo è tutta un’altra musica: i Canucks mettono le tende nella metà campo di Calgary costringendoli solo a ripartenze. E infatti su un powerplay a favore – fuori Wideman – azione dei gemelli Sedins che girano attorno alla porta di Hiller, il disco, dopo varie deviazioni, arriva a Horvat appostato sulla destra che infila sotto la traversa. Vancouver non si accontenta e riesce a operare il sorpasso: Hansen scende sulla destra, si accentra e porge all’accorrente McCann che con un tiro secco dalla tre quarti infila Hiller.

Nel terzo tempo lo stesso portiere di Calgary si oppone a due conclusioni dalla distanza, ma a metà tempo un alleggerimento dalla distanza delle Fiamme viene controllato con lentezza dalla difesa di Vancouver, Hudler ne approfitta e porge al centro per Mohanan che pareggia. Si va ai supplementari tre contro tre. Vancouver ha la possibilità di vincere con Dan Sedin che si fa parare da Hiller a un metro di distanza. Poco dopo Sutter perde il disco sulla pressione di Gaudreau, Wideman irrompe e lo gira di nuovo a Gaudreau che infila per la vittoria di Calgary.

Peccato perché poteva essere l’inizio di una mini-striscia vincente. Buona prova di Miller comunque e dei giovani – McCann su tutti – mentre sono un po mancati i gemelli – soprattutto Dan Sedin con due conclusioni a tu per tu con Hiller che gridano vendetta. Gaudreau di Calgary man of the match.

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